Il Washington Post ha diffuso la notizia che l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA) ha bandito l’amianto bianco, il crisotilo. Per molto tempo la pericolosità del crisotilo, rispetto ad altre forme di asbesto, è stata messa in discussione probabilmente a causa dell’enorme giro di affari che ha sempre generato.  A sostegno della clamorosa smentita furono addotte tesi scientifiche, che diramavano il mito dellABC, “Anything but Chrysotile” (“Tutto, ma non il crisotilo”). L’obiettivo era dimostrare che l’amianto bianco non fosse cancerogeno, perché dopo l’inalazione non arrivava a depositarsi nell’organismo umano, ma evidenze scientifiche mostrano tutt’altro. Ogni anno a causa del minerale nocivo in America si contano 40mila morti per malattie asbesto correlate. 

Gli USA e le mancate restrizioni sulla diffusione dell’amianto

Nell’agosto 2018 l’amianto era tornato legale negli USA per i materiali destinati all’edilizia. La decisione dell’EPA fu presa con ogni probabilità sotto la spinta delle idee di Donald Trump, che aveva sempre dichiarato, sin dalla sua campagna elettorale, il suo scetticismo riguardo il fatto che l’amianto fosse tossico nella sua totalità. La comunicazione giunse in contrasto con quanto l’Agenzia statunitense  aveva affermato nel Toxic Substances Control Act (TSCA) nel 2016, sotto l’amministrazione Obama.

In quanti Paesi si produce ancora amianto

Se in 69 Paesi del mondo l’amianto è vietato, in alcuni risulta ancora in uso: si tratta di Russia, India, Cina, Kazakistan. In Brasile e in Canada, che negli anni hanno prodotto tonnellate di amianto, l’asbesto è stato bandito rispettivamente nel 2017 e nel 2018.

Nell’agosto 2023 ha compiuto novanta anni la città mineraria russa chiamata “Asbesto”. Quest’ultima, sin dalla sua privatizzazione, è stata gestita dalla società Uralsbest, che produce buona parte dell’amianto che viene esportato nel mondo, addirittura circa il 60%. Circa un 20% viene acquistato dalla Cina, che sembra continuare a negare i rischi per la salute che il minerale comporta. Tra il 2006 e il 2007 solo in Italia furono sequestrati oltre 60.000 articoli ad uso domestico di provenienza cinese, contenenti amianto. A tutela dei cittadini l’allegato XVII del regolamento REACH (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo ha vietato “la fabbricazione, l’immissione sul mercato e l’uso delle fibre d’amianto e degli articoli e delle miscele contenenti tali fibre intenzionalmente aggiunte.”