L’Arma dei Carabinieri risale alle Regie Patenti del 1814. Ha la funzione di difesa dello Stato e tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Solo nel 2000 i Carabinieri sono entrati a far parte delle Forze Armate, con collocazione autonoma nell’ambito del Ministero della Difesa, insieme a Esercito, a Marina Militare e ad Aeronautica Militare.

In quanto parte delle Forze Armate, anche l’Arma dei Carabinieri è venuta a contatto, nel corso degli anni, con sostanze definite patogene e altamente cancerogene. Per questo l’Osservatorio Vittime del Dovere, insieme all’Avv. Ezio Bonanni e all’Osservatorio Nazionale Amianto, tutela le vittime che hanno subito, a causa del servizio, danni allla salute.

Le funzioni e i compiti dell’Arma dei Carabinieri

Nel 2010 è stata definita la sua fisionomia organizzativa attuale, con caratteristiche, dipendenze e compiti definiti. Tra le funzioni principali ha la difesa, la polizia di sicurezza, la polizia giudiziaria e la protezione civile. In quanto Forza Armata, l’Arma dei Carabinieri assicura lo svolgimento dei seguenti compiti:

  • concorso alla difesa della Patria;
  • partecipazione alle missioni di mantenimento e ripristino della pace e della sicurezza internazionale;
  • vigilanza e sicurezza di tutte le sedi diplomatiche e consolari italiane all’estero.

Inoltre, come Forza di Polizia, si occupa di:

  • competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza;
  • svolgimento di tutte le attività a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica;
  • controllo del territorio;
  • servizi di ordine pubblico;
  • tutela degli interessi diffusi della collettività, cui sono dedicati reparti specializzati.

Carabinieri: danni alla salute e fattori di rischio

I Carabinieri corrono molti rischi nel loro lavoro. Tra questi c’è anche l’esposizione inconsapevole ad agenti cancerogeni, come l’amianto, il gas radon e radiazioni ionizzanti. In particolare, come dimostra l’ultima monografia IARC, inalare o ingerire le fibre di asbesto può causare gravi fenomeni infiammatori, che possono portare a patologie asbesto correlate.

La grave situazione d’emergenza tra i militari è denunciata nell’opera dell’Avv. Ezio Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed.2022”. Infine la Commissione di Inchiesta sull’uranio impoverito ha stabilito il rischio per i militari di essere esposti a uranio impoverito e a una profilassi vaccinale errata.

Ruolo della prevenzione nell’epidemia da amianto

Per contrastare l’insorgenza di queste malattie da amianto, occorre bonificare i siti contaminati e compiere delle azioni preventive per ridurre il rischio. La prevenzione viene suddivisa in tre fasi, ognuna con la sua massima importanza:

Vittime del dovere nell’Arma dei Carabinieri

vittime del dovere

Chi si ammala sul lavoro ha diritto al riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere. In questo modo si può ottenere la pensione privilegiata e l’equo indennizzo.

Una volta ottenuto il riconoscimento di malattia professionale, ai lavoratori spetta una rivalutazione del periodo contributivo grazie ai benefici contributivi. Nel caso in cui non si manifesti nessuna malattia, il lavoratore può comunque aspirare a una rivalutazione contributiva. È necessario, in questo caso, dimostrare l’esposizione per almeno 10 anni e una concentrazione superiore alle 100 ff/l.

Oltre alle varie indennità che spettano alle vittime, hanno infine il diritto di avere l’integrale risarcimento danni. Questo comprende sia i danni non patrimoniali, ossia il danno biologico, morale ed esistenziale, che i danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante). Il calcolo del risarcimento si fa secondo il criterio prestabilito nelle Tabelle del Tribunale di Milano. In caso di decesso, il risarcimento è devoluto agli eredi della vittima che al tempo stesso hanno diritto ad un risarcimento per danni propri.

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