Sono 51.829 le scuole italiane, di queste 40.112 sono statali e 11.717 paritarie. Ancora nel 2024, i dati dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che tengono conto di tutte le segnalazioni e delle bonifiche, hanno identificato ben 2.500 scuole non ancora bonificate dall’amianto.

Già nel 2021, il 4,3% degli edifici con amianto non era stato ancora bonificato e la situazione non è affatto migliorata. In più, ancora il più del 50% delle scuole è privo delle certificazioni, tra cui l’agibilità, circa l’80% è sotto la classe energetica C e il 41,4% sono in area sismica 1 e 2. Soltanto il 30% è costruito con la tecnica antisismica.

Data la presenza ancora diffusa di scuole contaminate, la stima del numero degli studenti esposti è di 352.000, a cui si aggiungono circa 50mila ulteriori esposti tra personale docente e non docente.

Il rischio non è solo quello legato alle onduline sui tetti o su altre strutture outdoor, ma anche impianti elettrici, pavimentazioni in linoleum presenti all’interno degli edifici.

L’amianto è stato censito in modo particolare nel Nord Italia e nelle isole, in particolare la Sardegna. Sono scarse, invece, le segnalazioni nel Centro e Sud Italia. La Regione più avanzata nella segnalazione e nella rilevazione, sia facendo riferimento alle Agenzie pubbliche sia tenendo conto dell’app ONA è il Piemonte e la Liguria. Tuttavia, con molta probabilità, specialmente nel Sud Italia, la percentuale delle scuole ancora con amianto è molto più elevata della media. Le Regioni più virtuose sulla bonifica, invece, sono state l’Abruzzo, Sardegna e Umbria.

Nel 2021 i dati dell’Osservatorio Nazionale Amianto avevano rilevato le città con maggiore presenza di amianto nelle scuole, in particolare:

  • Torino, con  66 edifici con amianto non bonificato (in calo rispetto al 2010 in cui erano 70);
  • Milano, dove gli edifici con amianto certificato erano 89 su 665 complessivi;
  • Genova, con 154 su 193 (nei due anni precedenti sono stati bonificati 16 edifici con interventi che hanno riguardato cassoni dell’acqua, tetti, tubazioni).

L’incidenza epidemiologica è salita nel 2023 a circa più di 7000 decessi l’anno per malattie asbesto correlate. Nello stesso arco temporale, l’ONA ha censito circa 2000 casi di mesoteliomi, con un indice di mortalità, rapportato ai 5 anni antecedenti, di circa il 93% dei casi. A questo dato poi si aggiungono tutte le altre neoplasie.

Per far fronte a questa strage e ridurre la presenza di questo agente cancerogeno in edifici pubblici, come le scuole, già nel novembre 2020, il Ministero della Transizione Ecologica (Decreto n. 486/2019 del 13 dicembre 2019) aveva emanato un bando per la progettazione degli interventi di rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici, con priorità agli edifici scolastici e alle situazioni di particolare rischio. Per far questo esistono anche specifici fondi stanziati dalle regioni.

L’ONA e la lotta per la bonifica di tutte le scuole

Questa situazione di rischio amianto, delle scuole e delle università italiane, emersa grazie all’impegno dell’Avv. Ezio Bonanni e dell’Osservatorio Nazionale Amianto, di cui ne è presidente, ha portato a dei notevoli risultati. Infatti, molti plessi scolastici e sedi universitarie, che presentavano persino amianto nei muri, sono stati finalmente bonificati e messi in sicurezza.

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha mappato la condizione di rischio amianto in Italia e già nel 2012 aveva presentato un report, che si è tradotto in significativi passi avanti. Ma, come dimostrano i nuovi dati, c’è ancora molto da fare qui in Italia. L’Associazione continua il suo impegno per far emergere le condizioni di rischio amianto nelle scuole e nelle università, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, delle altre associazioni e dei singoli cittadini.

Le condizioni di rischio amianto nelle scuole e negli altri luoghi di vita e di lavoro continuano ad essere segnalate e mappate dai volontari e dai soci dell’Osservatorio Nazionale Amianto, nelle sedi territoriali in tutte le regioni italiane, e attraverso la piattaforma ONA Guardia Nazionale Amianto.

Questa piattaforma permette di segnalare anche in forma anonima tutti i siti che contengono amianto e materiali di amianto. In questo modo, tutte le condizioni di rischio, anche quelle più nascoste, sono finalmente venute alla luce.

Molto è stato fatto, tuttavia altrettanto ancora rimane da fare. Solo attraverso la collaborazione tra cittadini, docenti e studenti, a cui l’Osservatorio Nazionale Amianto mostra totale appoggio,  si possono richiedere e ottenere interventi tempestivi e diretti.

Rischio amianto nelle scuole e nelle università

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni hanno formulato delle elaborazioni tecnico-scientifiche e protocolli sanitari e di assistenza medica e legale per la prevenzione delle condizioni di rischio amianto nelle scuole, nelle università e negli edifici pubblici per la loro messa in sicurezza attraverso la bonifica. Inoltre, è stata offerta assistenza anche per le procedure per il prepensionamento del personale scolastico esposto ad amianto attraverso i benefici contributivi per esposizione ad amianto, oltreché l’integrale risarcimento dei danni.

I singoli cittadini possono intervenire anche direttamente per chiedere la bonifica e messa in sicurezza delle scuole, delle università e di tutti gli edifici pubblici che presentano amianto nei muri, formulandone una formale richiesta alle autorità competenti. Allo stesso modo, è possibile effettuare una richiesta di accesso agli atti con gli strumenti giuridici di cui alla Legge n. 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni.

Solo a seguito della verifica della fondatezza dei sospetti di presenza di amianto, si potrà procedere con la bonifica e messa in sicurezza dei luoghi interessati. E così procedere con il prepensionamento per i docenti e non docenti, oltreché con la sorveglianza sanitaria e il risarcimento danni.

accesso agli atti

Amianto nelle scuole: rischio mesotelioma

L’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto ha permesso di ottenere già risultati significativi.

Con l’art. 18, comma 8, decreto-legge 21 giugno 2013, numero 69, convertito con legge 9 agosto 2013 n.98, il Governo ha stanziato l’importo di €150.000.000 a fondo perduto per la messa in sicurezza delle scuole, prendendo in considerazione anche il rischio amianto.

Tutte le fibre di amianto sono cancerogene e non vi è alcun livello espositivo al di sotto del quale si possa escludere il rischio di contrarre cancro, in particolare il mesotelioma, come sostiene la monografia IARC.

Tutte le esposizioni a polveri e fibre di amianto, oltre ad aumentare il rischio di insorgenza del mesotelioma e di altre neoplasie asbesto correlate, ne abbreviano i tempi di latenza, diminuendo il periodo di sopravvivenza, tanto che “l’esposizione a qualunque tipo di fibra e a qualunque grado di concentrazione in aria va pertanto evitata” (Organizzazione Mondiale della Sanità, 1986).

Per queste ragioni, l’Osservatorio Nazionale Amianto, ancora nel corso della conferenza stampa che ha tenuta presso la Camera dei Deputati il 20 marzo 2014, ha insistito perché il Governo assumesse ulteriori più specifiche iniziative per la messa in sicurezza e bonifica dell’amianto nelle scuole e negli edifici pubblici.

Via l’amianto dalle scuole e ospedali

Alla luce delle battaglie condotte dall’ONA e del contributo della Commissione Amianto istituita presso il Ministero dell’ambiente dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, si è finalmente giunti alla firma del decreto che mette a disposizione delle regioni italiane ulteriori fondi per la bonifica amianto delle scuole, ospedali ed edifici pubblici.
commissione amianto

L’impatto dell’amianto nelle scuole. Quali soluzioni?

Amianto nelle scuole

Nel corso della Conferenza ONA, che si è tenuta in Firenze presso Palazzo Vecchio il giorno 10 aprile 2015, è stato evidenziato il problema della presenza di amianto nelle scuole, tra cui una di Firenze. Presenti alla conferenza lAvv. Ezio Bonanni, l’On.le M5S Alfonso Bonafede e la Consigliera comunale M5S Arianna Xelakos.

Il Presidente ONA ha citato l’esempio dell’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci di Firenze dove è stato vietato per molto tempo di appendere chiodi, graffiare le pareti, chiudere violentemente porte e finestre, persino correre nei corridoi e spostare banchi, sedie e cattedre per la probabilità che dai muri potessero fuoriuscire fibre di amianto. Proprio al fine di proteggere la salute dei cittadini, l’ONA ha chiesto di istituire controlli sanitari su tutti coloroche hanno frequentato l’istituto Leonardo Da Vinci.

Secondo i dati dell’ONA, aggiornati alle stime del 2023, sul territorio nazionale in più di 2.500 scuole ci sarebbero materiali che contengono amianto e che costituiscono una fonte di rischio per la salute di più di 350.000 alunni e di 50.000 dipendenti del Ministero dell’Istruzione.

Risarcimento danni per esposizione ad amianto nelle scuole

L’Osservatorio Nazionale Amianto, ancora nel corso della presentazione del II Rapporto Mesoteliomi (3 luglio 2017), ha insistito nel porre in evidenza come tra il personale docente e non docente siano stati segnalati almeno 80 casi di mesotelioma: un numero considerevole rapportato al numero di occupati nel settore.

È quindi operativo lo sportello on-line che fornisce assistenza tecnica, medica e legale a tutti coloro che fossero stati ovvero fossero esposti a polveri e fibre di amianto presenti all’interno degli istituti scolastici al fine di ottenerne la bonifica e lo screening o sorveglianza sanitaria, l’accredito dei benefici contributivi per esposizione ad amianto e il prepensionamento, oltre al risarcimento dei danni.

Amianto nelle scuole

Nel corso del primo episodio di ONA News, la trasmissione promossa dall’Osservatorio Nazionale Amianto e condotta dal Dott. Massimo Maria Amorosini, è stata portata all’attenzione del pubblico la problematica riguardante la presenza di amianto nelle scuole italiane.

Ospiti in studio:

  • Ezio Bonanni, Presidente ONA;
  • Andrea Silvestrini, Segretario Gen. Partito Socialista Roma;
  • Armando Valiani, Segretario Gen. UGL Lazio;
  • Guglielmo Calcerano, co-portavoce della Federazione dei Verdi di Roma

Elenco di alcune delle scuole contaminate

L’elenco delle scuole nelle quali è stata conclamata la presenza di amianto comprende:

  • nando martellini scuola
  • zandonai roma
  • scuola elementare zandonai roma
  • sanzio roma
  • malaspina roma
  • scuola materna giardinieri roma
  • scuola materna aldo fabrizi roma

Mappa dell’amianto nelle scuole di Roma dalle segnalazioni

municipi di Roma

Da Acilia al Pigneto, da Tor de’ Cenci al Tuscolano, tra bonifiche, incendi e rifiuti: secondo Legambiente Lazio, sono circa 700 le tonnellate che rivestono i palazzi romani e molte scuole e edifici pubblici.

L’Osservatorio Nazionale sull’Amianto ha eseguito una prima mappatura, dopo aver eseguito diverse segnalazioni, affinché i plessi scolastici, come altri edifici pubblici, eventualmente contaminati di amianto potessero essere bonificati, ed è anche grazie all’attività dell’associazione che in sede di conversione, il Governo nel 2013 ha stanziato per tutto il territorio nazionale l’importo di 150milioni di euro per la bonifica delle scuole ed edifici pubblici.

Amianto nelle scuole del Municipio I

  • Scuola elementare “Virgilio”, via Giulia 24: Palestra inagibile, area esterna inagibile a causa del crollo di un cornicione;
  • Istituto scuola elementare “Gaetano Grilli”,  Passeggiata del Gianicolo: infiltrazioni acqua nel soffitto, aule inagibili, infissi pericolanti e mal funzionanti;
  • Scuola infanzia “Giardinieri” (scuola materna giardinieri roma), Via Porta San Sebastiano 2. Nella scuola materna giardinieri roma c’è probabile presenza di amianto;
  • “Angelo Mai” (Scuola media Visconti), Via degli Zingari 13: chiusa da anni e non fruibile, necessità di interventi strutturali e di adeguamento;
  • Edificio scolastico “Giacomo Leopardi”, Via del Parco della Vittoria 30: riqualificazione e messa in sicurezza (stima 500mila euro);
  • Scuola elementare e scuola dell’infanzia “Trento e Trieste”, Via dei Giubbonari 91: infiltrazioni acqua nel soffitto, aule e palestra inagibili. Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 590mila euro);
  • Scuola elementare “Alfredo Baccarini”, Via Sforza: Infiltrazioni sui muri. Problematiche nel sistema Idrico. Scuola materna ed elementare.

Mappatura del Municipio II della città di Roma

Esposizione all’amianto per i ragazzi che frequentavano l’Istituto Scolastico Religioso Villa Flaminia, per il fatto che le vicine installazioni del Ministero della Difesa avevano presenza di amianto. Il Tribunale emise una condanna alla bonifica.

  • “63mo Circolo Didattico Ugo Bartolomei”, Via Asmara/Via Tripolitania Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 460mila euro);
  • Asilo nido “Villa Chigi” Via Nicolò Piccinni, 60 Probabile presenza di amianto;
  • Scuola elementare “Falcone e Borsellino” Via Reggio Calabria 34: servizi igienici non funzionanti, infiltrazioni d’acqua, carenza manutenzione, vetri rotti, giardino pericoloso, riqualificazione e messa in sicurezza (stima 270mila euro).

Municipio III e IV della città di Roma

  • Scuola elementare e scuola dell’infanzia “Valle Scrivia” Via Valle Scrivia 11 riqualificazione e messa in sicurezza (stima 1mln 250mila euro);
  • Scuola elementare e scuola dell’infanzia “94mo Circolo Didattico G. Parini” Piazza Monte Baldo 2: chiusa da anni e non fruibili, necessità di interventi strutturali e di adeguamento. Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 1mln 620mila euro).

A Settebagni, la scuola primaria Giovanni Paolo I, sita in Via dello Scalo, che deve essere ancora bonificata dalla presenza di amianto, che si aggiunge ai problemi strutturali e di degrado, alla presenza di eternit. Non pare che la bonifica sia stata ultimata. Sempre nel IV municipio, è stata segnalata la presenza di materiali in amianto presso l’Istituto Salesiano Teresa Gerini Torlonia, sito in Roma alla Via Tiburtina n°994 (indagine giornalistica della Dott.ssa Valentina Renzopaoli, che tra l’altro intervista il figlio di una vittima – Dott. Ennio Pietrangeli).

  • Scuola elementare “Piazza Gola” Piazza Gola: riqualificazione e messa in sicurezza (stima 520mila euro);
  • Scuola elementare e media “Ciamician” Via G. Ciamician 32: Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 560mila euro);
  • Scuola elementare “Angelica Balabanoff”, Via Angelica Balabanoff: Crollo Mura. Pavimentazione deteriorata. Degrado generale.

Amianto nelle scuole: Municipio V e VI

  • Scuola elementare e scuola dell’infanzia “Pozzi”, Via delle Alzavole 21: chiusa da anni e non fruibili, necessità di interventi strutturali e di adeguamento;
  • Scuola media “G. Verga”, Via Giovanni Gussone 5a: riqualificazione e messa in sicurezza (stima 1mln euro);
  • Scuola elementare “Giulio Cesare”, Via Conte di Carmagnola 27: riqualificazione e messa in sicurezza (stima 580mila euro);
  • Scuola elementare “Pietro Mancini””, Via Vincenzo Drago: riqualificazione e messa in sicurezza (stima 455mila euro);
  • asilo nido Prampolini/Pettirosso, Via G.B. Valente, 142: manutenzioni urgenti, messa a norma e sicurezza;
  • Scuola elementare “Carlo Pisacane”, Via di Acqua Bullicante 30: crollano i muri. Soffitti lesionati. Servizi Igienici malfunzionanti.

Anche nell’ex biblioteca di Via Attilio Moti al Pigneto era stata segnalata presenza di amianto, che è stato da poco bonificato. Il problema è riemerso con la scuola Enrico Toti, dove è stata segnalata presenza di amianto. Non pare che il minerale sia stato rimosso e c’è il rischio che l’ex biblioteca rimanga abbandonata.

  • Scuola infanzia, Via delle Rupicole 19: pericolose infiltrazioni carenza di manutenzione;
  • Istituto Comprensivo “Ponte di Nona”, Via Corbellini, Piazza Muggia e Via Gastinelli: carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria in tutti e tre i plessi;
  • Scuola dell’infanzia, Via Casale del Finocchio: infiltrazioni d’acqua, servizi igienici mal funzionanti, impianto elettrico danneggiato;
  • Scuola Merope, Via Merope: problemi mensa. Infiltrazioni importanti. Cavi scoperti;
  • Scuola elementare “Enrico Medi”, Via Aquaroni 65: Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 580mila euro); Scuola elementare “Oscar Arnulfo Romero”, Via Oscar Arnulfo Romero, 68/100: Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 930mila euro).

Municipio VII e VIII di Roma e Guidonia

  • Via dell’Aeroporto Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 500mila euro) Scuola elementare “Piero Corradini” Via di San Matteo 104: riqualificazione e messa in sicurezza (stima 500mila euro);
  • Scuola materna “Don Albera” Via Marco Fulvio Nobiliore, 78  Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 250mila euro);
  • Via della Tenuta del Cavaliere, a Lunghezza, oltrepassa il confine con l’VIII circoscrizione, quella delle Torri. Qui c’è la discarica illegale, con presenza anche di amianto. Gli stessi materiali in amianto si trovano più a nord, in zona Guidonia Montecelio, a Santa Lucia di Mentana;
  • Scuola dell’infanzia “Aldo Fabrizi” (scuola materna aldo fabrizi roma) Via Valerio Publicola 165. La scuola materna aldo fabrizi roma presenta gravi problemi di sicurezza, insufficiente manutenzione dell’edificio, inaccessibile ai diversamente abili;
  • Scuola elementare e scuola dell’infanzia “Malaspina” (Scuola Malaspina Roma), Via Antonino Pio, 84. La scuola Malaspina Roma necessita di una riqualificazione e messa in sicurezza (stima 900mila euro).

Amianto nelle scuole: dal Municipio IX al XI

  • Scuola media “Via Vincenzo Drago”, Via Vincenzo Drago Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 440mila euro);
  • Scuola media “Largo Dino Buzzati”, Largo Dino Buzzati Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 420mila euro).

Il quartiere Tuscolano (Municipio X) ha visto da poco la bonifica della stazione ferroviaria, e c’è la presenza di amianto in diversi altri siti:

  • Scuola Doremidiverto, Via Cozza: fatiscente e pericolosa. E’ stata chiusa e mai ristrutturata nonostante lo stanziamento dei fondi;
  • Scuola elementare “Giovanni Paolo II”, Viale Alessandro Ruspoli, 80: fessure muri esterni. Campo Rom degrado Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 1mln 120mila euro).

Poi nel Municipio XI sono stati segnalati:

  • Scuola Materna Elementare Giovanni Pascoli, Via dei Papareschi: Forti miasmi dalle fognature;
  • Scuola elementare “Caproni” Via Luigi Solidati Tiburzi, 2: riqualificazione e messa in sicurezza (stima 950mila euro);
  • Istituto scuola Media Quartararo Via della Magliana Nuova: incendi ripetuti in orari notturni. Danni ingenti. Antifurto non funzionante;
  • Asilo Nido Via Allievi Struttura pronta mai attivata;
  • Polo per l’Infanzia Muratella Via Pensuti: scheletro della struttura da completare, così dal 2007;
  • Scuola elementare “Arvalia” Via Monte delle Capre Area verde incolta, strutture ludiche pericolose;
  • Scuola “Vincenzo Cuoco” – “M.Letizia Giuliani”  Via Pietro Blaserna:  Furti continui. Allarmi non funzionanti. Infiltrazioni acqua piovana;
  • Nido “Stella Stellina” Via Q. Maiorana: alcune strutture interne completamente non a norma formalizzati da accertamenti Asl.

Mappatura del Municipio XII, XIII, XIV e XV

Al Municipio XII, se si parla di amianto, occorre tener presente non solo la questione del Velodromo, per la quale c’è stato il rinvio a giudizio da parte del Tribunale di Roma, ma si deve tener conto anche che a Tor de’ Cenci si sono da poco tenuti i lavori di bonifica della scuola Santi Savarino, nel cui giardino era stato rinvenuto amianto: partendo dalla segnalazione di un dirigente scolastico, l’istituto aveva avvisato l’amministrazione comunale. Ci sono stati diversi ritardi nella bonifica.

  • Scuola Infanzia “Cocco e Drilli” Via del Casaletto 441: probabile presenza di amianto;
  • Scuola elementare “R. Sanzio” (Scuola Sanzio Roma) Via del Casaletto 597. La scuola Sanzio Roma presenta un’Area verde incolta, pericolose radici degli alberi nell’area antistante l’ingresso della struttura;
  • Istituto “Nando Martellini” (nando martellini scuolaVia Giuseppe Vanni 5. La Nando Martellini scuola oltre all’amianto ha avuto anche problemi con la mensa;
  • Scuola elementare “2 ottobre 1870” Via Di S. Maria Alle Fornaci Servizi igienici non funzionanti;
  • Selva Candida Via Di Selva Candida 30: chiusa da anni e non fruibile, necessità di interventi strutturali e di adeguamento;
  • Scuola elementare e scuola dell’infanzia “Alberto Sordi” Via Taggia 70 Chiusa da anni e non fruibili, necessità di interventi strutturali e di adeguamento. Riqualificazione e messa in sicurezza (stima 1mln 250mila euro);
  • Scuola Materna “Camilla Ravera” Via Vivi Gioi Inagibilità giardino;
  • Scuola materna ed elementare a Via Zandonai, dove ci sono i bagni da rifare, porte di sicurezza mai messe a norma, infiltrazioni d’acqua nelle pareti e vicino la centralina della corrente elettrica;
  • Scuola Primaria ICS “La Giustiniana” in Via Giuseppe Silla, dove si riscontrano 5 water per 600 alunni, il crollo del solaio, condutture che perdono acqua.

Rischio amianto nelle scuole di Roma

Come riconosciuto anche dall’Associazione Nazionale Presidi a Roma, si stima che il 70% degli istituti scolastici non è a norma dal punto di vista documentale sugli aspetti della sicurezza. Anche la grossa opportunità per iniziare a sanare il problema amianto nelle scuole costituita dai 14 milioni di euro (su un totale di 150 milioni nazionali) a fondo perduto messi a disposizione dal “Decreto del Fare”.

Purtroppo non è stata messa a frutto dai Municipi romani, i quali nonostante siano stati sollecitati dall’Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA APS si sono fatti trovare impreparati, in quanto solo tre (II, IV e XI) sono risultati nella graduatoria dei progetti finanziabili, esecutivi e immediatamente cantierabili (Allegato 3 del BUR del Lazio, n. 87) con la scuola materna elementare del 63° Circolo Didattico, la scuola elementare Piazza Gol e la scuola elementare Caproni. L’Avv. Ezio Bonanni ha avuto modo di censurare il modus operandi e la delibera della Regione Lazio n°324 del 14 ottobre 2013, approvata in giunta per la programmazione degli interventi sull’edilizia scolastica, poiché utilizza soltanto 1/20 dello stanziamento disponibile (l’intervista di RomaToday).

Recentemente il Piano di rimozione dell’amianto permetterà di bonificare 111 istituti superiori della Città metropolitana. Riguarderà 48 scuole del quadrante nord del territorio metropolitano, 41 del quadrante sud, 22 del quadrante est e 77 nel territorio comunale di Roma.

 Consulenza ONA per lottare contro l’amianto

L’ONA ribadisce da sempre l’importanza della prevenzione e della bonifica di tutti i siti contaminati da agenti cancerogeni, come l’amianto. Inoltre a tutti coloro che sono stati esposti nelle scuole l’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avvocato Bonanni offrono una consulenza gratuita medica e legale, per lottare insieme contro la fibra killer. Si possono avere maggiori informazioni chiamando il numero verde 800.034.294 o compilando il formulario.

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