In questa guida ci occupiamo di energia oceanica, anche detta energia marina, una forma di energia rinnovabile che desta grande interesse. Come tutte le fonti di energia anche qui ci sono dei vantaggi e degli svantaggi. Come sempre è necessaria un’analisi approfondita e una valutazione dei costi/benefici. Questo articolo esplorerà i diversi tipi di energia marina e come vengono raccolti, evidenziando il potenziale di questa fonte energetica e le sfide ancora da affrontare per migliorare l’efficienza dei sistemi esistenti.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto si occupa di prevenzione a 360° rispetto a tutti i cancerogeni e non solo l’amianto, uno dei più potenti. Si impegna nell’informazione e sensibilizzazione a tutti i cancerogeni a a favore di un ambiente tutelato, perché ad un ambiente sano corrispondono equilibrio e salute per tutte le specie, compreso l’uomo. Si occupa quindi di inquinamento ambientale ed è a favore della transizione energetica.

Energia oceanica? Cos’è e come funziona

L’energia oceanica, conosciuta anche come energia marina o pelagica, è una fonte rinnovabile fondamentale per il futuro in quanto può generare grandi quantità di energia pulita.

L’energia oceani proviene dalle acque del mare e degli oceani, che coprono circa il 70% della superficie terrestre. Onde, correnti, maree e sbalzi di temperatura sono bacini energetici enormi dai quali, con l’uso di tecnologie adeguate, è possibile estrarre una quantità significativa di energia per soddisfare il fabbisogno energetico mondiale.

L’energia marina offre prospettive di crescita e sviluppo considerevoli, ma attualmente non riceve la stessa attenzione di energia eolica e solare. Sono in corso varie sperimentazioni per aumentare l’efficienza dei sistemi esistenti e sviluppare nuove tecnologie di estrazione. Gli oceani possono diventare i nostri principali alleati nella transizione verso un futuro sostenibile, in quanto offrono il potenziale per generare energia pulita in quantità superiori al fabbisogno mondiale.

Tipi di energia marina e il loro funzionamento

  1. Energia dalle correnti marine: l’energia cinetica delle correnti marine può essere raccolta utilizzando tecnologie simili a quelle dell’energia eolica. Pale o turbine vengono messe in movimento dalle correnti, generando energia elettrica. Lo Stretto di Messina è un’area particolarmente interessante per lo sfruttamento di questa forma di energia.
  2. Energia dalle maree (mareomotrice): l’energia viene ricavata dagli spostamenti d’acqua causati dalle maree. Le centrali mareomotrici utilizzano turbine per generare energia durante l’innalzamento e l’abbassamento del livello del mare. La zona della Bretagna e della Normandia è particolarmente interessante da questo punto di vista, in virtù della potenza delle maree.
  3. Energia del moto ondoso: l’energia generata dalle onde del mare può essere catturata utilizzando diverse tecnologie, come colonne d’acqua oscillanti, turbine idrauliche e apparati galleggianti. Questa forma di energia è ancora in fase di sviluppo.
  4. Energia a gradiente salino: sfrutta la differenza di concentrazione di sale tra l’acqua marina e l’acqua dolce. Nonostante il suo potenziale, le tecnologie per raccogliere l’energia a gradiente salino sono ancora in fase di sviluppo.
  5. Energia a gradiente termico: utilizzando la differenza di temperatura tra l’acqua in superficie e l’acqua in profondità, questa forma di energia attiva generatori di elettricità. La tecnologia OTEC (Ocean Thermal Energy Conversion) sfrutta il calore dell’acqua per alimentare una turbina a vapore.

L’energia marina in Italia: numeri e potenziale

L’Italia, con la sua vasta costa, ha un potenziale significativo per l’energia marina. Attualmente, sono presenti alcune centrali mareomotrici in Toscana, come a Punta Righini e Marina di Pisa, che sfruttano le correnti marine e le onde del mare per produrre energia. Inoltre, l’Italia è uno dei principali finanziatori pubblici europei nel settore dell’energia oceanica.

L’energia marina rappresenta una fonte rinnovabile con un enorme potenziale per la produzione di energia pulita. Sono in corso sforzi per migliorare l’efficienza dei sistemi di estrazione e sviluppare nuove tecnologie. L’Italia, grazie alle sue coste, ha un ruolo significativo nello sviluppo dell’energia marina. Sfruttare questa risorsa in modo sostenibile e efficiente potrebbe essere essenziale per la transizione verso un futuro energetico più pulito.

Vantaggi e svantaggi dell’energia oceanica o marina

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Come già accennato, anche per una fonte di energia rinnovabile così promettente, è necessario valutare vantaggi e svantaggi, a liivello di costi, di sostenibilità e di impatto ambientale.

L’energia marina rappresenta una risorsa inesauribile con il vantaggio di essere costantemente disponibile grazie alle onde che si infrangono sulle coste. Il fatto che offre una fonte energetica costante nel tempo è di certo un vantaggio.

L’energia marina è estremamente eco-friendly, non generando sottoprodotti nocivi come gas, rifiuti o inquinamento. Attraverso l’utilizzo di macchinari specifici, l’energia delle onde può essere convertita direttamente in elettricità per alimentare generatori e centrali elettriche nelle vicinanze. È difficile trovare un’altra fonte energetica così pulita nell’attuale panorama mondiale.

Un altro vantaggio dell’energia marina è la sua prossimità ai luoghi in cui può essere sfruttata. Molte grandi città si trovano nelle vicinanze degli oceani e dei mari, consentendo di utilizzare facilmente la potenza delle onde per le necessità energetiche locali.

Tutti i vantaggi dell’energia oceanica nel dettaglio

Oltre all’inesauribilità, alla prossimità ai luoghi di sfruttamento e al basso impatto ambientale ci sono altri vantaggi.

  • Diversi metodi di sfruttamento

Esistono vari approcci per raccogliere l’energia marina. Le attuali tecnologie di raccolta spaziano dalle centrali elettriche posizionate in punti specifici del mare alle navi specializzate che prelevano l’energia delle onde. Questa varietà di opzioni offre flessibilità nella scelta del metodo più adatto a ogni situazione.

  • Prevedibilità delle onde

Uno dei grandi vantaggi dell’energia marina rispetto ad altre fonti energetiche alternative è la sua prevedibilità. Grazie agli studi sui venti, è possibile fare una previsione accurata della forza delle onde. Sebbene vi siano fluttuazioni stagionali e annuali, il movimento medio delle onde rimane costante, consentendo di catturare continuamente l’energia. Anche se la quantità di energia prodotta può variare, la produzione complessiva rimane stabile.

  • Riduzione della dipendenza dal petrolio

Sfruttare l’energia marina può ridurre la dipendenza dalle società straniere che estraggono petrolio. Non solo contribuisce a mitigare l’inquinamento atmosferico, ma può anche creare nuovi posti di lavoro per milioni di persone.

  • Produzione di grandi quantità di energia

L’energia prodotta dalle onde può raggiungere quantità enormi. Vicino alla riva, la densità di potenza è già notevole, con valori che oscillano tra i 30 kW e i 40 kW per metro di onda. Muovendosi in acque più profonde, la densità di potenza può aumentare fino a circa 100 kW.

  • Sfruttamento al largo delle coste

L’energia marina può essere sfruttata anche in mare aperto. Le centrali elettriche posizionate al largo possono contribuire a risolvere il problema delle centrali troppo vicine alla terraferma. Inoltre, l’energia potenziale delle onde aumenta quando si trovano in mare aperto.

Tutti gli svantaggi dell’energia oceanica o marina

Nonostante i numerosi vantaggi, l’energia marina presenta anche alcuni svantaggi.

  • Effetti sull’ecosistema marino

Nonostante la sua natura pulita, l’energia marina può comportare rischi per l’ecosistema marino. L’utilizzo di macchinari per l’estrazione dell’energia può causare rumore che potrebbe disturbare le specie marine e alterare gli habitat acquatici. Inoltre, l’uso di sostanze chimiche tossiche nelle piattaforme può aumentare l’inquinamento delle acque.

  • Disturbo per navi e attività marittime

L’estrazione dell’energia marina può interferire con le attività delle navi commerciali e private. Le centrali elettriche che raccolgono l’energia delle onde devono essere posizionate in prossimità delle coste e delle città per essere efficaci, ma queste zone sono spesso frequentate da navi cargo, navi da crociera, imbarcazioni ricreative e bagnanti. Ciò richiede un attento equilibrio tra le esigenze energetiche e le attività marittime.

  • Prestazioni limitate in condizioni meteorologiche avverse

La produzione di energia dalle onde può diminuire significativamente durante le condizioni meteorologiche avverse, come le piogge intense. Per ottenere una maggiore quantità di energia, le condizioni meteorologiche ottimali sono necessarie.

  • Inquinamento acustico e impatto visivo

Le centrali elettriche delle onde possono causare inquinamento acustico per le comunità costiere. Anche se il rumore delle onde è naturalmente presente, la presenza di centrali elettriche può aumentare il livello di disturbo acustico. Inoltre, la costruzione delle centrali stesse può alterare il paesaggio costiero.

  • Costi di produzione

La forza delle onde può danneggiare gli impianti e l’attrezzatura, comportando costi elevati per la riparazione, la manutenzione e l’acquisto di nuovi macchinari. Tuttavia, con l’aumento dell’utilizzo e la maturazione della tecnologia, ci si può aspettare una riduzione dei costi.

La missione dell’ONA di difesa dell’ambiente

L’ONA è in prima linea nella difesa dell’ambiente e per uno sviluppo sostenibile. Con le sue iniziative vuole trasmettere una cultura della sostenibilità che tuteli il diritto alla salute dei cittadini. Per questo è importante portare avanti le bonifiche dei siti contaminati da cancerogeni, come l’amianto. Inoltre fornisce assistenza medica e legale alle vittime. Per richiedere una consulenza gratuita si può chiamare il numero verde 800.034.294 o compilare il formulario.

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