In questa guida parliamo di cancro, la principale causa di morte nei paesi sviluppati. Scopriamo che cos’è nello specifico, come si sviluppa e quali sono i fattori di rischio e le cause dei tumori. Vediamo quali sono le cure più efficaci e i tumori più frequenti. Scopriamo anche come richiedere l’assistenza medica gratuita e legale in caso di cancro da esposizione professionale.

Coloro, infatti, che hanno sviluppato un tumore maligno in seguito all’esposizione professionale ad agenti cancerogeni hanno il diritto ad ottenere una serie di indennizzi e benefici previsti dalla legge, così come il risarcimento integrale dei danni subiti. La tutela legale spetta anche ai familiari della vittima che, oltre ai danni subiti iure proprio, in caso di morte del congiunto hanno diritto al risarcimento integrale dei danni e a tutti i benefici accumulati in vita dal famigliare.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto si occupa di prevenzione a 360° e tutela legale delle vittime dell’amianto e di altri cancerogeni. Rivolgendosi all’ONA è possibile richiedere una consulenza legale gratuita e l’assistenza legale, medica e psicologica.

Cancro: cos’è? Etimologia e definizione

Che cos’è il cancro? Il cancro è un tumore maligno, ovvero una massa neoplastica, detta anche neoplasia. Si tratta di una condizione patologica caratterizzata dalla proliferazione non controllata di cellule che hanno la capacità di infiltrarsi nei normali organi e tessuti dell’organismo alterandone la struttura e il funzionamento.

Il cancro, a differenza dei tumori benigni, ha la capacità di localizzarsi a distanza dalla malattia primitiva e creare le cosiddette metastasi. In questo caso si parla di malattia secondaria o metastatica. I tumori si dividono in  due grandi macro categorie: i tumori solidi, caratterizzati da una massa compatta di tessuto, e i tumori del sangue, come linfomi e leucemie).

Il termine “neoplasia” deriva dal greco νέος, nèos«nuovo» e πλάσις, plásis«formazione»; mentre il termine tumore deriva dal latino tumor«rigonfiamento». La parola “cancro”, invece, deriva dal latino  ncru(m) «granchio», perché le ramificazioni del tumore ricordano le zampe di un granchio.

La crescita incontrollata delle cellule neoplastiche è causata dall’alterazione del patrimonio genetico che ne determina la moltiplicazione incontrollata. Le cellule di un tumore possono staccarsi e migrare dalla massa iniziale, raggiungendo attraverso il sistema linfatico o il flusso sanguigno altre parti del corpo e dando origine a metastasi.

Il tumore maligno e benigno: le differenze

incidenza neoplasie

La caratteristica che accomuna entrambi i tumori è la proliferazione delle cellule. Mentre le cellule di un tumore maligno si staccano e invadono i tessuti vicini, quelle del tumore benigno rimangono circoscritte nell’organo in cui si è sviluppato.

Quindi, il tumore maligno si propaga verso altri organi vitali e ne compromette la funzionalità. Questo processo prende il nome di metastatizzazione del cancro maligno e, quando si arriva alla metastasi, che è la fase più avanzata del processo tumorale, spesso è causa di morte.

Cancro e tumore: la classificazione e le tipologie

La classificazione dei tumori prevede diverse modalità di classificarli:

  • a seconda dell’organo nel quale si sviluppano,
  • del tipo di cellule che si vengono a formare (su base istologica): tumori epiteliali, mesenchimali, le cellule del sangue e quelle del tessuto nervoso…
  • dello stadio al quale si trova la malattia al momento della diagnosi (classificazione TNM),
  • dell’aggressività (grado di un tumore maligno),
  • della possibilità di sviluppo di metastasi: tumori benigni non cancerosi e maligni cancerosi.

Come si definisce la stadiazione di un cancro

La stadiazione permette di classificare il tumore in base a quanto è grande e quanto si è diffuso a partire dalla sede originale. Si tratta di un aspetto fondamentale per definire diagnosi, prognosi e trattamento. Per definire qual è lo stadio del cancro vengono considerati gli aspetti che elenchiamo di seguito:

  • Le dimensioni del tumore primitivo;
  • Il coinvolgimento metastatico dei linfonodi;
  • la presenza (e il numero) di metastasi a distanza, cioè di cellule tumorali migrate tramite il sangue dalla sede primaria in altri organi.

Dalla combinazione di questi elementi si può ricavare una descrizione dettagliata del tumore e della sua estensione.

Il sistema più comune per classificare la stadiazione di un tumore è il sistema TNM, acronimo inglese di “Tumor, Node, Metastasis”.

La lettera T si riferisce alla dimensione del tumore primario e la scala va da 1 a 4.
La lettera N indica se la neoplasia è estesa ai linfonodi. Può essere seguita da un numero che va da 0 (nessun linfonodo coinvolto) a 3 (molti linfonodi coinvolti).
La lettera M, che sta per metastasi, può avere valore 0 (se il tumore è rimasto circoscritto alla sua sede primaria) o 1 (quando il tumore si è diffuso ad altre parti del corpo). È un sistema semplice ma articolato, che può essere integrato con l’aggiunta di ulteriori lettere e di relativi valori numerici che descrivono altre caratteristiche del tumore.

Che esami bisogna fare per conoscere lo stadio del tumore?

Per giungere a una stadiazione affidabile possono essere necessari più esami, fra i quali:

  • l’esame obiettivo, che, unito ai sintomi e a una anamnesi accurata, può fornire le prime indicazioni sulla sede del tumore primario;
  • gli esami di diagnostica per immagini, tra cui l’ecografia, la radiografia, la TAC, la risonanza magnetica (RMN), la PET. Si tratta di metodi che consentono di rilevare l’estensione del tumore ed eventualmente la presenza di localizzazioni secondarie;
  • gli esami di laboratorio possono fornire indicazioni su come il tumore stia alterando il normale funzionamento degli organi;
  • le biopsie percutanee (in certi casi sotto controllo strumentale ecografico o TAC) ed endoscopiche permettono di rimuovere un piccolo campione di tessuto da sottoporre ad analisi al microscopio. In genere permettono di stabilire la natura del tumore attraverso l’analisi cito-istologica e di verificare l’eventuale estensione ad altri tessuti. Talvolta, per la difficile localizzazione della sede tumorale, si può ricorrere a una biopsia chirurgica.

Come si definisce il grado di un tumore maligno?

Se lo stadio indica quanto è grande e difuso il tumore, il grado descrive l’anomalia delle cellule tumorali e quindi l’aggressività del cancro. Quanto più il grado è alto e tanto più le cellule tumorali sono diverse da quelle sane e sono destinate a crescere e diffondersi velocemente nell’organismo.

Di solito si usa una scala da 1 a 4. I tumori di grado 1, anche indicato come basso grado o ben differenziato, hanno cellule molto simili a quelle sane e tendono a crescere lentamente. Nei tumori di grado 4, anche detto di alto grado o indifferenziato, le cellule si discostano molto per caratteristiche morfologiche da quelle dei tessuti normali e tendono a crescere e diffondersi rapidamente.

Per conoscere il grado di un tumore è necessario osservare al microscopio le cellule tumorali in seguito a biopsia.

Negli anni la classificazione istologica si è arricchita di nuove classificazioni e punteggi che in base a specifiche molecolari e genetiche permettono di distinguere meglio tumori simili e affrontarli in modo più mirato.

Le diverse tipologie esistenti di cancro per organo colpito

Quali sono le diverse malattie neoplastiche in base all’organo colpito? In base a dove si sviluppa la massa tumorale, si distinguono varie tipologie di cancro. Di seguito riportiamo un elenco che chiaramente non ha la pretesa di esaustività dei principali tipi di cancro per organo colpito:

Quali sono i sintomi più comuni del cancro?

Ad ogni tipo di tumore è associabile una sintomatologia diversa, a seconda della classificiazione del tumore e dell’organo colpito. Ci sono però dei sintomi che accomunano tutti i tumori e in presenza dei quali, se persistono contemporanemante e per almeno 2 settimane senza segnali di miglioramento, è necessario svolgere esami specifici.

Tra questi figurano la fatica persistente, i cambiamenti di peso senza motivazione apparente, febbre e sudorazioni notturne non spigabili. A questi possono aggiungersi noduli e iespessimenti sotto la cute, variazioni nel funzionamento di intestino e vescica, difficoltà digestive, dolri muscolari e articolari persistenti.

Quali sono le cause principali del cancro?

Il cancro è causato da mutazioni del DNA all’interno delle cellule. Il DNA cellulare contiene informazioni su come le cellule debbano crescere e moltiplicarsi. Errori in queste istruzioni fanno in modo che la cellula diventi cancerosa.

Le mutazioni genetiche possono guidare una cellula sana in modo che:

  • Si moltiplichi in maniera anormale, creando così un numero maggiore di cellule malate.
  • Non contrasti la crescita cellulare anormale.
  • Commetta errori nella riparazione del DNA, non rivelando eventuali errori.

Le mutazioni genetiche possono essere presenti fin dalla nascita, oppure, in altri casi possono essere causate da virus, infiammazioni croniche o dagli stessi ormoni prodotti dall’organismo. Possono tuttavia essere causate anche da fattori esterni all’organismo, come i raggi ultravioletti (UV), le sostanze chimiche carcinogene o le radiazioni.

Gli scienziati pensano che sia necessaria la presenza contemporanea di più di una mutazione per dare luogo alla maggior parte dei tumori. Alcuni tumori ematologici possono derivare da una singola mutazione,  ma la maggior parte di quelli che si formano negli organi interni, come ad esempio polmoni e colon, partono da molte differenti mutazioni.

Cancro e la predisposizione genetica

Le mutazioni genetiche presenti alla nascita sono necessarie ma non sufficienti per lo sviluppo del cancro. Come abbiamo già detto infatti, per la maggior parte dei tumori sono necessarie più mutazioni genetiche perché si sviluppi il cancro. Se le mutazioni genetiche e quindi la predisposizione genetica dà il via al processo, i fattori di rischio hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo della malattia.

Cancro e fattori ambientali e stili di vita

Allo svilupparsi delle neoplasie concorrono quindi sia fattori genetici che ambientali. Tra questi ricordiamo l’alimentazione (priva di frutta e verdure), il consumo di alcol, l’abitudine al fumo di sigaretta e l’uso eccessivo di farmaci. La vita sedentaria aumenta il rischio di sviluppare il cancro.

Inoltre, un ruolo fondamentale lo assumono le esposizioni ambientali e lavorative, ovvero le esposizioni a sostanze cancerogene quali inquinanti di viario genere e natura.

Cause del cancro: quali sono gli agenti cancerogeni?

Le sostanze che concorrono allo sviluppo del cancro vengono definite cancerogene. Tra questi ricordiamo alcol, benzene, naftalina, farmaci quali la ciclosporina etc (inserite nel gruppo 1 dello IARC – Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro tra le sostanze certamente cancerogene). Si tratta di 120 sostanze cancerogene.

Per quelle inserite nel gruppo 2A (82 sostanze cancerogene) vi sono sufficienti evidenze di cancerogenicità per l’uomo. Segue il gruppo 2B quando le prove sono limitate (302 possibili cancerogeni). Poi ci sono le sostanze del gruppo 3, dove non ci sono sufficienti prove (501 sostanze), nel gruppo 4 vengono inserite le sostanza prive di attività cancerogena. In quest’ultimo gruppo compare solo una sostanza ed è il nylon.

La classificazione è limitata perché molte sostanze non risultano essere state attenzionate nonostante siano state largamente impiegate.

Le cause del cancro: cancerogeni chimici, fisici e virali

Molto spesso la causa dei tumori è l’esposizione prolungata ad agenti cancerogeni, di origine chimica, fisica o virale.

In più occasioni, questi agenti cancerogeni agiscono in sinergia, moltiplicando il rischio e la lesività per la salute umana. Per questo motivo, l’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto, e l’Avv. Ezio Bonanni, di fronte all’aumento del numero di casi di tumori, insistono sulla prevenzione primaria. Quest’ultima consiste nell’evitare ogni forma di esposizione cancerogena. Solo così può essere tutelata la salute, a maggior ragione, rispetto a malattie che in molti casi, provocano gravi lesioni e in molti casi la  morte.

Amianto e cancro: prevenzione e cura

L’amianto rappresenta una delle sostanze più pericolose in termini di cancerogenicità. Tra gli agenti che causano tumori nell’essere umano, l’amianto, noto anche come asbesto, si distingue come uno dei più dannosi. Questi due vocaboli, in realtà, sono intercambiabili e si riferiscono a quei minerali fibrosi che provocano infiammazione e cancro. Come ribadito nell’ultima monografia IARC questi minerali di amianto sono noti per la loro natura cancerogena. Nei recenti anni si è osservato un costante incremento dei casi di malattie correlate all’amianto.

Fino all’entrata in vigore della Legge 257/92, l’amianto è stato ampiamente utilizzato in Italia. Questo ha portato, considerando anche i lunghi tempi di latenza, all’emergere dell’epidemia negli ultimi anni, con un aumento significativo dei casi. L’avvocato Ezio Bonanni ha tracciato il quadro epidemiologico del rischio in “Il Libro Bianco delle Morte causate dall’Amianto in Italia – edizione 2022“.

Non solo i cancri da amianto, ma anche tutte le altre neoplasie, comprese quelle maligne, sono in costante aumento, compresi i casi di microcitoma e di adenocarcinoma. Questi tumori del polmone sono in costante aumento perché sono multifattoriali, e l’amianto agisce in sinergia con gli altri cancerogeni. Per questi motivi, è fondamentale la prevenzione primaria, oltre alla sorveglianza sanitaria (prevenzione secondaria).

Mesotelioma: definizione del cancro dell’amianto

La pericolosa connessione tra cancro e asbesto diventa particolarmente scottante nei casi di mesotelioma, in particolare il mesotelioma pleurico, che rappresenta la malattia maianto correlata più letale. Queste tipologie di tumori mesoteliali sono strettamente legate all’esposizione ai minerali di asbesto (l’esposizione ad amianto ne è l’unica causa) e possono essere prevenute solo evitando l’esposizione stessa. Purtroppo, anche una piccola quantità di fibre può provocare questo tumore caratterizzato da un’alta incidenza di mortalità.

Al fine di prevenire sia il mesotelioma che altre malattie correlate all’amianto, l’ONA  ha sviluppato un’app essenziale per mappare le aree contaminate e facilitare la bonifica dell’amianto. Attraverso l’app, è possibile segnalare siti contaminati, evitando l’esposizione e promuovendo la corretta rimozione.

Inoltre, grazie alle specifiche normative sulla sicurezza sul lavoro, è possibile tutelare la salute dei lavoratori, affrontando i rischi derivanti dall’uso dell’amianto e da altri agenti cancerogeni. Infatti, come già accennato, i luoghi di lavoro rappresentano un alto rischio per l’esposizione all’amianto e ad altri agenti nocivi.

Cancro e utilizzo dei materiali in Eternit

Purtroppo, questi minerali di amianto, in particolare il crisotilo, sono stati ampiamente utilizzati in diversi settori, inclusa l’edilizia.

Pertanto, numerose strutture abitative, capannoni industriali e persino le tubature dell’acqua sono state realizzate utilizzando cemento amianto.

Inoltre, in alcuni casi, come nel campo dell’impiantistica, l’amianto è stato utilizzato in forme friabili. Il fatto stesso che, dopo il divieto introdotto dalla Legge 257/92, non siano state effettuate bonifiche adeguate ha aggravato la situazione.

I materiali in Eternit, associati all’omonima multinazionale, diventano friabili nel tempo. Basti pensare alle lastre ondulate che, esposte agli agenti atmosferici, rilasciano comunque fibre. Inoltre, i materiali isolanti sono stati realizzati utilizzando materiali friabili.

Altri agenti cancerogeni come cause di tumore

Oltre all’amianto, esistono altri agenti cancerogeni di origine ambientale e lavorativa, come le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti e il gas radon. Inoltre, ci sono tutti i nuovi agenti chimici e i fattori legati all’inquinamento. Per questi motivi, anche la tutela dell’ambiente è fondamentale nella lotta contro il cancro.

Uno dei settori più ad alto rischio  di contrarre un tumore da esposizione professionale è quello delle Forze Armate e del comparto sicurezza, sia per il rischio amianto che per i proiettili all’uranio impoverito la cui lesività è aumetata da errate pratiche vaccinali. I militari vittime delle esposizioni cancerogene hanno diritto alal causa di servizio e allo status di vittime del dovere.

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Cura cancro: chirurgia, chemioterapia e radioterapia

I trattamenti oncologici variano a seconda della sede che viene identificata come primaria, dello stadio della malattia (secondo il metodo TNM di stadiazione, riconosciuto a livello mondiale), della presenza o meno di malattia secondaria (a distanza) e delle condizioni di salute generale del paziente.

Chirurgia come cura del cancro

Uno degli approcci più efficaci per la cura al cancro è la chirurgia che però deve essere praticata solo quando ha significative possibilità terapeutiche. La decisione è rimessa alle valutazioni dell’oncologo e del chirurgo. E’ influenzata, inoltre, dallo stadio della malattia tumore, dal tipo istologico e dalle condizioni del paziente. Consiste solitamente nella resezione dell’organo colpito dal tumore e viene di solito usata in relazione a chemioterapia e radioterapia per ridurne la massa e evitare recidive.

Chemioterapia nella cura del cancro

L’altro strumento terapeutico fondamentale è costituito dalla somministrazione di farmaci chemioterapici: la chemioterapia. Questa terapia, chemo-, da chemical“chimico” dal greco θεραπεία, therapèia“terapia” si basa sulla somministrazione di sostanze in grado di “aggredire” le cellule nella maniera più mirata possibile. Nello specifico di impedire la moltiplicazione e replicazione delle cellule cancerogene.

In questi ultimi anni, l’approccio chemioterapico è stato coniugato con la chirurgia anche per quanto riguarda la cura del mesotelioma attraverso la chemioterapia intra pleurica che ha dato ottimi risultati.

La radioterapia nella cura del tumore

Un ulteriore approccio è quello della radioterapia. Con questa forma di terapia, si intende un trattamento localizzato ed indolore, che irradia, mediante radiazioni ionizzanti, provocando la necrosi delle cellule tumorali. La radioterapia presenta controindicazioni localizzate all’area trattata, a differenza della chemioterapia. Viene spesso utilizzata in regime audiuvante in caso di chirurgia o per ridurre i sintomi e migliorare la qualità di vita del malato.

Immunoterapia: nuove frontiere della cura del cancro

Uno degli approcci più recenti nella strategia della cura del cancro è quello immunoterapico. Infatti, l’immunoterapia potenzia il sistema immunitario in maniera mirata. Permette altresì di riconoscere le cellule tumorali e sconfiggerle.

I farmaci immunoterapici sono già utilizzati per la cura di tumori del polmone, quelli della vescica e i melanomi, della leucemia e dei linfomi.

Nuove cure sperimentali per il cancro

Negli ultimi periodi, sono stati raggiunti importanti risultati nella terapia del cancro, oltre alla immunoterapia. Inoltre, è fondamentale verificare perché i tumori sfuggono dal controllo del sistema immunitario, e perché sono resistenti alle terapie.

Tra le diverse terapie “Gli organoidi stanno già rivoluzionando la ricerca sul cancro permettendoci di sperimentare nuovi farmaci e capire se sono efficaci”. Così, spiega il coordinatore dello studio Chris Tape. Ora l’applicazione di “questa nuova tecnica ci aiuta a capire perché un trattamento funziona o no, rivelando con un dettaglio senza precedenti come le cellule parlano fra loro.

Ascoltarle tutte insieme non serve a molto: per questo i ricercatori hanno separato le singole cellule che formano l’organoide e le hanno mescolate a specifici anticorpi che permettono di catturare le molecole più importanti. Gli anticorpi, a loro volta, erano stati precedentemente legati ad atomi di metalli pesanti, per poterli separare applicando un campo magnetico una volta che il mix di cellule e anticorpi viene nebulizzato. Una sorta di spettrometria di massa, però in versione rivisitata”.

Le frontiere della ricerca sono ancora del tutto inesplorate, come è lunga la battaglia contro il cancro. Ma è sempre più vicino il giorno in cui potremo dire che “la cura del cancro esiste”.

Vincere presuppone innanzitutto, tutelare l’ambiente, farlo rimanere incontaminato, oltre a stili di vita salutistici.

Assistenza sanitaria e legale dell’ONA

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto offre assistenza medico legale gratuita alle vittime di cancro causato da esposizione professionale a sostanze cancerogene. In caso di malattia professionale oncologica infatti si può avviare il percorso di riconoscimento della malattia professionale per l’accesso alle prestazioni INAIL o di causa di servizio.

Infine sussiste il diritto anche al risarcimento dei danni. L’integrale ristoro dei danni comprende quelli patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e non patrimoniali (biologico, morale ed esistenziale).

La tutela legale, come quella sanitaria, possono essere richieste attraverso il numero verde 800 034 294 o compilando il form.

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