La leucemia è un tumore del sangue che colpisce i globuli bianchi. Di solito persiste infatti una correlazione tra l’insorgere della malattia e l’aumento dei globuli bianchi. In alcuni casi la laucemia può essere causata da esposizioni di tipo professionale ad agenti cancerogeni, tra cui l’amianto e l’esposizione nei militari alle armi a uranio impoverito o ad altri inquinanti presenti nei luoghi di conflitto.

L’ONA – Osservatorio nazionale Amianto difende le vittime di leucemia e di altre malattie causate da esposizione professionale offrendo l’assistenza medica, in primo luogo, e legale. In caso di malattia pofessionale infatti si ha diritto a una serie di indennizzi previsti dalla legge e al risarimento integrale dei danni subiti. Per i militari, e in generale per i dipendenti del servizio pubblico non privatizzato, si ha diritto allo status di vittime del dovere e alle conseguenti elargizioni ed indennizzi.

In questa guida scopriamo tutto sulla leucemia: cos’è, quali sono i sintomi, le cause e i fattori di rischio. Quali sono i trattamenti e le cure più efficaci e innovative e tutto sull’assistenza legale alle vittime.

Cos’è la leucemia? Il cancro del sangue

La leucemia colpisce di solito i globuli bianchi, ovvero quelle cellule che hanno lo scopo di proteggerci da infezioni e che, normalmente, si moltiplicano in base alle esigenze di difesa dell’organismo. Nelle persone affette da leucemia vi è una proliferazione incontrollata di queste cellule, che interferisce con la crescita e con lo sviluppo delle normali cellule del sangue.

Cosa succede nello specifico in caso di leucemia? Il midollo osseo, cioè il tessuto spugnoso contenuto all’interno delle ossa lunghe e di alcune ossa piatte del corpo umano, avvia una proliferazione neoplastica di una cellula staminale emopoietica.

Una cellula staminale emopoietica è una di quelle cellule da cui hanno origine tutte le cellule del nostro sangue. La loro proliferazione neoplastica si traduce nella presenza di un numero elevato di globuli bianchi anormali.

Queste cellule bianche del sangue anormali e non pienamente sviluppate sono chiamate blasti o cellule leucemiche.

La loro proliferazione incontrollata interferisce con lo sviluppo delle altre cellule prodotte dal midollo osseo (globuli rossi e piastrine). Causa una serie di conseguenze all’organismo, tra cui l’insorgenza di infezioni, di stanchezza e di emorragie.

Tipi di leucemia: la classificazione

Esistono diversi tipi di tumore al sangue. Alcune forme sono più comuni nel bambino, altre nell’adulto.

Le leucemie sono classificate in relazione al tipo di cellule interessato dal processo tumorale, al grado di maturazione raggiunto dalle cellule leucemiche, al decorso della malattia e alle caratteristiche della sintomatologia clinica.

Dal punto di vista dell’andamento clinico e dei sintomi di questo cancro del sangue, le leucemie sono classificate come:

  • acute, cioè a decorso molto rapido e prognosi più severa, perciò richiedono una terapia tempestiva e aggressiva;
  • croniche, a decorso lento e progressivo, controllabile con la terapia farmacologica.

Nelle leucemie croniche i globuli bianchi maturano in modo quasi normale, ma si accumulano nel sangue, nel midollo osseo, nella milza e spesso nei linfonodi in quanto sopravvivono troppo a lungo. Spesso, in fase iniziale, le leucemie croniche non danno sintomi. L’assenza di sintomi può rendere la diagnosi molto difficoltosa.

In base alle cellule interessate dalla proliferazione si distinguono due tipi di leucemia:

  • linfoidi o linfatiche, quando il tumore colpisce i linfociti o le cellule della linea linfoide che fanno parte del nostro sistema immunitario e che si trovano nel sangue circolante e nel tessuto linfatico;
  • mieloidi, quando la trasformazione maligna riguarda le componenti della linea mieloide (eritrociti, piastrine e leucociti).

I quattro tipi principali di tumore del sangue

Ci sono quattro tipi di tumori principali del sangue:

  • linfoblastica acuta (LLA) è la leucemia acuta più frequente nei bambini, anche se può verificarsi anche nell’adulto;
  • mieloide acuta (LMA) è una forma molto comune ed è la più frequente nell’adulto, anche se può colpire anche i bambini;
  • linfatica cronica (LLC) è la forma di leucemia cronica più frequente nell’adulto e può avere un decorso indolente e asintomatico per lungo tempo;
  • mieloide cronica (LMC) colpisce prevalentemente gli adulti, può essere asintomatica per mesi o anni prima di passare a una fase di malattia in cui le cellule iniziano a crescere molto più rapidamente.

Cause della leucemia e fattori di rischio

La causa della leucemia è ancora sconosciuta. Sono state individuate però condizioni e fattori di rischio che aumentano la possibilità di svilupparla.

Gli studi al momento disponibili hanno rilevato che la maggior parte delle persone esposte a fattori di rischio non sviluppa la malattia.

Quali sono i fattori di rischio per la leucemia del sangue? Le principali cause sono:

  • disordini genetici congeniti, cioè le anomalie genetiche presenti dalla nascita, come la sindrome di Down (leucemia congenita);
  • storia familiare di leucemia;
  • il fumo di sigaretta è correlato a un aumentato rischio di leucemia acuta mieloide;
  • esposizione ad alte dosi di radiazioni;
  • esposizione a sostanze chimiche come il benzene e l’uranio impoverito.

La leucemia da esposizione a benzene

Il benzene è un idrocarburo aromatico monociclico, che ha formula C6H6. È un costituente del petrolio e ha capacità solventi. Questo componente della benzina è anche una sostanza utilizzata nell’industria chimica. In più è altamente volatile e infiammabile. Ha un odore caratteristico proprio di tutti i materiali del petrolio.

Quindi, il benzene, quale agente chimico composto che è un liquido volatile, incolore, e altamente infiammabile, provoca la leucemia.

Perciò, nel caso di insorgenza di leucemia, occorre verificare se la vittima è stata esposta a benzene e altri prodotti benzoici. È inserito nella lista I dell’INAIL, gruppo 6, codice I.6.04 degli agenti eziologici responsabili della leucemia. Questo si traduce nella presunzione legale di origine.

Quindi, l’INAIL deve riconoscere e indennizzare tale neoplasia del sangue se vi è stata esposizione professionale a benzene, come per i benzinai.

Leucemia: radiazioni ionizzanti e uranio impoverito

uranio impoverito

Una delle cause della leucemia è l’esposizione a radiazioni ionizzanti per l’uso dei proiettili ad uranio impoverito. Infatti, nel corso delle missioni di pace, i militari italiani sono stati impiegati in territori nei quali erano stati utilizzati proiettili all’uranio impoverito. L’Uranio Impoverito è un sottoprodotto dell’uranio che si ritrova come materiale di scarto nella lavorazione dell’uranio naturale. Data la sua alta densità ha un enorme potere perforante utile nella costruzione di proiettili.

Quando un proiettile all’UI perfora un obiettivo lo fa ad altissime temperature che sprigionano nanoparticelle di metalli pesanti oltre a radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. A ciò si aggiugeva il rischio causato da un sistema immunitario fiaccato a causa di errate procedure vaccinali.

L’UI impoverito è stato usato per la prima volta nelle guerre balcaniche causando la cosiddetta Sindrome dei Balcani: una lunga serie di malattie tra le quali compare anche la leucemia. Nel dettaglio, per 236 casi di leucemia, di cui 97 deceduti, tra coloro che sono stati impiegati nelle missioni di pace solo nei Balcani.

Leggi tutto sulla Guerra del Kosovo

I risultati della Commissione d’Inchiesta

La Commissione Parlamentare d’Inchiesta ha confermato, con la relazione finale, che vi è il collegamento eziologico tra le esposizioni e la leucemia. Infatti, tra coloro che sono stati impiegati in missione, vi è un’epidemia di cancri.

Le leucemie tra coloro che sono stati impiegati nelle Forze Armate, è riconosciuta per causa di servizio nei casi di missione, anche in altri ambiti. Tra i tanti casi, anche quello di Lorenzo Motta, che ha il linfoma di Hodgkin, che è una patologia sempre del sistema emolinfopoietico.

Infatti, a pag. 198 della relazione finale della Commissione Parlamentare d’Inchiesta della Camera dei Deputati in materia di rischio da uranio impoverito:

Dalla una prima lettura dei dati si ritiene di dover evidenziare le patologie tumorali riguardanti il sistema linfopoietico e i tessuti molli, che sono interessati da interazioni con il processo di immunizzazione vaccinale.

Queste appaiono essere in numero molto elevato rispetto alle patologie tumorali che hanno interessato altri organi.

In particolare, per leucemia risultano ammalati 236 militari e morti 97. Per patologie neoplastiche del sistema linfatico risultano ammalati 27 e morti 3. Invece per linfomi/linfoma 846, morti 91. Per neoplasie del sangue risultano ammalati 22 militari e morti 3. Infine per patologie neoplastiche dei tessuti molli risultano ammalati 118 militari e morti 21“.

Leucemia ed esposizione all’amianto

Recenti studi clinici hanno dimostrato che esiste una maggiore incidenza del mieloma e delle leucemie nelle popolazioni che sono state esposte all’amianto.

Una ricerca italo-tedesca ha preso in esame sei zone della Germania e due della Sardegna (Nuoro e Cagliari), rilevando una correlazione tra l’amianto e l’insorgere di linfomi e di amianto leucemia. Nel midollo di alcuni pazienti leucemici sono state infatti trovate fibre di amianto che sappiamo funzionare da immunodepressore e che è inoltre colpevole di danni molecolari del Dna.

Un rischio elevato fu in particolare rinvenuto per l’associazione tra l’esposizione a più di 2,6 fibre per anno e il mieloma multiplo.

In Italia, ogni anno vengono diagnosticate migliaia di patologie asbesto correlate. L’Avv. Ezio Bonanni, grazie alle segnalazioni ricevute all’ONA, ha raccolto tutti i dati e li ha riassunti in Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed.2022“.

Leucemia e radiazioni ionizzanti e non ionizzanti

I tipi di radiazioni ionizzanti sono molteplici, corpuscolari o one elettromagnetiche, cariche o neutre, direttamente o indirettamente ionizzanti.

Le radiazioni neutre (raggi X, gamma e neutroni), che, seppure con grado diverso a seconda della loro energia e del tipo di materiale attraversato, si spingono a profondità consistenti anche nei tessuti dell’organismo, inducendo modificazioni e danni.

La minore capacità di assorbimento della radiazione da parte dell’acqua (simile ai tessuti molli) rispetto alle ossa, permette l’utilizzo dei raggi X in radiodiagnostica.

Val la pena di ricordare che le radiazioni ionizzanti di energia sufficientemente elevata sono in grado, per mezzo di reazioni nucleari, di attivare gli atomi dei materiali che attraversano o addirittura di fissionarne i nuclei, dando luogo a produzione di radioattività all’interno del materiale irraggiato e dunque anche all’interno del corpo umano.

Le apparecchiature radiogene sono sorgenti di radiazioni alimentate (elettricamente), quali tubi a raggi X ed acceleratori di particelle.

Oltre al benzene, anche le radiazioni ionizzanti sono inserite nella lista I dell’INAIL per la leucemia. In altre parole, nel caso in cui un malato di leucemia sia stato esposto a queste radiazioni per motivi professionali, ha diritto all’indennizzo INAIL.

Anche in questo caso, vi è la presunzione legale di origine, quindi, il nesso causale si presume. Infatti, per le leucemie, le radiazioni ionizzanti sono inserite nella lista I dell’INAIL, gruppo 6, codice n. I.2.07.

Leucemia: diagnosi del cancro del sangue

La diagnosi di leucemia avviene in seguito a visita medica, in cui il medico ricerca segni della malattia come pallore, linfonodi ingrossati, aumento delle dimensioni del fegato e della milza.

Si effettuano anche esami del sangue e del midollo osseo. L’emocromo evidenzia l’eventuale presenza di valori anomali di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine.

Mentre, l’analisi per leucemia midollo osseo avviene prelevando un campione di midollo osseo dall’osso del bacino in anestesia locale, con un ago sottile in procedura ambulatoriale. Una volte fatta la diagnosi è possibile stabilire come curare leucemia.

Cura della leucemia e trattamento terapeutico

Qual è la cura e il trattamento della leucemia? La cura leucemia dipende dal tipo di leucemia (leucemia acuta o cronica, mieloide o leucemia linfoide cronica), dall’età del paziente e dalle sue condizioni fisiche.

Come si cura la leucemia? Le principali forme di terapia e cure leucemia comprendono:

  • chemioterapia come cura per la leucemia;
  • terapia bersaglio con uso di farmaci mirati a specifiche alterazioni presenti nelle cellule neoplastiche con lo scopo di bloccare la proliferazione cellulare;
  • biologica con farmaci che aiutano il sistema immunitario a riconoscere le cellule leucemiche e a controllare la malattia;
  • radioterapia, con radiazioni ionizzanti spesso mirate al midollo osseo;
  • trapianto di cellule staminali.

La chemioterapia, trattamento di prima scelta come leucemia cura, viene di solito somministrata per via intratecale. Nei casi di Leucemia Mieloide Acuta e di Leucemia Mieloide Cronica i chemioterapici servono a distruggere indifferentemente le cellule del sangue e sono somministrati in dosi tali da non permettere al midollo di riprendersi da solo.

A differenza delle altre leucemia cure, questo trattamento è sempre seguito dal trapianto di midollo osseo. La leucemia si cura in questo modo perché ha lo scopo di sostituire il midollo osseo malato con midollo osseo sano.

Tutela legale dell’ONA per le vittime

Le vittime di leucemia, per esposizione professionale a uranio impoverito, ad amianto e a qualsiasi altro fattore eziologico, hanno diritto al riconoscimento di malattia professionale e alla tutela previdenziale e risarcitoria.

Coloro che hanno svolto servizio in attività e per impieghi di lavoro privato e pubblico privatizzato possono chiedere la tutela INAIL. In base al grado d’invalidità si può ottenere l’indennizzo INAIL o la rendita, se superiore al 15%.

I malati leucemia in seguito a missioni, tra cui quelle di pace all’estero, possono ottenere il riconoscimento di causa di servizio e lo status di vittima del dovere. In questo modo possono ottenere prestazioni aggiuntive come equo indennizzo e la pensione privilegiata.

L’ONA e il suo presidente, l’Avvocato Ezio Bonanni, hanno istituito il servizio di assistenza medica e di assistenza legale.

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.
Nome