In questa guida parliamo di economia circolare, di cos’è nel dettaglio e del perché è importante. Facciamo anche qualche esempio di modelli virtuosi in Italia e nel mondo e facciamo il punto sullo stato dei lavori attuale e dei progressi nell’implementazione di questo approccio.

L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA si occupa di lotta all’amianto e di tutela della salute. Non esiste tutela della salute senza salvaguardia ambientale e questa è possibile soltanto attraverso un movimento deciso verso un’economia di tipo non lineare. Questo tipo di economia infatti è un elemento fondamentale per uno sviluppo sostenibile e per invertire la rotta nei confronti di inquinamento e degrado ambientale.

L’Avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA, svolge una costante attività come avvocato ambientalista, a favore della transizione ecologica e di un ambiente sano e pulito come unica possibilità per una tutela della salute efficace.

Cos’è l’economia circolare e come funziona?

L’economia circolare è un approccio innovativo che mira a creare un sistema economico in grado di rigenerarsi autonomamente. Secondo la Ellen MacArthur Foundation, si basa su due tipi di flussi di materiali: quelli biologici, che possono essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati a essere riutilizzati senza entrare nella biosfera stessa.

In sintesi è progettata per massimizzare il riutilizzo dei materiali in cicli produttivi successivi, riducendo al minimo gli sprechi. Questo modello economico si concentra sul riuso anziché sulla produzione.

Come funziona dunque? Innanzitutto essa si basa su soluzioni sostenibili (come le energie rinnovabili). In particolare, un elemento fondamentale è l’uso circolare dei singoli asset che ne prevede la massimizzazione dell’uso e la valorizzazione nella fase di fine vita. Implica dunque condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono reintrodotti, dove possibile, nel ciclo economico. Così si possono riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore.

Principi e pratiche dell’Economia Circolare: quali sono?

L’economia circolare si basa su soluzioni sostenibili, come l’uso di energie rinnovabili. Un aspetto fondamentale è l’uso circolare degli asset, che mira a massimizzarne l’utilizzo e a valorizzarli al termine del loro ciclo di vita. Questo comporta la condivisione, il prestito, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali e dei prodotti esistenti per il periodo più lungo possibile.

Questo approccio estende la vita utile dei prodotti, riducendo al minimo la produzione di rifiuti. Quando un prodotto ha esaurito la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono reintegrati, quando possibile, nell’economia generando ulteriore valore.

Economia Circolare vs Economia Lineare: le differenze

L’attuale modello economico predominante è noto come economia lineare, che si basa sull’idea di abbondanza delle risorse e di energia a basso costo. Questo schema implica l’estrazione, la produzione, l’uso e lo smaltimento dei materiali. Spesso, l’obsolescenza programmata dei prodotti fa sì che, una volta gettati, il ciclo economico possa riprendere, generando profitto.

L’economia circolare, invece, si concentra sull’estensione degli stabilimenti di manutenzione anziché sulla massimizzazione della produzione. Questo approccio promuove la circolarità delle risorse, cercando di ridurre al minimo gli sprechi.

Importanza dell’Economia Circolare: come e perché?

economia, ambiente, salute e diritto penale

L’economia lineare si è dimostrata insostenibile, poiché l’uso incontrollato delle risorse non rinnovabili del pianeta sta esaurendo le scorte disponibili. Inoltre, comporta un elevato consumo di energia e di materie prime, spesso con impatti ambientali significativi. Questo modello industriale concentrato sulla produzione è associato all’inquinamento e all’eccessiva emissione di anidride carbonica nell’atmosfera, contribuendo al cambiamento climatico.

Per garantire alle generazioni future un tenore di vita simile a quello delle generazioni precedenti, è essenziale adottare un’approccio sostenibile all’economia. Questo richiede l’uso di energia a basso impatto ambientale, materie prime estratte e lavorate in modo sostenibile e la massimizzazione del riutilizzo dei componenti dei prodotti.

Principi cardine secondo la Ellen MacArthur Foundation?

L’economia circolare si basa su cinque principi fondamentali stabiliti dalla Ellen MacArthur Foundation:

  1. Eco Progettazione: I prodotti devono essere progettati in modo da consentire lo smontaggio e la ristrutturazione alla fine del ciclo di vita.
  2. Modularità e Versatilità: I prodotti dovrebbero essere progettati per adattarsi a diverse condizioni e cambiamenti esterni.
  3. Energia Rinnovabile e Sostenibilità delle Risorse: L’intero ciclo di produzione, riparazione, smontaggio, riutilizzo o riciclo dei prodotti dovrebbe essere alimentato da fonti di energia rinnovabile.
  4. Approccio Ecosistemico: La progettazione dovrebbe considerare l’intero sistema, comprendendo le relazioni di causa-effetto.
  5. Recupero dei Materiali: Si dovrebbe dare la precedenza al recupero dei materiali rispetto all’uso di materiali vergini, promuovendo il riciclo delle risorse.

Esempi di economia non lineare nelle Aziende in Europa

Numerose aziende stanno adottando pratiche di economia circolare per ridurre il loro impatto ambientale e creare valore sociale. Alcuni esempi includono:

    1. Barilla: In collaborazione con Favini, Barilla ha creato carta riciclata utilizzando la crusca, un sottoprodotto della produzione di pasta.
    2. Lavazza: In collaborazione con Novamont e il Politecnico di Torino, Lavazza ha sviluppato capsule di caffè completamente organiche, utilizzando i fondi di caffè per coltivare funghi.
    3. Vegea: Questa azienda produce tessuti utilizzando vinacce, un sottoprodotto del processo di produzione del vino.
    4. Ikea e H&M: Questi grandi brand promuovono programmi di riuso, consentendo ai consumatori di restituire mobili o vestiti usati.
    5. Gruppo Volkswagen: Il Gruppo Volkswagen sta lavorando per garantire la massima sostenibilità delle batterie delle sue auto, seguendo gli standard della Global Battery Alliance, che promuove il rispetto dei diritti umani e sociali in tutte le fasi della lavorazione delle batterie.

Teorici dell’Economia Circolare: chi sono?

Questo approccio economico ha radici in diverse teorie e concetti, ma due figure chiave spesso associate a questo campo sono:

  1. Ellen MacArthur: L’ex navigatrice Ellen MacArthur ha fondato la Ellen MacArthur Foundation nel 2010. La sua visione e il suo lavoro hanno contribuito a promuovere l’idea di un’economia circolare a livello globale attraverso la ricerca, l’istruzione e la promozione di pratiche aziendali sostenibili.
  2. Walter R. Stahel: Walter Stahel è un economista svizzero noto per aver coniato il termine “economia dell’ascolto” nel 1976, che può essere considerato un precursore dell’idea di economia circolare. Ha promosso l’uso ottimizzato delle risorse attraverso il riutilizzo e il riciclo.

Applicazione dell’Economia Circolare in Europa

L’Europa è stata una delle regioni leader nell’adozione e nell’attuazione dell’economia circolare. Paesi come l’Olanda, la Finlandia, la Svezia e la Danimarca sono all’avanguardia nell’integrazione di principi circolari nelle loro economie. Alcune iniziative europee notevoli includono:

  1. Piano d’Azione per l’Economia Circolare dell’UE: Lanciato nel 2015, questo piano definisce una serie di misure per accelerare la transizione verso un’economia circolare nell’Unione Europea. Include obiettivi ambiziosi per il riciclo e il riutilizzo dei materiali.
  2. Legislazione sull’E.C: L’UE ha introdotto leggi per promuovere l’economia circolare, tra cui normative sul riciclo dei rifiuti, l’esteso produttore di responsabilità e le restrizioni sull’uso di materiali pericolosi.
  3. Fondi specifici: L’UE ha stanziato finanziamenti per sostenere progetti di economia circolare in vari settori, dai trasporti alla tecnologia.

L’Economia Circolare nell’Agenda ONU 2030

L’economia circolare è in linea con diversi obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. Questi obiettivi includono:

  1. Obiettivo 12: Consumo e Produzione Responsabili: Promuovere un consumo e una produzione sostenibili, che comprende la riduzione degli sprechi e il riutilizzo dei materiali.
  2. Obiettivo 13: Azione per il Clima: Ridurre le emissioni di gas serra attraverso l’efficienza delle risorse e la riduzione degli sprechi.
  3. Obiettivo 9: Industria, Innovazione e Infrastrutture: Promuovere l’innovazione nell’uso delle risorse e nell’adozione di tecnologie sostenibili.

Progressi nell’implementazione dell’Economia Circolare

Negli ultimi anni, ci sono stati notevoli progressi nell’implementazione dell’economia circolare. Molte aziende stanno adottando modelli di business circolari, mentre governi e istituzioni stanno promuovendo politiche e regolamentazioni che favoriscono questa transizione. Tuttavia, ci sono ancora sfide significative da affrontare, tra cui l’educazione del pubblico, la standardizzazione delle pratiche circolari e la creazione di infrastrutture per il riciclo e il riutilizzo.

In conclusione, l’economia circolare rappresenta un approccio promettente per affrontare sfide ambientali ed economiche contemporanee. Il suo ruolo nell’agenda globale per lo sviluppo sostenibile è sempre più riconosciuto, e progressi significativi sono in corso per promuoverne l’adozione su scala globale.

L’Economia Circolare in Italia: una panoramica

L’Italia, come molti altri paesi, sta facendo progressi significativi nell’adozione dell’economia circolare come parte della sua strategia di sviluppo sostenibile. L’obiettivo è ridurre gli sprechi, promuovere un utilizzo più efficiente delle risorse e mitigare gli impatti ambientali negativi. Ecco una panoramica completa sull’economia circolare in Italia:

1. Strategia Nazionale per l’Economia Circolare (SNPA): L’Italia ha adottato la Strategia Nazionale per l’Economia Circolare nel 2017. Questo documento guida stabilisce obiettivi e linee guida per promuovere l’adozione dell’economia circolare in vari settori, compresi i rifiuti, l’agricoltura, l’industria manifatturiera e il settore edile.

2. Pianificazione Regionale: Le regioni italiane hanno autonomia nella pianificazione e nell’attuazione delle politiche relative all’economia circolare. Alcune regioni, come l’Emilia-Romagna e la Lombardia, hanno sviluppato piani regionali specifici per promuovere pratiche circolari.

3. Incentivi Fiscali: Il governo italiano ha introdotto incentivi fiscali per incoraggiare le imprese a investire in tecnologie e processi circolari. Questi incentivi includono detrazioni fiscali per l’acquisto di macchinari e attrezzature ecocompatibili e sgravi fiscali per le imprese che adottano pratiche di economia circolare.

4. Innovazione Tecnologica: L’Italia sta sostenendo l’innovazione tecnologica nel settore circolare attraverso programmi di finanziamento e collaborazioni tra imprese, istituzioni accademiche e centri di ricerca. Questo sostiene lo sviluppo di nuove tecnologie per il riciclo, il riutilizzo e la produzione sostenibile.

L’economia circolare in Italia nei vari settori economici

5. Economia Circolare e Turismo: L’Italia è famosa per il suo settore turistico. Le città italiane stanno promuovendo l’adozione di pratiche circolari nel turismo attraverso l’uso di materiali sostenibili, la gestione dei rifiuti e il coinvolgimento delle comunità locali.

6. Settore Agroalimentare: L’agricoltura e il settore agroalimentare italiano stanno adottando pratiche circolari per ridurre gli sprechi alimentari e migliorare la sostenibilità della catena di approvvigionamento.

7. Economia Circolare e Rifiuti: L’Italia ha compiuto progressi significativi nella gestione dei rifiuti attraverso il riciclo, il compostaggio e l’adozione di tecnologie avanzate per la gestione dei rifiuti. In molte città italiane, la raccolta differenziata è diventata pratica comune.

8. Economia Circolare e Industria Manifatturiera: Il settore manifatturiero italiano sta esplorando nuovi modelli di business circolari, come il leasing di prodotti anziché la vendita diretta. Questo promuove il riutilizzo e la riparazione dei prodotti.

9. Progetti Pilota: In Italia sono in corso numerosi progetti pilota per testare nuovi modelli di economia circolare in diversi settori. Questi progetti sono supportati da finanziamenti sia nazionali che europei.

10. Sfide e Opportunità: Nonostante i progressi, l’Italia affronta alcune sfide, tra cui la necessità di coinvolgere più attivamente le PMI e le piccole imprese, migliorare l’educazione e la consapevolezza pubblica  e promuovere una maggiore collaborazione tra settore pubblico e privato.

Convegni e dibattiti sul tema dell’economia circolare e sostenibilità

Molti sono stati i convengni organizzati dall’ONA o in cui è intervenuta l’ONA a tema ambientale negli ultimi anni: presso l’Università Pontificia “Governare la complessità”; “ESSERE: Energia, Sostenibilità, Scienza, Estetica, Ricerca, Empatia”, al Circolo della Ginnastica di Roma.

Il convegno “Sustainability and excellence EuroMed awards” è stato organizzato a maggio 2023 dalla Fondazione E-Novatione il suo presidente, il giornalista Massimo Lucidi e dall’Osservatorio nazionale amianto, e dal suo presidente l’avvocato Ezio Bonanni. Citiamo le parole dell’avvocato al convegno: “È necessario adottare una soluzione eco-sostenibile per le proprie attività. Affinché tutti possano aspirare ad uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente. Senza dimenticare che l’ambiente non è costituito solo dalle piante e dagli elementi come acqua, aria, fuoco, terra. L’ambiente è anche costituito dall’essere umano. Motivo per cui, rispettare l’ambiente significa, innanzitutto, rispettare sé stessi”.

In occasione  del convegno al Campidoglio: “Infortuni sul lavoro, malattie professionali, amianto: emergenza a Roma e in Italia” l’Ona e la Fondazione E- Novation hanno presentato gli Stati generali della sostenibilità.

Sostenibilità ed eccellenza con E-Novatione e Ona

La Fondazione E-Novation ha portato gli ospiti in una location da fiaba. Nella tenuta della stilista e nobildonna monegasca Sylvia Sermenghi al Domaine Palladium di Montecarlo. Sermenghi ha applicato alla moda il principio della tutela della salute. Utilizzando solo prodotti naturali ed evitando tutti i prodotti sintetici, alcuni dei quali pericolosi.

L’ONA è in prima linea nella difesa dell’ambiente e della sostenibilità, sia ambientale sia etica. Per questo promuove la bonifica dei siti contaminati da cancerogeni, come l’amianto. Inoltre fornisce alle vittime assistenza medica e legale. Per richiedere una consulenza gratuita si può chiamare il numero verde 800.034.294 o compilare il formulario.

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