Il Piano Nazionale Amianto è lo strumento tecnico operativo di cui l’Osservatorio Nazionale Amianto si è dotata per affrontare il problema amianto e porre fine alla strage di patologie asbesto correlate.

Nel dettaglio, si tratta di un articolato sistema normativo che utilizza gli strumenti per offrire consulenza tecnica, medica e legale.  I risultati raggiunti grazie al Piano Nazionale Amianto si coniugano al lavoro sviluppato dalle sedi territoriali presenti in tutto il territorio nazionale.

Piano Nazionale Amianto: tutela legale e assistenza medica

Il Piano Nazionale Amianto dell’ONA viene presentato nel marzo 2014 presso la Camera dei Deputati con la “II Conferenza Internazionale sull’amianto”. Ad oggi è operativo attraverso i Dipartimenti ONA, ovvero, strutture organizzate per la ricerca e cura delle diverse patologie asbesto correlate.

Piano Nazionale Amianto

Amianto in Italia, un problema ancora irrisolto

In Italia, nonostante l’entrata in vigore della Legge 257/1992, il problema amianto resta ancora attuale.  L’Avv. Ezio Bonanni, nel corso della conferenza stampa, che si è svolta alla Camera dei Deputati per presentare il Piano Nazionale Amianto di ONA, ha chiarito che ancora nel 2014 vi erano in Italia 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, compresi i materiali friabili.

La bonifica è stata limitata a circa 500 mila tonnellate, cifra che corrisponde a meno del 2% del totale. La bonifica è fondamentale per evitare successive esposizioni a polveri e fibre di amianto.

Ma purtroppo lavoratori e cittadini continuano ad essere esposti al cancerogeno, con conseguenti danni alla salute. Le conseguente di questa esposizione massiva, sono stati pubblicati nel VII Rapporto Mesoteliomi (ReNaM), occorre precisare però, che sono teorie confermate dall’ONA qualche anno fa con la pubblicazione del II Rapporto Mesoteliomi.

La Magistratura ha fornito alcune risposte, in chiave di interdizione delle condotte dannose e pericolose, e di repressione dei crimini ambientali, e di riconoscimento delle provvidenze assistenziali e previdenziali, oltre che di risarcimento dei danni. Ecco che dunque nasce l’esigenza di rendere ancora più operativo il piano nazionale amianto dell’ONA.

Questo accade anche a causa del fatto che i piani di azione contro l’amianto elaborati fino ad oggi dai Governi, si sono rivelati inefficaci. L’avv. Ezio Bonanni ha raccolto tutti i dati relativi alle patologie asbesto correlate e li ha pubblicati attraverso “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2021“.

Piano Nazionale Amianto e prevenzione primaria

Per eliminare l’amianto dal nostro Paese è necessario applicare un protocollo che prevede tre livelli di prevenzione. Il primo livello da applicare viene chiamato prevenzione primaria ed è costituito dalla bonifica dei siti contaminati. Ad essa va poi coniugato il rinnovamento infrastrutturale e dell’impiantistica industriale.

Necessario anche un sistema fiscale che permetta di detrarre tutte le spese necessarie per la messa in sicurezza. I cittadini dovrebbero essere supportati attraverso finanziamenti che contemplino l’intervento della cassa depositi e prestiti, e l’utilizzo dei fondi strutturali europei. Difatti, l’Europa privilegia, correttamente, i sistemi di inertizzazione, capaci di modificare la struttura microcristallina dell’amianto, e lo rendono così definitivamente innocuo.

L’utilizzo delle discariche, specialmente se in cave abbandonate, non è una soluzione concreta al problema amianto. Questo accade perché discariche di questo tipo non sono adatte per l’amianto friabile.

La ricerca scientifica e la diagnosi precoce

Il Piano Nazionale Amianto che il Governo Monti ha approvato e che il Governo Renzi vorrebbe attuare (che però le Regioni hanno già bocciato) minimizza i termini del fenomeno epidemico che è in corso, poiché fa riferimento ad una stima di circa 1.000 decessi l’anno, per mesotelioma pleurico.

Questo dato di fatto incontrovertibile deve portare alla istituzione di un centro di ricerca, terapia e cura delle patologie asbesto correlate nel nostro Paese. Occorre istituire una struttura in grado di intervenire precocemente con la terapia più efficace, e con la sperimentazione ed applicazione di nuove metodologie.

È in questo contesto che si inserisce la necessità di sottoporre i lavoratori esposti a controlli periodici, al fine di ottenere la diagnosi precoce di eventuali patologie asbesto correlate. La diagnosi precoce e la ricerca scientifica rappresentano i punti cardine della prevenzione secondaria.

Rischio amianto e prevenzione terziaria

Come è noto, la semplice esposizione ad amianto provoca danni alla salute. Le vittime di danno biologico hanno diritto al risarcimento danni per questo motivo l’ONA suggerisce l’applicazione del terzo stadio di prevenzione, ovvero la prevenzione terziaria.

La prevenzione terziaria prevede la tutela legale delle vittime ma anche la raccolta di tutti i dati relativi all’epidemiologia. Nel dettaglio, si tratta di una disciplina biomedica che studia e dimostra la distribuzione e la frequenza di alcune malattie.

Con il termine epidemiologia, dal greco ἐπί, «sopra», δῆμος, «popolo», e, ancora, λόγος, che vuol dire «discorso, studio», si identifica nello “studiare ciò che cosa accade al popolo“, con riferimento all’uomo.

Censimento delle patologie asbesto correlate

L’amianto provoca tutta una seria di altre patologie, alcune delle quali non ancora riconosciute, e questo pregiudica le vittime e i loro familiari. Per questi motivi l’ONA raccomanda di segnalare ai nostri uffici, ogni caso di patologia asbesto correlata, anche quelli non tabellati da INAIL. I dati costituiranno l’ossatura dei rapporti che l’ONA continuerà a rendere pubblici, anche perché in Italia sono registrati solo i casi di mesotelioma.

Piano Nazionale Amianto e mappatura ONA

Segnalare è importante per garantire alle istituzioni un punto di inizio per le azioni di bonifica totale. Per questo motivo l’ONA per permettere a tutti di contribuire alla mappatura nazionale, ha istituito l’APP per la segnalazione dei siti contaminati. Inoltre fornisce consulenza medica e legale che si può richiedere compilando il form o chiamando il numero verde 800.034.294.

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