Come funziona la bonifica amianto attraverso la rimozione e lo smaltimento in discarica? L’amianto è un potente cancerogeno che causa gravi infiammazioni e cancro. Sulle monografie dello IARC è possibile approfondire la relazione tra patologie asbesto correlate e i minerali di amianto. In questa guida, invece, scopriamo tutto sullo smaltimento dell’amianto e sulla procedura da seguire per lo smantellamento definitivo dei materiali di asbesto.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto si occupa di lotta all’amianto da decenni. Tutela le vittime dell’amianto dal punto di vista medico, psicologico e legale e promuove la bonifica. Non esiste una soglia al di sotto della quale il rischio di ammalarsi si azzera. L’ONA raccomanda la rimozione dei minerali di amianto dai siti contaminati, per azzerare il rischio di ammalarsi ed evitare ulteriori contaminazioni in caso di eventi traumatici e imprevedibili. Le altre forme di bonifica invece, come vedremo in seguito, non azzerano il rischio.

Rimozione amianto: che cos’è e come funziona?

La rimozione amianto è la tecnica di bonifica amianto che consiste nello smaltimento dell’amianto in apposita discarica. L’ONA, come già detto, raccomanda questo sistema di bonifica e invoglia i cittadini  a segnalare i siti contaminati attraverso l’app amianto. Questa app gratuita permette ai privati cittadini di geolocalizzare i siti presunti contaminati, a cui seguirà una verifica.

L’amianto è un minerale, o meglio un insieme di minerali con caratteristiche asbestiformi. Significa che le loro fibre si suddividono longitudinalmente in fibrille via via più piccole che si disperdono nell’ambiente. Una volta inalate, danno avvio a gravi processi infiammatori. Questi attraverso il processo della cancerogenesi possono evolvere in malattie ancora più gravi e spesso fatali. Una di queste è il mesotelioma, tumore dall’esisto spesso infausto che è correlata esclusivamente all’esposizione ad amianto.

Nelle diverse pubblicazioni o nelle linee guida dell’OMS, infatti, sono chiare le capacità cancerogene di qualsiasi tipo di amianto: “All types of asbestos cause lung cancer, mesothelioma, cancer of the larynx and ovary, and asbestosis (fibrosis of the lungs). Exposure to asbestos occurs through inhalation of fibres in air in the working environment, ambient air in the vicinity of point sources such as factories handling asbestos, or indoor air in housing and buildings containing friable (crumbly) asbestos materials”.

Bonifica amianto in Italia: mappatura

In Italia ci sono ancora milioni di tonnellate (circa 40) di amianto in più di un milione di siti e micro siti. Tra di essi abitazioni ed edifici pubblici, scuole ed ospedali. La legge 257/1992 ha vietato l’estrazione e la lavorazione e commercializzazione dell’asbesto, senza un cogente obbligo di bonifica dell’amianto.

Solo l’amianto friabile fu accompagnato dall’obbligo di rimozione. Per quanto riguarda invece l’amianto compatto è stato approvato il protocollo di manutenzione con incapsulamento oppure il confinamento.

Nella pubblicazione Libro bianco delle morti di amianto in Italia ed 2022, l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA, ha lanciato l’allarme sui ritardi delle bonifiche amianto e sul proseguimento delle esposizioni.

Rimozione bonifica amianto: quando?

La rimozione dell’amianto è una procedura molto delicata. Le procedure devono prevedere l’utilizzo di manodopera specializzata e attrezzata con le necessarie protezioni. Durante le attività di rimozione può verificarsi infatti l’aero dispersione delle fibre di amianto. La procedura comporta sempre un rischio per i lavoratori del settore.

La rimozione di Eternit o dei manufatti contenenti asbesto è obbligatoria quando queste versano in una condizione di degrado tale da renderla friabile alla pressione. Nei casi in cui la presenza di asbesto nell’edificio rappresenti un rischio per la salute, ovvero in tutti quei casi in cui vi sia la possibilità di danneggiamenti, anche lievi, alla superficie in amianto, e la possibilità di rilascio delle fibre killer la bonifica non è d’obbligo, ma è l’unico modo per scongiurare danni gravissimi alla salute.

La rimozione amianto: procedura e fasi

La bonifica solitamente inizia con l’incapsulamento dei materiali, allo scopo di impedire la aero dispersione di fibre di asbesto durante le fasi di rimozione e trasporto delle lastre. Essa avviene mediante l’utilizzo di un incapsulante fissativo in dispersione acquosa ad alta penetrazione sull’intera superficie.

Dopo l’incapsulamento, le singole lastre vengono smontate e accatastate in un’area delimitata del cantiere. Nella fase di smontaggio si devono anche aspirare le eventuali polveri causate dalla rimozione di viti o rivetti di fissaggio delle lastre, così come quelle presenti sull’eventuale intelaiatura del tetto.

Le lastre di amianto rimosse vanno poi inviate ad una discarica autorizzata. Al termine dei lavori, si devono rilevare i valori di asbesto presente e, solo se questi risulteranno essere a norma, un incaricato della ASL potrà rilasciare la certificazione di restituibilità dell’area.

Assistenza tecnica rimozione amianto

ONA TV -smaltimento amianto e bonifica

Prima di procedere con la bonifica smaltimento amianto è fondamentale rivolgersi a un tecnico che si occupi di fare un’attenta valutazione. In base a dei parametri stabiliti, questo potrà consigliare quale tecnica di bonifica amianto scegliere.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto dispone di un team di esperti e volontari che offrono assistenza tecnica nei processi di bonifica e rimozione dell’amianto.

Le ditte autorizzate allo smaltimento

Per le operazioni di bonifica è necessario avvalersi di professionisti regolarmente iscritti all’Albo Gestori Ambientali nella Categoria 10A o 10 B secondo quanto regolamentato dall’articolo 212 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152.

Soltanto le ditte autorizzate, infatti, possono svolgere la bonifica amianto in sicurezza e seguire il protocollo affinché l’edificio, l’abitazione o il capannone risultino a rischio 0. Il trasporto in discarica, in particolare, consistendo nel conferimento in discarica di rifiuti speciali prevede l’accesso al sistema SISTRI.

Le ditte autorizzate predisporranno un apposito Piano di Lavoro (ai sensi dei cc. 2 e 5) che preveda le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro e la protezione dell’ambiente esterno.

Le altre tipologie di tecniche di bonifica

Oltre alla rimozione e smaltimento amianto, esistono altre tecniche di bonifica previste dalla legge. L’incapsulamento è il trattamento dell’amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono a inglobare le fibre di asbesto, ripristinando l’aderenza al supporto e formando una pellicola di protezione sulla superficie esposta. Non richiede l’applicazione di un prodotto sostitutivo e non produce rifiuti.

Invece il confinamento prevede l’installazione di una barriera a tenuta che separi l’asbesto dalle aree occupate dell’edificio. Se non si associa a un trattamento incapsulante, il rilascio di fibre continua all’interno del confinamento. Rispetto all’incapsulamento, presenta il vantaggio di realizzare una barriera resistente agli urti.

Vantaggi e svantaggi della rimozione

L’intervento di rimozione e smaltimento amianto comporta vantaggi e svantaggi.

Tra i principali vantaggi ricordiamo che:

  • elimina definitivamente il pericolo dovuto all’esposizione ad asbesto;
  • il proprietario è sollevato dall’obbligo di manutenzione e controllo necessarie quando il manufatto viene incapsulato o confinato, senza la successiva rimozione.

Tra gli svantaggi possiamo evidenziare che:

  • comporta un rischio elevato soprattutto per gli addetti ai lavori che si occupano di smaltire asbesto in lastre dopo lo smontaggio;
  • i tempi di lavorazione sono piuttosto lunghi e i costi di smaltimento sono elevati;
  • produce una gran quantità di rifiuti speciali che poi dovranno essere correttamente smaltiti;
  • necessita comunque di un piano di lavoro specifico, in cui indicare le misure intraprese per la protezione della salute dei lavoratori e dell’ambiente circostante. Questo piano va presentato all’ufficio competente della Asl.

Bonus rimozione amianto: gli incentivi statali

Negli ultimi anni lo Stato è intervenuto con diversi incentivi e stanziando fondi per favorire gli interventi di bonifica amianto, come gli incentivi rimozione amianto. Per avere accesso a questi incentivi è importante che l’intervento sia svolto da personale esperto, nel rispetto della normativa vigente in merito alla bonifica amianto.

Il bonus amianto è stato creato nel 2016 con decreto del Ministero dell’Ambiente. Gli incentivi bonifica amianto consentono a chiunque sia titolare di un reddito d’impresa di avere un credito d’imposta del 50% per tutti gli interventi di bonifica e smaltimento amianto su edifici presenti nel territorio italiano.

Risoluzione del Parlamento Europeo sull’amianto

Con 675 voti favorevoli, 2 contrari e 26 astensioni è stata approvata una risoluzione del Parlamento Europeo a protezione dei lavoratori dall’amianto e di raccomandazione alla Commissione Europea di legiferare coerentemente al fine di far fare ai paesi europei un passo avanti sul problema amianto.

Fra le questioni più significative  il cambiamento del limite di esposizione all’amianto (OEL) passa dall’attuale 100.000 f/m3 (0,1 f/cm3) al nuovo limite di 1000 fibre/m3 (0,001 fibre/cm3).

Secondo tale risoluzione la rimozione e lo smaltimento sicuri di parti e materiali contenenti amianto costituisce una priorità, poiché la riparazione, la manutenzione, l’incapsulamento o la sigillatura conducono solo al rinvio della rimozione dell’amianto.

Invita la Commissione ad aggiornare la sua raccomandazione del 19 settembre 2003 sull’elenco europeo delle malattie professionali al fine di includere le più recenti conoscenze medico-scientifiche disponibili in materia di malattie professionali, in particolare per quanto riguarda le malattie correlate all’amianto. Mira inoltre a gestire lo smaltimento sicuro dell’amianto, rivedendo il protocollo Ue per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione, gli orientamenti per le verifiche dei rifiuti e le nuove tecnologie di trattamento.

Chiedi la tua consulenza ad Assa Group

In caso di sospetta presenza di amianto, l’ONA ti suggerisce di contattare Assa Group. L’azienda ha sede a Roma ed è leader nel settore del trattamento e smaltimento amianto da più di 10 anni. Assa Group garantisce a privati, condomini, aziende ed enti pubblici, un servizio completo di mappatura, valutazione del rischio, controlli e bonifica amianto compatto e friabile di qualsiasi genere e dimensione. Il tutto a norma di legge, fornendo sempre un preventivo gratuito.

Per avere maggiori informazioni contattare l’ONA al numero verde 800.034.294 o compilare il form.

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