L’incapsulamento è una tecnica di bnifica dei siti contenenti minerali di amianto. Le proprietà cancerogene dell’amianto sono provate e nelle ultime monografie dello IARC è confermata la relazione tra patologie asbesto correlate e tutti i tipi di minerali di amianto.

La bonifica è fondamentale per vincere la lotta alle malattie amianto. Tra le tecniche di bonifica dell’amianto, quella di incapsulare amianto ed Eternit è la più semplice ed economica. Al contrario della rimozione che smaltisce l’amianto in discarica portando a zero il rischio di ammalarsi, con l’incapsulamento però il rischio non si azzera. Rimangono infatti necessarie la manutenzione ed eventualmente la ripetizione del trattamento.

L’incapsulamento infatti, come vedremo più nel dettaglio in seguito, avviene utilizzando un liquido aggrappante, con cui si cosparge la superficie in amianto. Questo permette di evitare la dispersione delle fibre ma, nel tempo, il liquido perde le sue capacità e la aero dispersione delle fibre di amianto può tornare a verificarsi.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto si occupa di prevenzione a 360° rispetto al rischio amianto. Promuove la bonifica e assiste dal punto di vista medico, psicologico e legale le vittime di esposizione. L’ONA ha sviluppato l’app amianto, strumento utile aper delineare una mappatura completa della presenza di asbesto sul territorio nazionale, a cui possono partecipare anche i privati cittadini.

L’incapsulamento amianto: che cos’è?

L’incapsulamento è una tecnica di bonifica amianto, una delle tre previste dalla normativa italiana. Come già detto, grazie all’utlizzo di uno speciale liquido aggrappante si impedisce alle fibrille sottilissime dei minerali dell’amianto di essere rilasciate e disperdersi nell’ambiente.

Abbiamo già accennato che questa soluzione non dura in eterno e che è soggetta a un piano di controllo ed eventuali manutenzioni. La procedura di incapsulamento è solitamente utilizzata anche nella rimozione dell’amianto. Prima del conferimento dell’amianto in discarica i materiali contaminati si rendono inermi grazie all’incapsulamento.

Perché l’esposizione ad amianto è pericolosa?

Come già accennato, le caratteristiche asbestiformi dei minerali di amianto lo rendono estremamente pericoloso per la salute. Le fibre di amianto una volta inalate danno avvio a gravi processi infiammatori (asbestosi, placche pleuriche). Questi attraverso il processo della cancerogenesi possono evolvere in malattie ancora più gravi e spesso fatali, come il mesotelioma.

Questo meccanismo è descritto da Linton, van Zandwijk, Reid, Clarke, Cao, Kao (Inflammation in malignant mesothelioma – friend or foe?).

La Corte di Cassazione, IV Sez. Penale, n. 45935/2019, ha chiarito che l’infiammazione è il terreno fertile per la degenerazione neoplastica. Specialmente per quanto riguarda l’insorgenza del mesotelioma e di altre malattie tumorali, anche le esposizioni a basse dosi sono dannose e rischiose.

Approfondisci su: Report Consensus di Helsinki e su Libro bianco delle morti di amianto in Italia ed 2022dell’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA.

Incapsulamento amianto: come funziona?

La tecnica di bonifica per incapsulamento si predilige solitamente per le matrici compatte dei materiali in amianto e cemento amianto, come per esempio le lastre di Eternit.

I prodotti liquidi usati per l’incapsulamento ricoprono interamente le superfici. Grazie alle proprietà penetranti e ricoprenti inglobano le fibre di amianto creando una sorta di capsula intorno alla superficie esposta.

Come tutti i tipi di bonifica amianto, deve essere eseguito da ditte specializzate, in conformità al D.M. 20/08/1999. La ditta che esegue il lavoro di incapsulamento deve rilasciare l’attestazione di conformità del prodotto incapsulante amianto e l’attestazione della conformità dell’esecuzione dei lavori. Il documento indica tra le altre cose gli spessori, i colori e la garanzia di incapsulamento amianto durata minima. Al termine del trattamento il proprietario deve pianificare un programma di manutenzione e controllo per amianto incapsulato. Inoltre deve nominare un Responsabile che ne segua l’applicazione.

Le 4 fasi della tecnica di incapsulamento

La tecnica di bonifica dell’incapsulamento dei materiali in amianto si suddivide in 4 fasi.

  • Nella prima fase, è steso un primer penetrante fissativo con resine sintetiche a base d’acqua. Tali prodotti acquosi hanno un impatto ambientale nettamente minore rispetto ai comuni solventi. La principale funzione di questo primer è quella di penetrare in profondità nella superficie della lastra di amianto. In questo modo, si crea la superficie aggrappante per il prodotto successivo.
  • Segue l’applicazione di un primer penetrante consolidante, anch’esso a base d’acqua e quindi poco impattante per l’ambiente. Questi prodotti incapsulanti per amianto, penetrando in profondità nella lastra di amianto, consolidano la matrice cementizia in cui sono inglobate le fibre di amianto.
  • Le ultime due fasi consistono nella stesura di una guaina liquida elastomerica impermeabilizzante, a base di polimeri acrilici. Lo scopo è di creare sulla copertura un rivestimento amianto impermeabile.

In molti casi, dopo l’incapsulamento si procede al confinamento, confinando l’area appena trattata in modo da isolarla dal resto dell’edificio.

Incapsulamento amianto: vantaggi e svantaggi

L’intervento di bonifica tramite incapsulamento dei materiali contenenti amianto comporta vantaggi e svantaggi.

Tra i principali vantaggi, ricordiamo:

  • l’economicità, perché come tecnica di bonifica è certamente la più economica e i costi sono abbastanza ridotti;
  • ha un minor impatto ambientale, in quanto l’amianto viene lasciato in loco e quindi non vi sono rischi di eventuali rilasci di fibre dovuti alla rimozione;
  • presenta un minor rischio per gli operatori che eseguono l’intervento di essere esposti alle fibre di amianto;
  • non si producono rifiuti pericolosi  da smaltire in discarica.

Tra gli svantaggi:

  • l’amianto resta presente nella struttura e potrebbe quindi essere necessario rimuoverlo in seguito;
  • è necessario attuare un programma di controllo e manutenzione costante;
  • potrebbe essere necessario ripetere l’intervento a distanza di tempo;
  • possono risultare ridotte le proprietà termiche, anti-acustiche e antincendio;
  • non risolve il problema in caso di terremoto o altri danni non controllabili.

Bonus per la rimozione dell’amianto

bonifica credito d'imposta

Negli ultimi anni lo Stato è intervenuto con diversi incentivi e stanziando fondi per favorire gli interventi di bonifica amianto, come gli incentivi rimozione amianto. Per avere accesso a questi incentivi è importante che l’intervento sia svolto da personale esperto, nel rispetto della normativa vigente in merito alla bonifica amianto.

Il bonus amianto è stato creato nel 2016 con decreto del Ministero dell’Ambiente. Gli incentivi bonifica amianto consentono a chiunque sia titolare di un reddito d’impresa di avere un credito d’imposta del 50% per tutti gli interventi di bonifica e smaltimento amianto su edifici presenti nel territorio italiano.

Consulenza ONA e assistenza di Assa Group

L’ONA si occupa di assistenza tecnica amianto, svolgendo un servizio di consulenza in caso di presunta presenza di amianto. L’ONA si avvale della collaborazione di Assa Group. L’azienda ha sede a Roma ed è leader nel settore del trattamento e smaltimento amianto da più di 10 anni.

Assa Group garantisce a privati, condomini, aziende ed enti pubblici, un servizio completo di mappatura, valutazione del rischio, controlli e bonifica amianto compatto e friabile di qualsiasi genere e dimensione. Il tutto a norma di legge, fornendo sempre un preventivo gratuito.

Per avere maggiori informazioni contattare l’ONA al numero verde 800.034.294 o compilare il form.

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