L’Osservatorio Nazionale Amianto ha come obiettivo quello di risolvere il problema amianto attraverso la pianificazione e lo sviluppo del territorio, e più nello specifico con:
- progetti innovativi, per l’ammodernamento delle infrastrutture e dei siti industriali;
- nuovi e complessi sistemi di collaborazione tra tutte le istituzioni, gli ordini professionali, e i cittadini riuniti nelle Associazioni;
- recupero dei territori contaminati e loro restituzione alla produttività agricola e industriale;
- sviluppo del territorio con il recupero delle attività turistiche anche per effetto della bonifica amianto;
- utilizzo dei fondi strutturali europei per l’ammodernamento delle infrastrutture e dei siti industriali;
- dipartimenti specializzati;
- detrazioni fiscali ed altri strumenti tecnico-normativi e finanziari, per favorire nuovi investimenti, tali da permettere il recupero di interi territori, e il rinnovamento delle attività produttive.
Amianto killer: in che modo si può intervenire?
L’ONA promuove lo sviluppo del territorio attraverso la nuova cultura del fare e del risolvere i problemi, rispetto a quella della sola e sterile denuncia. Effettivamente, la semplice segnalazione abbiamo visto che lascia sul tappeto la problematica amianto e con essa il triste primato del numero delle patologie asbesto correlate. Per segnalare le condizioni di rischio con il successivo intervento dell’Associazione è sufficiente farne richiesta.
Inoltre, la nostra Associazione collabora con tutte le istituzioni, per affrontare e risolvere il problema amianto, favorendo l’adesione e la collaborazione di tutti quei tecnici e di quei cittadini a cui sta a cuore la messa in sicurezza del nostro territorio.
L’Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA ha disposto l’istituzione del Dipartimento Progettazione per la Pianificazione e lo Sviluppo del territorio. L’Associazione ha costituito questo e altri Dipartimenti, al fine di “elaborare nuove soluzioni, con innovativi e complessi progetti di soluzione del problema amianto, in quanto l’amianto si lega alla contestuale contaminazione operata da altri agenti inquinanti e patogeni concentrati in quasi il 3% del territorio nazionale”.
Amianto-asbesto: il killer da sconfiggere
Nel 2014 l’Avv. Ezio Bonanni ha partecipato alla Conferenza Internazionale: ASTM Johnson Conferenze on Asbestos, Almost Asbestos, and Asbestos Progeny – New Challenges. L’iniziativa fu organizzata dalla ASTM, presso l’Università del Vermont e in tale occasione il Presidente ONA ha affermato:
“Siamo dunque riusciti parzialmente, ma con determinazione, ad ottenere alcuni importanti risultati nella ricerca scientifica, con diagnosi precoce e cura per chi è già ammalato o rischia di ammalarsi. Abbiamo fatto punire molti responsabili, criminalmente consapevoli del danno reale inflitto ad intere popolazioni e abbiamo fatto ottenere risarcimenti del danno per molte persone e loro familiari colpiti da questa guerra senza pietà.
Abbiamo chiuso molte fabbriche di morte nel mondo. Ma non siamo che all’inizio di questa battaglia. La finanziarizzazione dell’economia globalizzata, le ripetute crisi, hanno prodotto la deindustrializzazione di alcune Nazioni manifatturiere, e, conseguentemente, minori risorse economiche, competenze tecniche e scientifiche, che sarebbero state utili per migliorare le condizioni di sicurezza nella gestione e nella rimozione dell’amianto.
La criminalità organizzata, anch’essa globalizzata, in alcune regioni, che spesso non coincidono con i confini territoriali amministrati dagli Stati, ha manifestato interesse per il settore industriale delle bonifiche, dopo essere stata protagonista criminale di immense operazioni di inquinamento mortifero, corrompendo e intimidendo soggetti pubblici e privati, con enormi fatturati (la DDA calcola in 150 miliardi l’anno il loro fatturato nel “settore” solo in Italia).“
Lo sforzo legislativo e di pianificazione di Stato e Regioni, anche quello sostenuto dall’Europa, non ha dato i frutti sperati in termini di risolutiva efficacia. Ciò è accaduto a causa di deficienze strutturali del sistema di progettazione, approvazione, esecuzione e collaudo, ma anche perché inquinato troppo spesso dal malaffare appaltistico e criminale. Recentemente il Piano Nazionale Amianto dello Stato Italiano, varato in fretta e senza adeguata preparazione tecnica e finanziaria, non ha avuto attuazione.
I progetti di bonifica e lo sviluppo del territorio
È evidente la necessità di moltiplicare i centri di attività complessa per lo studio e la ricerca scientifica. Ma anche per azioni concertate sul fronte politico istituzionale e giudiziario. Della medesima importanza è la promozione dei progetti di bonifica territoriale. Solo così si possono produrre coordinati protocolli programmatici comuni di attività positive, con sostenibilità e convenienza economica maggiore di quella che ha determinato la pratica diffusa dell’inquinamento delle nostre terre, non solo a causa dell’amianto.
Infatti, è ben noto che interi territori hanno perso il loro valore economico perché inquinati gravemente. Per questo motivo, occorre ripartire con l’obiettivo di ridare valore al territorio morente, mediante progetti di bonifica della terra inquinata con incentivo all’investimento, per creare nuova bellezza, nuova economia e profitto lecito. In questo modo, sarebbe possibile produrre una ricchezza maggiore di quella che fu rubata al territorio dall’attività criminale, causa dell’avvelenamento di intere città e regioni. Tra gli esempi positivi, anche quello della Valle della Ruhr, in Germania, e molte altre realtà.
L’azione del solo disinquinamento è una strada sbagliata. Non ci sarebbero risorse sufficienti, anzi si rischierebbe di favorire le organizzazioni criminali e gli stessi inquinatori. Occorre invece puntare sullo sviluppo progettato in modo che esso “implichi” il disinquinamento totale. Questo avviene attraverso la contestuale creazione di valore sul territorio, ora inquinato. È necessario un articolato coinvolgimento di tutte le forze sane, anche di imprenditori, più forti e più ricchi di quelli che hanno tratto e traggono vantaggio nell’avvelenarci la vita.
Dobbiamo cercare e trovare alleati per vincere definitivamente questa battaglia di civiltà e giustizia. Anche ambienti economici e finanziari, apparentemente oggi ostili o disinteressati, potrebbero decidere di investire, se saremo in grado di offrire loro progetti concreti, fondati su una idea diversa di fare profitto.
Prevenzione e bonifica: l’impegno dell’ONA
L’ONA si occupa di prevenzione rispetto al rischio amianto e altri agenti cancerogeni che minacciano la salute e l’ambiente. Inoltre, per coloro che hanno subito danni a causa dell’esposizione, è fornita assistenza medica e legale. È possibile richiedere una consulenza chiamando il numero verde 800.034.294 o compilando il formulario.