Scegliere la cura adatta delle malattie da amianto è molto importante. Il termine asbesto (sinonimo amianto) indica un insieme di minerali fibrosi (tra cui il serpentino e gli anfiboli) caratterizzati da elevate capacità lesive per la salute umana. Questi minerali di amianto, a causa della manipolazione o della semplice esposizione agli agenti atmosferici, si riducono allo stato pulverulento, dividendosi in minuscole fibre che possono essere inalate o ingerite.

Una volta all’interno dell’organismo umano, le fibre di asbesto provocano una infiammazione che può colpire diversi organi, come conferma la monografia IARC. L’infiammazione a sua volta può scatenare il cosiddetto meccanismo della cancerogenesi, portando alla formazione di cancri e altre malattie da amianto. In ogni caso, le fibre di asbesto hanno un effetto sinergico di potenziamento con gli altri cancerogeni, che possono essere quelli presenti nell’ambiente di lavoro o quelli presenti nel fumo di sigaretta.

Sono disponibili servizi di assistenza e tutela dell’Osservatorio Nazionale Amianto, insieme al suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, per le vittime di esposizione ad asbesto che hanno contratto malattie o che sono a rischio di contrarre malattie da amianto, per la terapia e cura.

Malattie da amianto e liste dell’INAIL

Le polveri e fibre di amianto sono altamente cancerogene per l’essere umano, come già ribadito e unanimemente condiviso dal mondo medico e scientifico. Il cancro o tumore da asbesto può colpire colpire diversi organi del corpo umano e provocare anche complicazioni cardiache, patologie cardiocircolatorie e malattie cardiovascolari. Uno tra tumore amianto rimedi è ottenere una diagnosi precoce. La diagnosi precoce, grazie alla sottoposizione a sorveglianza sanitaria, permette la cura e la guarigione malattie amianto.

L’INAIL ha riconosciuto nelle liste delle malattie professionali tra le diverse patologie asbesto correlate. Questo elenco non è completo, in quanto l’asbesto provoca o comunque è concausa di molte altre patologie. Le malattie da esposizione ad asbesto di origine professionale sono comprese in 3 Liste. Nella Lista I sono contemplate le malattie asbesto la cui origine lavorativa è di “elevata probabilità“:

Le patologie contemplate nella tabella I delle malattie professionali riconosciute dall’INAIL sono assistite da presunzione legale di origine, in forza della quale la sola presenza dell’agente patogeno nell’ambiente lavorativo ne determina il diritto al riconoscimento e dunque all’indennizzabilità della malattia professionale (Cass., Sez. lav., n. 30438/2018). Questo permette di ottenere la certificazione di esposizione ad amianto (art. 13 comma 7 L. 257/1992), e quindi la rivalutazione della posizione contributiva INPS, anche in caso di grado invalidante inferiore al 6%. Per queste malattie è quindi sufficiente la prova della presenza dell’asbesto amianto nell’ambiente lavorativo per ottenere il riconoscimento delle prestazioni previdenziali, senza dover superare alcune valore limite amianto (Cass., Sez. Lav., n. 23653/16).

Le altre malattie da amianto riconosciute

Nella Lista II sono comprese le malattie da amianto la cui origine lavorativa è di limitata probabilità:

Per le malattie professionali amianto della Lista II la vittima deve dimostrare il nesso causale per ottenere le prestazioni INAIL. La lista III comprende solo il tumore all’esofago, la cui origine lavorativa è ritenuta possibile.

Sorveglianza sanitaria e cura malattie da amianto

I lavoratori e i cittadini rimasti esposti per motivi professionali o ambientali a polveri e fibre di asbesto devono sottoporsi a sorveglianza sanitaria, ovvero a controlli periodici per monitorare le condizioni di salute e ottenere una diagnosi precoce di eventuali malattie asbesto correlate e tumori da amianto e, conseguentemente, terapie e cura più efficaci e tempestive.

La diagnosi delle amianto malattie e dei tumori da amianto avviene innanzitutto con una visita presso il medico di base, che deve essere informato della pregressa esposizione ad asbesto. Sarà cura del medico indirizzare il paziente verso centri specializzati per la sottoposizione ad esami strumentali e diagnostici più specifici.

Guida agli accertamenti e agli esami strumentali

In generale, le malattie da amianto colpiscono maggiormente l’apparato respiratorio e in particolare i polmoni. Per questo motivo gli esami più frequentemente prescritti al fine di determinare la cura più appropriata sono:

  • Radiografia del torace, che evidenzia la presenza di ispessimenti pleurici e placche pleuriche;
  • Tomografia del torace (TC), la quale permette la diagnosi del tumore;
  • PET, che mostra la presenza di cellule neoplastiche;
  • Risonanza magnetica, la quale permette la verifica dello stato di avanzamento della neoplasia;
  • Biopsia, che permette la conferma della diagnosi della neoplasia. Si esegue sui campioni di liquido presenti nel torace (toracentesi), nell’addome (paracentesi) o nella cavità attorno al cuore (pericardiocentesi) per verificare la presenza di cellule tumorali. In altri casi, si prelevano piccole porzioni di tessuto mesoteliale con un endoscopio.

Infine si aggiungono gli esami immunoistochimici (permettono di verificare le proteine della superficie della cellula, o genetiche, capaci di individuare l’espressione genica tipica dei tumori del mesotelio, tra i quali quelli alla pleura) ed esami del sangue (per misurare i livelli di osteopontina e SMRP, molecole presenti in dosi più elevate in caso per esempio di mesotelioma).

Terapia e cura per le patologie da amianto

Le malattie da asbesto possono essere guarite oppure bloccate nella loro progressione al fine di prolungare la sopravvivenza e con migliori condizioni di salute. L’approccio terapeutico e la cura dei tumori amianto dipende da diversi fattori: stadiazione (fase e grado della malattia), localizzazione, presenza di metastasi, età e condizioni generali di salute del paziente.

Per alcune malattie asbesto correlate non esiste una cura specifica, ma piuttosto una terapia mirata al miglioramento delle condizioni di salute e ad evitare la degenerazione in tumori (asbestosi, tumore polmonare, mesotelioma, etc.). In ogni caso è consigliabile rivolgersi a centri specializzati ed effettuare gli accertamenti necessari. Le varie opzioni terapeutiche generalmente consistono in chirurgia, radioterapia e chemioterapia.

Chirurgia come cura malattie da amianto

In caso di tumore resecabile (completamente asportabile con la chirurgia, di solito stadio I, II e III), il paziente ha più probabilità di cura e guarigione o comunque può avere scopo palliativo (in caso di tumore diffuso, per prevenire o ridurre i sintomi). Sempre a scopo palliativo e per dare sollievo, in caso di presenza di liquido (come può avvenire in caso di mesotelioma pleurico), può essere praticata la rimozione del liquido mediante un ago lungo e sottile (toracentesi, paracentesi o pericardiocentesi), ma questo tipo di intervento va ripetuto periodicamente poiché il liquido tende a riformarsi.

Radioterapia per malattie da esposizione amianto

La radioterapia è una terapia medica utilizzata soprattutto nel trattamento dei tumori che consiste nell’utilizzo di radiazioni ionizzanti in grado di danneggiare il patrimonio genetico delle cellule malate e impedirne la proliferazione. La radioterapia può essere curativa in particolare in caso di cancro confinato in una zona del corpo, sulla base della classificazione TNM della lesione stessa.
Generalmente la radioterapia viene utilizzata in concomitanza con la chirurgia, con la chemioterapia, con l’ormonoterapia e l’immunoterapia al fine di ottenere un trattamento curativo-radicale, adiuvante, neoadiuvante, terapeutico o palliativo. In ogni caso l’utilizzo della radioterapia dipende dal tipo di tumore, dalla posizione e stadio e dalla salute generale del paziente.

La radioterapia può essere utilizzata, oltre che sul tumore stesso, anche sui linfonodi drenanti se clinicamente o radiologicamente coinvolti con il tumore o se si ritiene che possa esserci un rischio di diffusione maligna. L’utilizzo della radioterapia può anche avere uno scopo meramente palliativo e non di cura, per ridurre il dolore.

Chemioterapia e neoplasie asbesto correlate

La chemioterapia (dall’inglese chemo-, tratto da chemical, “chimico” e dal greco ϑεραπεία, therapèia, “terapia”) è un tipo di trattamento farmacologico mirato alla distruzione di manifestazioni biologiche patologiche. Si distingue in chemioterapia antimicrobica e antineoplastica. Nel caso delle malattie asbesto correlate e quindi di tumori da amianto, si parla di chemioterapia antineoplasia, che colpisce le cellule neoplastiche con farmaci antitumorali.

La chemioterapia avviene quindi tramite la somministrazione di uno o più farmaci in combinazione per distruggere le cellule tumorali che si sono sviluppate negli organi colpiti dal tumore per rallentarne la progressione. La somministrazione può avvenire per via per via endovenosa in tutto il corpo o direttamente nella sede del tumore. La somministrazione localizzata permette di intervenire con dosi più alte di farmaco chemioterapico, che a volte viene riscaldato per aumentarne l’efficacia (chemioterapia ipertermica), limitando gli effetti collaterali al resto dell’organismo.

In caso di localizzazione pleurica del tumore (asbestosi, tumore polmonare, mesotelioma), la chemioterapia può essere intrapleurica, ossia somministrata direttamente nello spazio fra i polmoni e la parete toracica. La chemioterapia neoadiuvante è quella effettuata prima dell’intervento chirurgico per ridurre la massa e facilitarne la rimozione. La chemioterapia adiuvante è invece effettuata dopo l’operazione, con lo scopo di rimuovere le cellule tumorali non visibili a occhio nudo e di migliorare gli esiti dell’intervento.

Trattamento multimodale per mesotelioma

trattamento mesotelioma

Per quanto riguarda il mesotelioma, il Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA ha elaborato delle linee guida per il trattamento multimodale, alla luce della loro comprovata esperienza nella terapia e cura di questa neoplasia. Questo non è il solo approccio terapeutico. Ma resta uno strumento di condivisione e divulgazione di raccomandazioni e indirizzi. Perciò deve essere coniugato e adeguato nella pratica clinica alle caratteristiche bio-psico-mediche individuali del caso.

Centri specializzati in italia per la cura

L’ONA ha istituito l’Ambulatorio Oncologico, con visite mediche gratuite con il Prof. Vittore Pagan e il Prof. Marcello Migliore. L’associazione si avvale inoltre della collaborazione di centri specializzati per la cura mesotelioma e delle altre malattie da amianto: A.O.U. “Policlinico – Vittorio Emanuele” P.O. G. Rodolico, Chirurgia toracica, Ed. 3 – 1° piano – Via S. Sofia, 78 Catania, grazie alla collaborazione del Dott. Marcello Migliore, Responsabile di chirurgia toracica e Professore associato di chirurgia toracica

Per i casi di mesotelioma pleurico, il tumore dell’amianto più diffuso, la chirurgia toracica dell’Ospedale dell’Angelo è diretta dal Prof. Pagan che, insieme al Dott. Fontana, pratica la tecnica chirurgica del “calzino”, che consiste nel “rivoltare” la pleura malata per asportarla (pleurotomia), conservando tutti gli organi del torace.

Tutti i diritti delle vittime amianto

Le vittime di malattie asbesto correlate hanno diritto, oltre alla liquidazione della rendita INAIL (reversibile al coniuge e ai figli in caso di decesso della vittima), anche alla rivalutazione della posizione pensionistica con l’accredito delle maggiorazioni contributive. I lavoratori malati di malattoie da amianto che, nonostante l’accredito delle maggiorazioni contributive INPS con il coefficiente 1,5 non raggiungono i requisiti per il pensionamento anticipato, hanno diritto all’immediato prepensionamento amianto (art. 1, comma 250, Legge 232/2016), senza limite di grado invalidante (decreto del 18/07/2017). Per ottenere le rendite INAIL il termine di prescrizione è triennale e inizia a decorrere da quando il diritto può essere fatto valere (art. 2935 c.c.).

I lavoratori malati di patologie asbesto correlate e i loro familiari in caso di decesso hanno altresì diritto il risarcimento danni. Esso comprende i danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e non patrimoniali (biologico, morale, esistenziale), anche differenziali, cioè la differenza tra l’indennizzo INAIL del danno patrimoniale e del danno biologico e il dovuto, ovvero il differenziale quantitativo e i danni complementari. La quantificazione è personalizzata (Cass., sez. Lav., sent. n. 777 del 2005) e il termine di prescrizione è decennale.

Per richiedere una consulenza gratuita all’ONA basta chiamare il numero verde 800.034.294 o compilare il form.

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