Il fluoro è un minerale naturale noto per i suoi effetti benefici sulla salute dei denti. Per questo motivo è ampiamente utilizzato nei dentifrici, nei collutori e persino aggiunto all’acqua potabile in alcuni Paesi per prevenire la carie. Tuttavia, negli ultimi anni si è diffusa la preoccupazione che un’eccessiva esposizione possa essere dannosa, soprattutto nei bambini. Ma qual è la verità? Il fluoro fa bene o può rappresentare un rischio per la salute?

Cos’è il Fluoro e a cosa serve?

Il fluoro è un elemento chimico naturale presente in piccole quantità nel suolo, nell’acqua e in alcuni alimenti. È noto principalmente per il suo ruolo nella prevenzione della carie, poiché aiuta a rinforzare lo smalto dentale e a renderlo più resistente agli acidi prodotti dai batteri della placca.

Quando viene incorporato nello smalto dei denti,  favorisce un processo chiamato remineralizzazione, che aiuta a riparare i danni iniziali causati dalla demineralizzazione dovuta agli acidi. Per questo motivo, è considerato uno dei metodi più efficaci per prevenire le carie e viene raccomandato da molte associazioni odontoiatriche.

Fa male? Quali danni alla salute provoca?

Se assunto nelle giuste quantità, il fluoro è sicuro e benefico. Tuttavia, un eccesso di fluoro può causare problemi di salute, soprattutto nei bambini. Il rischio principale è rappresentato dalla fluorosi dentale, una condizione che si verifica quando si assume troppo fluoro durante lo sviluppo dei denti, causando macchie bianche o marroni sullo smalto.

Negli adulti, un’assunzione eccessiva e prolungata può portare alla fluorosi scheletrica, una condizione più grave che colpisce le ossa e può causare rigidità articolare, dolori e, nei casi più avanzati, fragilità ossea.

Il Fluoro è pericoloso per i bambini?

I bambini sono più sensibili all’eccesso di fluoro perché i loro denti sono ancora in fase di formazione. Per questo motivo, è importante monitorare la quantità che assumono attraverso il dentifricio e altre fonti, come l’acqua potabile fluorata o alcuni alimenti.

Per evitare il rischio di fluorosi dentale nei bambini, i dentisti raccomandano di:

  • Usare un dentifricio con una concentrazione di fluoro adeguata all’età:
    • Da 0 a 3 anni: dentifrici con una concentrazione di 1000 ppm di fluoro (in piccolissima quantità, pari a un chicco di riso).
    • Dai 3 ai 6 anni: dentifrici con 1000-1450 ppm di fluoro, sempre sotto la supervisione di un adulto.
  • Evitare che il bambino ingerisca il dentifricio, educandolo a sputarlo dopo aver lavato i denti.
  • Non somministrare integratori di fluoro senza consiglio medico, soprattutto se l’acqua potabile della zona è già fluorata.

Malattie Correlate all’eccesso di Fluoro: quali sono?

Oltre alla fluorosi dentale e scheletrica, un’assunzione eccessiva di fluoro per lunghi periodi potrebbe essere associata ad altri problemi di salute, anche se la ricerca scientifica è ancora in corso per confermare questi effetti. Tra le possibili conseguenze di un’esposizione eccessiva ci sono:

  • Problemi alla tiroide: alcuni studi suggeriscono che alte quantità possano interferire con la funzione tiroidea, riducendo la produzione di ormoni e aumentando il rischio di ipotiroidismo.
  • Danni neurologici: ricerche recenti hanno ipotizzato che un’elevata esposizione in età infantile potrebbe avere effetti sullo sviluppo cerebrale, con possibili conseguenze sulla memoria e sulle capacità cognitive.
  • Problemi renali: iviene eliminato dai reni e un eccesso può sovraccaricare questi organi, soprattutto in persone con insufficienza renale.

Conclusione: è sicuro se usato correttamente

Il fluoro nei dentifrici è uno strumento efficace per prevenire la carie, ma deve essere utilizzato nelle giuste quantità. Per gli adulti, un uso moderato del dentifricio fluorato non comporta rischi. Per i bambini, è importante scegliere il dentifricio adatto all’età e controllare che non ne ingeriscano troppo.

Se usato correttamente è un alleato prezioso per la salute orale. Tuttavia, come per qualsiasi sostanza, il problema non è il fluoro in sé, ma l’eccesso. Un equilibrio tra benefici e precauzioni è la chiave per sfruttarne le proprietà senza correre rischi.