È noto ormai da diversi anni l’effetto nocivo derivante dall’esposizione a fibre di asbesto, che provoca complicazioni per la salute. Molti pensano che questi siano circoscritti all’apparato respiratorio. Inoltre credono e che le malattie asbesto correlate riguardino principalmente, se non in maniera esclusiva i polmoni e la pleura polmonare. Purtroppo non è così semplice.

Le patologie cui l’organismo umano va incontro a seguito di un’esposizione continua e massiccia a fibre di amianto sono numerose. Interessano quasi tutti i dipartimenti del corpo, come conferma l’ultima monografia IARC. Sappiamo che l’asbesto provoca il tumore del polmone, della laringe, dei testicoli, della cavità peritoneale ma anche l’apparato cardiovascolare e il cuore possono essere gravemente compromessi e, ad oggi, è risaputo quanto le malattie a carico del dipartimento vascolare ricoprano un rischio altissimo di decesso.

L’INAIL in alcuni casi di oncologia è tenuta a riconoscere la malattia professionale e indenizzare le vittime secondo quanto stabilito dalla legge. Purtroppo esistono elenchi di malattie che ad oggi hanno bisogno di un aiuto esterno per poter essere riconosciute e spesso le persone cui viene diagnosticato il tumore dello stomaco o del colon non hanno idea di essere giunte ad una situazione simile attraverso il lavoro svolto in luoghi insalubri e non si riconosce loro alcun diritto. Per questa ragione, l’Osservatorio Nazionale Amianto, nella figura del legale Ezio Bonanni si impegna da sempre ad assistere nella diagnosi medica e nell’assistenza legale le vittime aventi dirtto all’invalidità.

Complicazioni e danni da amianto

L’Osservatorio Nazionale Amianto sostiene l’impegno nell’assistenza medica attraverso il supporto e la disponibilità di numerosi medici. A causa della marcata riduzione della superifice respiratoria nei pazienti affetti da malattie oncologiche polmonari e pleuriche (mesotelioma), il corpo umano subisce gravi ripercussioni a carico dell’apparato cardio-vascolare.  Si dimostrò infatti, sin dagli anni ’60, che in caso di asbestosi, i pazienti riportano nella maggior parte dei casi danni cardiaci, con conseguente rischio di arresto cardiaco. A seguito di tali studi, assodata la complicazione cardiaca strettamente correlata all’asbestosi, venne presentata una seconda classificazione dell’asbestosi e la necessità quindi, di verificare lo stato di salute del cuore attraverso l’elettrocardiogramma.

Nel corso degli anni, l’avvocato Ezio Bonanni ha avuto modo di constatare in molti lavoratori ammalati di asbestosi l’aggravarsi della malattia in complicazioni cardiache. Per fronteggiare quest’emergenza il Presidente dell’ONA ha quindi istituito il Dipartimento Danni Cardiocircolatori. Attualmente questa sezione è coordinata dal Dott. Claudio Marabotti, contattabile attraverso il nostro sportello, al numero verde 800 034 294.

Assistenza ONA alle vittime di amianto

Come ci spiega l’avvocato Ezio Bonanni, infatti, le polveri di fibre di amianto a causa della particolare capacità fibrogena provocano un’infiammazione perenne nei polmoni. Si compromette quindi lo scambio di ossigeno e anidride carbonica. Questo stato infiammatorio, con il tempo, pregiudica anche la salute del cuore affaticandolo non poco. Questa situazione diventa ancora più grave di fronte a mesoteliomi a carico del pericardio o della membrana pleurica. È evidente che non si può non tener conto della nocività di una tale situazione.

Per tali ragioni ogni diagnosi possibile è necessaria affinchè i cittadini lavoratori esposti alle fibre di amianto possano usufruire dei servizi di prepensionamento, rendita INAIL e risarcimento danni dai datori di lavoro. L’avvocato Ezio Bonanni, attualmente, è uno dei maggiori esponenti della causa contro l’amianto e attraverso l’associazione rende possibile il servizio di assistenza.

Anna Silvestrini