Dichiarazione di Mario Di Vico, figlio di Leopoldo Di Vico

«Ho saputo in questo momento che l’amministrazione della difesa ha accolto le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni, peraltro sostenute anche nel ricorso al TAR del Lazio contro l’iniziale delibera che aveva negato a mio padre il riconoscimento della causa di servizio e la qualità di vittima del dovere. Una vittoria della legalità e della giustizia che dà dignità alla memoria di mio padre.

Mio padre è morto all’età di 58 anni dopo 4 anni di agonia. Era un uomo forte, alto più di un metro e novanta, una massa di muscoli, un granatiere, luogotenente dell’Esercito Italiano, impegnato in missione all’estero, tra cui Kosovo e Albania. Ha svolto il suo servizio con lealtà ed onore. È stato esposto ad amianto, benzene, fumi di saldatura, polvere da sparo, uranio impoverito: un ambiente infernale di guerra, che gli ha provocato il tumore uroteliale che è stata la causa della sua morte.

Avv. Bonanni in difesa della famiglia

Nel momento della nostra disgrazia l’unica persona che ci è stata accanto è stato l’Avv. Ezio Bonanni che ha sempre creduto in questo risultato e ha combattuto in silenzio, con caparbietà e pazienza, ed è giunto al risultato. Quando mio padre era ancora in vita ci sono stati dei tentativi quantomeno penosi di farlo desistere. Ricordo una riunione in Senato dove lui fu presente con l’Avv. Ezio Bonanni quale componente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e gli venne detto: ‘si tratta di una battaglia persa, non vincerai mai contro lo Stato’.

E si aggiunse: ‘Di Vico morirà e anche le altre vittime dell’amianto continueranno a morire’. Dico a tutte le altre vittime e a tutte le vedove e agli altri orfani come me che bisogna avere fiducia nella giustizia e continuare a combattere al fianco dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Continuerò comunque ad agire perché coloro che hanno provocato la morte di mio padre rispondano perché ci sia giustizia».

Tutelati tutti i diritti dei familiari

La famiglia riceverà la speciale elargizione di circa 225.000€ e delle prestazioni mensili per ognuno dei familiari nella misura di circa €1.500 mensili. «Ringrazio l’amministrazione per avere attentamente riesaminato il caso e di avere, con correttezza, riconosciuto (anche se in ritardo), la causa di servizio e la qualità di vittima del dovere del luogotenente Leopoldo Di Vico», dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale del Sig. Leopoldo Di Vico e poi, dopo il suo decesso, della vedova e dei due figli orfani

Questo provvedimento ridà almeno in parte dignità alla morte del luogotenente Leopoldo Di Vico. Egli ha dedicato la sua vita a tutti noi in qualità di militare impegnato in missioni all’estero. In questo momento, l’Osservatorio Nazionale Amianto ripensa a tutte le vittime dell’amianto e di altri cancerogeni nelle Forze Armate e rinnova l’appello perché ci sia, ora e nel futuro, un maggiore impegno nella bonifica e nella tutela della salute.