L’esigenza di una protezione aggiuntiva nei confronti dei militari e delle forze dell’ordine e, più in generale, dei dipendenti pubblici che siano rimasti permanentemente invalidi o deceduti a causa di eventi connessi allo svolgimento di specifiche attività, in occasione o a seguito di missioni di ogni natura, ha nel tempo indotto il legislatore a foggiare il riconoscimento di Vittima del Dovere.

Si riconosce così una serie di vantaggi economici aggiuntivi rispetto alla generica causa di servizio (es. equo indennizzo, pensione privilegiata, assegni accessori). Tali benefici si introdussero a partire dagli anni ’80 per poi irrobustirsi in particolare con la legge 266/2005.  Infatti l’esposizione occupazionale a fibre di amianto è uno dei più potenti fattori di rischio. In tutti quei i casi in cui l’asbesto e altri cancerogeni e agenti tossici nocivi provocano danni alla salute. Sono circa 2.000 i decessi per mesotelioma, tumore al polmone, asbestosi, tumori del tratto gastrointestinali, placche pleuriche e ispessimenti pleurici. Le vittime hanno diritto al riconoscimento di vittima del dovere, con equiparazione ad una vittima del terrorismo.

La relazione finale della Commissione parlamentare di Inchiesta del 07.02.2018 riporta 1.101 vittime tra i soli appartenenti alla Marina Militare ed è la punta dell’iceberg perché l’amianto ha seminato lutti in tutte le Forze Armate (Marina, Esercito, Aeronautica e Carabinieri) e nel Comparto Sicurezza. La stessa commissione ha confermato le tesi dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Avv. Ezio Bonanni, in merito al diritto al riconoscimento di vittima del dovere e l’accredito delle prestazioni previdenziali sui danni subiti dal personale delle forze armate.

L’Osservatorio Nazionale Amianto opera per ottenere giustizia trasparenza e la bonifica dei siti contaminati offrendo assistenza a chiunque ne faccia richiesta con il dipartimento ‘Riconoscimento Vittima del Dovere’.

Diagnosi per riconoscimento vittima del dovere

Le malattie asbesto correlate, quelle causate dall’uranio impoverito e dagli altri agenti tossico nocivi cui sono esposti i militari della Marina, dell’Esercito, dell’Aeronautica e dei Carabinieri e gli appartenenti al comparto sicurezza (Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, etc.), sono lungo latenti e spesso non ne viene riconosciuta la causa di servizio. È fondamentale la sorveglianza sanitaria per la diagnosi precoce e l’assistenza medico legale. Si hanno così le migliori terapie, in alcuni casi risolutive, anche per il cancro al polmone o mesotelioma, e la tutela legale.

Vittima del dovere: l’assistenza dell’ONA

L’Osservatorio Nazionale Amianto è al servizio della collettività e anche dei militari e del personale del comparto sicurezza che per motivi di servizio è stato esposto ad amianto, ad uranio impoverito e ad altri agenti cancerogeni e tossico nocivi, e purtroppo ha subito dei danni alla salute. Tra i militari impiegati in missione, l’amianto, l’uranio impoverito, le radiazioni ionizzanti e altri agenti tossico nocivi hanno seminato malattie e morte. Si può richiedere assistenza:

  • tecnica. L’Ona aiuta a dimostrare la condizione di rischio per il riconoscimento della causa di servizio e del nesso causale. È utile per poter ottenere la tutela dei tuoi diritti;
  • medica;
  • legale, per il riconoscimento vittima del dovere (speciale elargizione, speciale assegno vitalizio e speciale assegno vitalizio), prepensionamento amianto e risarcimento danni.