Come accade molto spesso, solo davanti le telecamere di un programma televisivo si ottiene il riconoscimento dei diritti tutelati per legge. È quanto è accaduto al Sig. Luigi Del Cancia, protagonista suo malgrado della puntata de Le Iene, su Italia 1, trasmessa lo scorso 11 marzo: un killer, l’amianto, che uccide, ma prima provoca malattie più o meno brevi. In qualche caso le vittime riescono a sopravvivere.

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni sono riusciti a far approvare la legge che istituisce il pensionamento immediato per quei lavoratori che si ammalano di mesotelioma, cancro al polmone e asbestosi che l’INAIL, oppure l’ente detentore della posizione assicurativa, riconosce come di origine professionale (art. 1, c. 250, della Legge n. 232 entrata in vigore già alla fine del dicembre 2016).

Le Iene denunciano i diritti mancati dei malati di asbestosi

L’INPS, però, solo recentemente e grazie all’interessamento dei giornalisti del programma televisivo Le Iene, ha liquidato al Sig. Luigi Del Cancia la pensione di cui aveva diritto, mentre sono almeno 1000 gli altri lavoratori malati di gravi patologie asbesto correlate che sono privi di prestazione pensionistica.

I lavoratori esposti ad amianto hanno comunque diritto ai benefici contributivi, che costituiscono delle maggiorazioni che anticipano la maturazione del diritto a pensione. Se la vittima non ha ancora maturato i requisiti di anzianità contributiva e anagrafica, non si è vista riconosciuto il grado invalidante elevato. Per esempio al Sig. Pierleonzio Caliaro, nonostante il suo tumore al polmone, è stato riconosciuto un grado invalidante non molto elevato. Perciò la vittima deve continuare a lavorare. L’Osservatorio Nazionale Amianto si è a lungo battuto per evitare questa distorsione. La battaglia sembrava vinta quando finalmente questa proposta si è tramutata in un testo di legge.

L’INPS, però, non provvede ancora al riconoscimento della pensione di inabilità o prepensionamento amianto. Nonostante una vastissima platea di lavoratori che, malati e riconosciuti vittime professionali dall’INAIL e/o dall’ente titolare della loro posizione contributiva, ancora a tutt’oggi accampa scuse tra le più disparate. Lo stesso Sig. Luigi Del Cancia solo in questi giorni ha ottenuto il suo primo rateo di pensione, dopo aver vissuto in una roulotte, come testimoniato dai giornalisti de Le Iene, e nonostante le numerose diffide dell’Avv. Ezio Bonanni. Molto di più quindi ha potuto la televisione e il giornalismo nella loro funzione sociale e anche etica.

L’impegno ONA per le vittime amianto

Occorre ricordare che secondo quanto stabilito dall’art. 1, c. 250, della Legge n. 232 entrata in vigore l’11 dicembre 2016, i lavoratori che per motivi professionali si sono ammalati di asbestosi, mesotelioma e cancro polmonare hanno diritto ad essere collocati in pensione immediata, senza limiti di età anagrafica e anzianità contributiva. L’unica condizione è avere almeno 5 anni di anzianità contributiva, di cui almeno 3 negli ultimi 5 anni antecedenti il deposito della domanda di pensione. L’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, è intervenuto davanti le telecamere de Le Iene per ricordare che “quando la malattia esplode, i tempi di sopravvivenza sono minimi e per i casi di mesotelioma l’aspettativa di vita è pari, in media, a 5 o 6 mesi”.

L’associazione continua il suo impegno al fianco delle vittime, con il suo sportello nazionale, e con il numero verde gratuito 800 034 294. Tutti i cittadini possono rivolgersi all’associazione per ottenere la tutela dei loro diritti in un quadro nel quale il numero dei mesoteliomi e delle altre patologie asbesto correlate è in continuo aumento. L’associazione, con la sua equipe di medici e con il suo staff di legali, offre assistenza medica e assistenza legale gratuitamente a tutti i cittadini e lavoratori esposti e vittime dell’amianto.