C’è tempo fino al 30 aprile per presentare la domanda online per la bonifica amianto. La misura è riservata a tutti i comuni italiani che vogliono progettare un’attività di bonifica dall’amianto negli edifici pubblici. Attraverso un fondo totale di 16 milioni di euro erogato in tre anni fino al 2018, ogni amministrazione avrà la disponibilità di un importo massimo finanziabile di 15 mila euro, per più interventi presentati da una istanza.

Attività di bonifica amianto per gli edifici pubblici

Si tratta di una misura largamente insufficiente. Innanzitutto gli importi sono esigui, sia nella globalità che per ogni singolo intervento (15.000 euro). Poi è circoscritta agli edifici pubblici. Non è così che si risolve il problema amianto in Italia. La fibra killer provoca ogni anno più di 6000 decessi per mesotelioma, asbestosi, cancro polmonare e altre patologie asbesto correlate. Ciò è confermato dall’ultima monografia IARC. Infatta, inalare o ingerire le fibre, provoca prima fenomeni infiammatori e poi può portare allo sviluppo di neoplasie.

I costi di questa epidemia non sono inferiori a 600.000.000 di euro l’anno per le sole spese sanitarie. Si aggiunge 1.000.000.000 tenendo conto di tutti gli altri oneri. Inoltre si deve considerare l’inaccettabile tributo in termini di vite umane e di sofferenze immani per i malati e i loro familiari.

Assistenza ONA per le vittime e i familiari

Per questo l’Osservatorio Nazionale Amianto offre assistenza medica e assistenza legale a tutti coloro che hanno subito un danno alla propria salute a causa dell’asbesto. In questo modo è possibile ottenere tutte le informazioni sui trattamenti terapeutici più recenti e i centri specializzati. Inoltre si tutelano tutti i diritti della vittima e dei loro familiari.

Si possono ottenere le prestazioni INAIL, in seguito al riconoscimento di malattia professionale, il Fondo Vittime Amianto, i benefici contributivi per accedere al prepensionamento, e l’integrale risarcimento dei danni (patrimoniali e non patrimoniali). Per chi fa parte delle Forze armate o Comparto Sicurezza occorre invece fare domanda per il riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere.