Il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia Romagna ha mandato a sentenza la causa di risarcimento danni contro il Ministero dell’Istruzione per la morte della Prof. O.M.D. avvenuta lo scorso 21/02/2018 a causa di una malattia contratta a scuola. Ora la decisione spetta alla Corte di Cassazione a Sezioni Unite e fra pochi giorni conosceremo l’esito di questa prima condanna risarcitoria. In precedenza il Tribunale di Bologna, Sezione Lavoro, aveva decretato di rinviare gli atti al TAR ritenendone la giurisdizionale esclusiva. Ora che il processo pendeva presso il TAR, quest’ultimo sostiene di non avere giurisdizione.

Il caso riguarda un insegnate che aveva contratto il mesotelioma a causa della prolungata esposizione all’amianto, presente nella scuola dove svolgeva la sua professione. Forza di causa maggiore, il testimone è passato ai due figli, assistiti dall’Avv. Ezio Bonanni e dall’Avv. Massimiliano Fabiani, i quali hanno proseguito il giudizio e depositato un sostanzioso dossier attestante la massiccia presenza di amianto nelle scuole del Belpaese, con richiesta di condanna del Ministero al risarcimento di tutti i danni.

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha colto l’occasione per chiedere ancora una volta di rimuovere l’amianto nelle 2400 scuole in cui ne è stata riscontrata la presenza. Purtroppo infatti sono in aumento i casi di mesotelioma fra il personale ATA e non si ravvisano spiragli di interventismo.

I dati fotografano una situazione allarmante nella scuola

Stimiamo in circa 400 i decessi per amianto tra personale docente e non docente. Il V Rapporto Mesoteliomi dell’INAIL non fotografa l’esatta gravità della problematica amianto nelle scuole, sia perché riporta dati fermi al 2011, sia soprattutto perché sono circoscritti ai soli casi di mesotelioma e non tiene conto di tutte le altre patologie che l’amianto è in grado di causare (cancro al polmone, alla laringe, alla faringe, allo stomaco, al colon retto, alle ovaie e l’asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici, avanguardia del cancro).

Nel caso della Prof.ssa O.M.D. la cui udienza si è tenuta in data 21/03/2018 il nesso causale è stato accertato dall’INAIL che ha liquidato la rendita. Quindi non capisco il motivo di perché il Ministero si rifiuta di risarcire gli altri danni. Insisteremo ancora affinché ci siano le bonifiche“, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale della famiglia della Prof.ssa O.M.D. e di altri docenti che purtroppo si sono ammalati di patologie asbesto correlate per la contaminazione degli istituti scolastici con fibre di amianto.

Il TAR dell’Emilia Romagna ha deciso di mandare a sentenza la causa. Nei prossimi giorni si dovrebbe conoscere la decisione. I famigliari della vittima, in attesa dell’esito di questa prima domanda risarcitoria, anticipano che agiranno anche per chiedere i danni ulteriori che hanno subito. L’ONA insiste nel chiedere che si disponga la bonifica delle 2400 scuole in cui si riscontra la presenza di materiale di amianto.