Come obbligare alla bonifica e a rimuovere l’amianto? L’amianto continua a spaventare e a mietere vittime. Le polveri e fibre, se respirate e ingerite, sono altamente tossiche da provocare il cancro. Tanto è vero che anche nell’ultima monografia IARC si fa specifico riferimento alle capacità lesive delle fibre. Prima di tutto le capacità infiammatorie che poi quelli cancerogene. In più non esiste una soglia di sotto la quale rischio si annulla.

Le malattie asbesto correlate anche in Italia sono in continuo aumento ed è per questo motivo che è necessario la bonifica, così è possibile evitare questa condizione di rischio. Per cui, poichè sono in continuo aumento i casi di malattie asbesto correlate, è necessaria la bonifica. In particolare è necessario, se ci sono tetti di amianto, che si obblighi alla bonifica. In questo articolo spieghiamo come sia possibile anche obbligare il vicino a rimuovere l’amianto con una denuncia.

Obbligare alla bonifica attraverso la denuncia

Prima di denunciare l’amianto, bisogna capire come sia possibile obbligare alla bonifica dell’amianto il vicino. È dovere della Regione censire tutti gli edifici pubblici e privati che presentino coperture o manufatti in eternit. Non solo. È dovere anche dei proprietari o dei responsabili della struttura pubblica segnalarne la presenza alle autorità, provvedendo a proprie spese alla rimozione. In che modo? Attraverso ditte specializzate iscritte nell’apposito Albo nazionale dei gestori ambientali. Le stesse autorizzate al rilascio della certificazione a conclusione lavori.

Se il vicino non ha quindi effettuato una denuncia dell’eternit, è importante presentare una segnalazione. Infatti, se l’eternit appare in evidente stato di degrado e nessuno abbia ancora provveduto alla segnalazione eternit e al suo smaltimento, è possibile rivolgersi all’Azienda sanitaria locale. Quindi si può presentare una denuncia alla Asl, ai vigili urbani o al nucleo tutela ambientale dei Carabinieri.

Amianto: come obbligare alla bonifica il vicino

In ogni caso, la segnalazione alla Asl può fare anche in modo anonimo. Tuttavia sarebbe opportuno che invece fosse regolarmente sottoscritta. In questo modo la segnalazione, che non ha il valore di denuncia, a meno che non ci siano dietro a quanto segnalato dei reati, ha più fondamento. In sostanza verrebbe presa in più seria considerazione.

Una volta presentato l’esposto sarà l’autorità competente a contattare l’agenzia regionale competente ed esaminare la presenza e quantità di amianto nell’aria. Solo successivamente potrà decidere come intervenire. Un edificio vicino alla propria abitazione che presenti lastre di eternit o materiale contenente amianto non usurato, non ne obbligano la rimozione. L’integrità infatti non costituisce alcun rischio per la salute e per l’ambiente. Il proprietario sarà semplicemente obbligato a monitorare lo stato di degrado e ad intervenire in caso di necessità. Per evitare il rischio di usura, gli interessati potranno chiedere alle ditte per la bonifica amianto di intervenire. Le stesse provvederanno alla verniciatura con specifici smalti, l’incapsulamento o la sovra copertura.

Qualora invece si dovesse chiedere l’intervento a seguito di usura, potrà essere eseguito soltanto da aziende specializzate nella rimozione e nello smaltimento del materiale cancerogeno, evitando così che le particelle si aero disperdano provocando danni alla salute. La legge riconosce un bonus per coloro che sostituiscono il tetto in eternit con pannelli fotovoltaici, ricoprendo almeno il 90% della superficie. Solo la bonifica e la decontaminazione degli ambienti che presentano amianto e altri agenti tossico-nocivi tutelano la salute collettiva.

L’ONA e la APP Amianto per le segnalazioni e bonifiche

L’ONA ha realizzato l’APP Amianto. Si tratta di uno strumento importantissimo, con il quale poter segnalare i siti in amianto e verificare pure se ci sono dei rischi. In questo modo è possibile tenersi lontano dalle condizioni di rischio. Infatti i minerali di asbesto provocano una serie di malattie, alcune infiammatorie, altre cancerogene. In particolare l’asbestosi, le placche pleuriche e gli ispessimenti pleurici. Poi, ancora, i mesoteliomi, tra i quali quello della pleura (mesotelioma pleurico), e poi il tumore del polmone, della laringe e delle ovaie. Questi sono inseriti nella Lista I dell’INAIL e debbono essere riconosciuti come malattia professionale.

Poi ci sono tutta una serie di altre malattie per le quali ci sono evidenze del fatto che siano asbesto correlate. In particolare ci riferiamo al tumore della faringe, dello stomaco, del colon-retto, e anche dell’esofago. Queste ultime sono comunque associate all’amianto. Quindi le finalità dell’ONA APS sono quelle di tutela della salute e dell’ambiente. Lo strumento migliore ed unico è quello della messa in sicurezza, attraverso la bonifica, smaltimento che presuppone la rimozione, rispetto le altre forme di bonifica, quali il confinamento e l’incapsulamento.

Nel frattempo è necessario conoscere il rischio ed evitarlo. Se possibile anche astenersi dal frequentare luoghi contaminati. Per questo è importante la segnalazione. In buona sostanza l’ONA ha tra le sue finalità:

  • mappatura in collaborazione con i cittadini, con la Guardia Nazionale Amianto in modo che siano segnalati i siti contaminati;
  • bonus fiscali alle imprese e alle famiglie, senza limiti e con detrazione fiscale completa delle spese per la bonifica oltre alla decontaminazione dei luoghi di lavoro (per le imprese) e delle abitazioni (per i privati).

L’Osservatorio Nazionale Amianto, attraverso il suo Dipartimento “Bonifica e Decontaminazione”, ha stipulato convenzioni per ridurre le spese di bonifica e decontaminazione.

Bonifica amianto: tutela gratuita dell’ONA

rischio amianto

Per segnalare eternit, ci si può rivolgere all’Osservatorio Nazionale Amianto. L’ONA e l’avv. Ezio Bonanni guidano  chi ne ha bisogno per ottenere la tutela, che si traduce nella prevenzione primaria. Nel corso della conferenza stampa del 13.10.2020, “Rischio amianto in Italia, diritti negati alle vittime“, l’avv. Ezio Bonanni ha rivolto un appello al Ministro del Lavoro e a tutto il Governo perchè si realizzi la bonifica. Solo in questo modo è possibile vincere le malattie asbesto correlate, tra le quali il mesotelioma, i cui casi sono in continuo aumento.

Per ottenere assistenza gratuita per la segnalazione della presenza amianto ci si può rivolgere all’ONA e all’avv. Ezio Bonanni. In ogni caso, l’associazione è a disposizione di tutti per la necessaria consulenza medica e assistenza legale.