I Vigili del Fuoco appartengono a un corpo civile della Repubblica Italiana, che esercita le funzioni di polizia dipendente dal Ministero dell’Interno. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è l’organo operativo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. Appartiene inoltre al Servizio Nazionale di Protezione Civile e rientra nel Comparto Sicurezza. Come tale i suoi membri possono essere esposti a molti rischi per la propria salute, come l’esposizione a cancerogeni, non solo amianto ma anche radon, radiazioni, benzene.
L’Osservatorio Vittime del Dovere, insieme all’Avv.Ezio Bonanni e all’Osservatorio Nazionale Amnianto, è in prima linea per tutelare le vittime che fanno parte dei Vigili del Fuoco. Il Dipartimento Forze Armate e Comparto Sicurezza, a tutela dei Vigili del Fuoco, ha l’obiettivo di proteggere la loro tutela nei confronti del rischio amianto (prevenzione primaria), garantire supporto medico gratuito finalizzato alla diagnosi precoce e al monitoraggio della salute ((prevenzione secondaria) e offrire consulenza legale gratuita per far valere tutti i diritti e i benefici spettanti (prevenzione terziaria).
Competenze e funzioni dei Vigili del Fuoco
Il lavoro dei Vigili del Fuoco comprende la prevenzione e il contrasto degli incendi, oltre a svolgere diverse funzioni come ricerca e soccorso, difesa civile, polizia amministrativa e giudiziaria. Tutte le competenze e i compiti sono disciplinati dal decreto legislativo 8 marzo 2006 n. 139. Una funzione centrale è l’individuazione delle cause degli incendi e la loro classificazione, attività affidata al Nucleo Investigativo Antincendio (NIA).
Rischio per la salute dei Vigili del Fuoco
Nell’esercizio delle loro funzioni, i Vigili del Fuoco possono venire a contatto con diverse sostanze tossiche e nocive, tra cui uranio impoverito, radiazioni ionizzanti, gas radon e amianto. Quest’ultimo, fibra altamente resistente al fuoco, è stato ampiamente utilizzato nei mezzi e nei dispositivi di protezione individuale. Fino al divieto introdotto dalla Legge 257/1992, i Vigili del Fuoco erano quotidianamente esposti a elevate quantità di amianto. La particolare composizione di queste fibre le rende altamente inquinanti, volatili e facilmente inalabili o ingeribili, rendendo l’esposizione quasi inevitabile.
Prima dell’entrata in vigore della Legge 257/1992, in Italia sono state lavorate quasi 4 milioni di tonnellate di amianto, spesso in combinazione con altri materiali, con conseguente presenza della fibra nei principali ambienti di vita e di lavoro. L’inalazione o l’ingestione di questa sostanza provoca fenomeni infiammatori come asbestosi, placche e ispessimenti pleurici, che possono evolvere in gravi neoplasie. Tra le patologie più rilevanti vi è il mesotelioma, tumore maligno strettamente legato all’esposizione ad amianto, oltre ad altre malattie correlate come il cancro al polmone o alla laringe.
Rischi per i Vigili del Fuoco in assenza di una mappatura
Gli operatori dei Vigili del Fuoco intervengono per primi nei soccorsi, anche in impianti industriali, strutture edilizie e altri edifici, dove l’amianto era presente. In assenza di mappatura, sono privi di effettiva cognizione dei reali pericoli. Inoltre, l’amianto è stato impiegato come materiale tessile nella realizzazione di tute antincendio e coperte spegni fiamma.
Ciò è stato precisato dal Comandante dei Vigili del Fuoco di Pesaro nel corso della trasmissione ONA TV “Vigili del fuoco e rischio amianto, il caso Marche“. Perciò, senza una mappatura, non si può escludere la perdurante esposizione alla fibra killer. Per questi motivi, l’ONA ha ribadito l’importanza della App Amianto per realizzare la mappatura, bonificare e mettere in sicurezza i siti contaminati.
Conferenza ONA: terremoto e rischio amianto
L’8 ottobre 2016, a seguito del devastante terremoto del 24 agosto che ha colpito il centro Italia, si è svolta a Rieti, presso l’Aula Consiliare, l’assemblea pubblica “Terremoto e rischio amianto“.
L’evento, promosso dall’ONA per approfondire il rischio amianto legato agli eventi sismici e i benefici contributivi per l’esposizione, ha visto l’Avv. Ezio Bonanni spiegare tutti i pericoli cui sono esposti sia i Vigili del Fuoco, a causa dell’amianto presente negli edifici crollati, sia la popolazione che, priva di adeguati dispositivi di protezione (ad esempio le maschere protettive), ha inalato le stesse particelle e fibre di amianto, killer silenzioso che mostra i suoi danni solo anni dopo l’esposizione.
Riconoscimento dei diritti dei Vigili del Fuoco
Se le infermità derivano da missioni svolte sia entro i confini nazionali sia all’estero, in particolari condizioni ambientali o operative, anche i membri del Corpo dei Vigili del Fuoco hanno diritto al riconoscimento come vittime del dovere, con equiparazione alle vittime del terrorismo. Tutti i dipendenti sono esposti al rischio di malattie professionali. Oltre agli infortuni, che rappresentano eventi traumatici e occasionali, è possibile sviluppare patologie legate all’attività lavorativa. Chi contrae una malattia durante il servizio ha diritto allo status di vittima del dovere e al riconoscimento della causa di servizio.
Altre prestazioni a cui hanno diritto sono:
- speciale elargizione;
- assegno mensile vitalizio per l’importo di €500,00, in luogo del minor importo di €258,23, per effetto della equiparazione alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata;
- speciale assegno vitalizio, per l’importo di €1.033,00, con decorrenza dal 02/05/1992;
- incremento della retribuzione pensionabile di una quota del 7,5%, ai fini della pensione e dell’indennità di fine rapporto, o altro trattamento equipollente;
- aumento figurativo di 10 anni di versamenti contributivi ai fini della pensione e della buona uscita;
- esenzioni dall’IRPEF delle prestazioni;
- diritto al collocamento obbligatorio con precedenza rispetto ad altra categoria di soggetti e con preferenza a parità di titoli;
- borse di studio esenti da imposizione fiscale;
- esenzione dalla spesa sanitaria e farmaceutica, estesa anche ai medicinali di fascia C e anche in favore dei famigliari;
- assistenza psicologica a carico dello Stato;
- esenzione dall’imposta di bollo per tutti gli atti connessi alla liquidazione dei benefici.
Diritto al risarcimento danni per le vittime e i familiari
Al di là delle diverse indennità, i Vigili del Fuoco possono ottenere il risarcimento completo dei danni. Il risarcimento copre sia i danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) sia quelli non patrimoniali (biologico, morale ed esistenziale). Qualora avvenga il decesso, l’intero risarcimento viene attribuito agli eredi, che hanno diritto perfino al risarcimento dei danni subiti personalmente.
I Vigili del Fuoco possono rivolgersi all’associazione, che ha la possibilità di:
- costituirsi parte civile nel processo penale e richiedere la condanna del Ministero dell’Interno al risarcimento dei danni (per lesioni colpose in caso di malattia o per omicidio colposo in caso di decesso);
- promuovere un’azione civile davanti al TAR (per responsabilità contrattuale derivante dalla violazione dell’obbligo di sicurezza);
- avviare un’azione civile presso il Tribunale di Roma (per ottenere la condanna del Ministero in caso di responsabilità extracontrattuale o civile derivante da reato).
La difesa delle vittime esposte a cancerogeni
Nella tutela del personale dei Vigili del Fuoco, l’ONA e l’Avvocato Ezio Bonanni hanno ottenuto importanti risultati, estesi anche ai familiari. Un esempio significativo riguarda il caso di Stelio Groppazzi, deceduto per mesotelioma da amianto. Grazie all’intervento legale dell’Avv. Bonanni e del suo team, il Tribunale di Trieste, Sezione Lavoro, con sentenza n. 48/2020, ha condannato il Ministero a corrispondere alla vedova e agli orfani la speciale elargizione, lo speciale assegno vitalizio e l’assegno vitalizio ordinario.
A seguito della morte di una vittima venuta a contatto con l’amianto per malattie asbesto-correlate, gli eredi hanno diritto al riconoscimento di vedova o orfani di vittima del dovere, con pagamento delle prestazioni spettanti. Il Tribunale di Salerno, Sezione Lavoro, con sentenza 2334/2017 del 30 agosto 2017, ha condannato il Ministero della Difesa a liquidare la somma dovuta a un’orfana di vittima del dovere, parificandola alle vittime del terrorismo: “l’importo mensile di €500,00, oltre perequazioni ex lege, e lo speciale assegno vitalizio vittime del dovere dell’importo di €1.033,00, oltre perequazioni ex lege, a decorrere dal decesso”.
Grazie all’assistenza dell’Avv. Bonanni è stata riconosciuta sia la parificazione alle vittime del terrorismo sia la corresponsione delle prestazioni anche se l’erede non era fiscalmente a carico del deceduto al momento della morte. Le argomentazioni dell’Avv. Bonanni sono state accolte dal Tribunale di Cagliari (sentenza n. 917/2016), confermate dalla Corte di Appello di Cagliari, Sezione Lavoro (sentenza n. 345/2017), e coerenti con la giurisprudenza della Suprema Corte (SS.UU., sentenza n. 7761/2017).
Vigili del Fuoco sotto la protezione dell’ONA
L’ONA è costantemente impegnata nella protezione dei diritti dei Vigili del Fuoco. Il 6 dicembre 2016, a Roma, presso l’Istituto Superiore Antincendi, si è svolto il convegno “Angeli del soccorso senza tutela. Vigili del Fuoco a rischio esposizione“, in cui l’Avv. Ezio Bonanni e l’ONA hanno fronteggiato i temi dei rischi professionali e dei diritti dei Vigili del Fuoco.
All’incontro hanno preso parte, oltre all’Avv. Bonanni, il Dott. Costantino Saporito (coordinamento nazionale USB Vigili del Fuoco), il Dott. Gabriele Miele (coordinamento nazionale USB Vigili del Fuoco – Osservatorio Bilaterale Salute e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), la Dott.ssa Sabrina Melpignano (psicologa e psicoterapeuta) e il Dott. Carmine Luigi Roma (oncologo e componente del Comitato Scientifico ONA).
Si può richiedere la consulenza gratuita all’ONA chiamando il numero verde 800.034.294 o compilando il form.






