Negli ultimi anni, le sigarette elettroniche, conosciute anche come e-cig o vape, hanno guadagnato popolarità come alternativa al fumo tradizionale. Si tratta di dispositivi elettronici progettati per simulare l’atto del fumare, evitando la combustione del tabacco e sostituendola con un sistema di vaporizzazione di liquidi aromatizzati, spesso contenenti nicotina.
L’obiettivo iniziale della loro diffusione era quello di ridurre i danni associati al consumo di sigarette tradizionali, eliminando le sostanze tossiche prodotte dalla combustione. Tuttavia, sebbene siano meno nocive rispetto al tabacco bruciato, non sono prive di rischi per la salute e per l’ambiente.
Inoltre, il loro utilizzo, soprattutto tra gli adolescenti, ha sollevato numerose preoccupazioni legate alla dipendenza da nicotina e agli effetti a lungo termine.
Come Funzionano le Sigarette Elettroniche?
Le sigarette elettroniche sono dispositivi a batteria che trasformano un liquido in aerosol attraverso un meccanismo di riscaldamento. Il liquido, noto come e-liquid, viene riscaldato da una resistenza metallica chiamata coil, che lo vaporizza senza bruciarlo.
I principali componenti di una sigaretta elettronica sono:
- La batteria, che fornisce l’energia necessaria al funzionamento del dispositivo.
- L’atomizzatore, che contiene la resistenza e il serbatoio per il liquido.
- Il liquido da vaporizzare, che può contenere glicole propilenico, glicerina vegetale, aromi e, a seconda della scelta dell’utente, nicotina.
- Il boccaglio, attraverso cui viene inalato il vapore prodotto.
Il principale vantaggio rispetto alle sigarette tradizionali è l’assenza di combustione: non si generano catrame, monossido di carbonio e molte delle sostanze cancerogene presenti nel fumo di tabacco. Tuttavia, questo non significa che siano innocue.
Quando e perché sono nate le sigarette elettroniche?
Le prime sigarette elettroniche furono brevettate negli anni ’60, ma il loro sviluppo commerciale iniziò solo nel 2003, grazie all’idea del farmacista cinese Hon Lik. Dopo aver perso il padre a causa di un tumore ai polmoni, Hon Lik cercò una soluzione per fornire nicotina senza i danni causati dal fumo tradizionale.
Dopo il lancio in Cina, le e-cig si diffusero rapidamente in Europa e negli Stati Uniti, trovando un mercato crescente tra i fumatori che volevano ridurre i danni legati al tabacco. Nel corso degli anni, la tecnologia è avanzata e le sigarette elettroniche si sono evolute in dispositivi più potenti, personalizzabili e diversificati.
Le diverse generazioni di Sigarette Elettroniche
L’industria delle sigarette elettroniche è in continua evoluzione e si possono distinguere cinque generazioni di dispositivi:
- Cigalike (prima generazione): avevano una forma simile alle sigarette tradizionali e utilizzavano cartucce pre-riempite. Facili da usare, ma con una scarsa resa aromatica e poca autonomia della batteria.
- Pen Style (seconda generazione): modelli più grandi, con batterie più potenti e la possibilità di ricaricare il liquido manualmente.
- Box Mod (terza generazione): dispositivi avanzati con batterie intercambiabili e funzioni personalizzabili per regolare potenza e temperatura.
- Pod Mod (quarta generazione): più compatti e pratici, utilizzano capsule ricaricabili o pre-riempite e hanno una gestione più efficace della nicotina.
- Disposable e AI Vape (quinta generazione): i modelli più recenti includono sigarette elettroniche usa e getta e dispositivi dotati di intelligenza artificiale, che regolano automaticamente le impostazioni in base all’uso dell’utente.
Cosa contiene il liquido delle Sigarette Elettroniche?
Il liquido vaporizzato è composto da diverse sostanze chimiche. Gli ingredienti principali sono:
- Glicole propilenico (E1520): additivo alimentare e farmaceutico utilizzato per diluire altre sostanze.
- Glicerolo (E422): presente naturalmente nel corpo umano, impiegato in ambito medico e alimentare.
- Aromi alimentari: molecole aromatiche che conferiscono sapore (ad esempio vaniglia, mentolo, frutta).
- Nicotina (opzionale): presente in varie concentrazioni, può essere sotto forma libera o di sali di nicotina, che permettono un assorbimento più rapido.
Rischi e effetti sulla salute delle sigarette elettroniche
Le sigarette elettroniche sono spesso considerate meno dannose rispetto a quelle tradizionali, ma questo non significa che siano sicure.
Gli studi hanno dimostrato che, sebbene l’aerosol delle e-cig non contenga catrame e monossido di carbonio, può contenere sostanze dannose come:
- Metalli pesanti (piombo, nichel, cromo) provenienti dall’usura delle resistenze.
- Formaldeide e acetaldeide, sostanze irritanti e potenzialmente cancerogene.
- Composti organici volatili, che possono causare danni respiratori nel lungo periodo.
Le malattie correlate all’uso delle sigarette elettroniche
Sebbene le e-cig siano sul mercato da poco più di vent’anni, le ricerche scientifiche stanno iniziando a identificare alcune patologie associate al loro utilizzo. Tra i problemi più documentati ci sono le infiammazioni croniche delle vie respiratorie, come la bronchite cronica e la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) che riducono la capacità polmonare.
Nel 2019 negli Stati Uniti si è registrato un allarmante aumento di casi di EVALI (E-cigarette or Vaping product use-Associated Lung Injury). Si tratta di una grave forma di lesione polmonare associata all’uso di sigarette elettroniche. Le indagini hanno rivelato che molti dei pazienti avevano utilizzato dispositivi contenenti THC o additivi dannosi, come l’acetato di vitamina E. Sebbene il problema sia stato in parte arginato con regolamentazioni più severe, resta il timore che l’uso prolungato di alcuni liquidi possa comunque danneggiare i polmoni.
In particolar modo bisogna prestare attenzione alle sigarette elettroniche vendute abusivamente e a quelle che contengono THC nei paesi, come l’Italia, in cui la sostanza è illegale. Potrebbe infatti trattarsi di dispositivi non sicuri.
Anche il sistema cardiovascolare può essere influenzato dallo svapo. Alcuni studi suggeriscono che l’inalazione di nicotina e sostanze irritanti possa aumentare il rischio di ipertensione e aterosclerosi, contribuendo a un maggiore pericolo di infarti e ictus nel lungo periodo.
Dipendenza da nicotina e uso tra i giovani
Uno dei problemi principali delle sigarette elettroniche è la dipendenza da nicotina. La nicotina stimola il rilascio di dopamina nel cervello, provocando una sensazione di piacere e benessere temporaneo. Con il tempo, il cervello si abitua a questa stimolazione e richiede dosi sempre più elevate, rendendo difficile smettere.
Negli ultimi anni, è stata introdotta la nicotina sintetica, una versione prodotta in laboratorio che, a livello chimico, è identica a quella estratta dal tabacco. La differenza principale è che, essendo tecnicamente “non derivata dal tabacco”, sfugge a molte regolamentazioni sul controllo della nicotina.
Qui trovate uno studio sull’impatto dei liquidi e dei dispositivo sull’esposizione alla nicotina.
Alcuni modelli, in particolare le puff usa e getta, contengono dosi elevate di nicotina, aumentando il rischio di assuefazione nei giovani.
Spesso contengono quantità di nicotina elevate. Alcuni modelli possono contenere l’equivalente di 40-50 sigarette tradizionali, il che aumenta drasticamente il rischio di dipendenza tra gli adolescenti e i giovani adulti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso preoccupazione per il cosiddetto effetto gateway, ovvero il rischio che le e-cig inducano i giovani a passare al fumo tradizionale.
Qui trovate una ricerca sull’uso di JUULS e altre sigarette elettroniche tra i giovani, rischi e prevenzione
Impatto ambientale e pericoli fisici
Oltre ai rischi per la salute, le sigarette elettroniche pongono problemi ambientali. I dispositivi usa e getta contengono batterie al litio, plastica e circuiti elettronici difficili da riciclare. Lo smaltimento improprio può rilasciare sostanze tossiche nell’ambiente.
Inoltre, esiste il rischio di esplosioni delle batterie, soprattutto nei dispositivi economici di bassa qualità o se vengono utilizzati caricabatterie non originali. Incidenti di questo tipo possono causare ustioni gravi.