Quando si parla di salute, quello della prevenzione è uno dei concetti fondamentali. Per tale motivo, l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto si occupa di prevenzione a 360°. Da decenni si occupa di lotta all’amianto, anche detto asbesto, e all’esposizione a tutti i cancerogeni.
In questa guida approfondiamo il tema della prevenzione, unica strada per sconfiggere le malattie causate da esposizione ad agenti patogeni. Parliamo di prevenzione primaria secondaria e terziaria rispetto a tutti i rischi, tra cui fibre di amianto e le altre sostanze che causano cancro e tossiche nocive. Solo attraverso la prevenzione può essere tutelata la salute , un valore imprescindibile e fondamentale contemplato nell’art. 32 Cost.
I diversi livelli di prevenzione operano in modo circolare: prevenzione primaria, secondaria e terziaria sono strettamente interconnessi e non possono essere separati. Insieme, formano un sistema integrato che rappresenta lo strumento principale per affrontare e vincere il nostro scontro con le malattie. Molte di esse tra cui le malattie amianto correlate e il cancro hanno origine da esposizioni ambientali e lavorative. La salubrità dei contesti abitativi e professionali è fondamentale per garantire il diritto alla salute.
Definizione prevenzione: che cos’è?
La prevenzione, orientata a evitare o quantomeno ridurre eventi pericolosi per la salute umana e per l’ambiente, si articola in tre livelli che, come abbiamo già sottolineato, sono strettamente legati tra loro in un circolo continuo. Con il termine “circolarità” intendiamo l’insieme di misure, interventi e comportamenti mirati a prevenire o limitare l’insorgere di rischi, come le malattie asbesto correlate, malattie professionali e infortuni.
Minaccia, probabilità di danno e effetti sul benessere umano
Le sostanze e le circostanze ambientali che possono compromettere la salute degli individui esposti possono essere valutati attraverso tre criteri specifici:
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Il pericolo che rappresentano;
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Il rischio che comportano;
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L’impatto che producono sulla salute della popolazione.
Il pericolo riguarda la potenziale nocività di un determinato fattore. Una delle definizioni più pertinenti di “pericolo” è quella contenuta nel D.Lgs 81/2008, all’art. 2, n.1, lett. r, che lo descrive come: “proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni”, dove per “fattore” si intende una sostanza, uno strumento, un metodo di lavoro, ecc.
Il rischio, invece, è la probabilità che un agente patogeno causi un danno alla salute di un individuo. Esso aumenta la probabilità di sviluppare una patologia in maniera statisticamente significativa. Il rischio si calcola utilizzando l’incidenza cumulativa, che rappresenta la proporzione tra il numero di nuovi casi di malattia verificatisi in un determinato intervallo di tempo e la popolazione all’inizio di quel periodo.
La valutazione degli effetti sul benessere umano
La valutazione degli effetti sul benessere umano comprende una serie di procedure, metodi e strumenti utilizzati per stimare gli effetti potenziali sulla salute di una popolazione. Questo processo è di fondamentale importanza nella sanità pubblica, poiché permette di quantificare il carico di malattia che ricade sulla popolazione esposta a un determinato fattore di rischio. La valutazione degli effetti sul benessere umano aiuta a stabilire le priorità per gli interventi, orientando le azioni e le risorse verso le aree con il maggiore bisogno.
Prevenzione dell’esposizione all’amianto: cosa fare
Nel 1982, si assiste ad una radicale trasformazione dell’approccio alla malattia. In quell’anno viene infatti pubblicato il lavoro degli epidemiologi Richard Doll e Richard Peto contenente il primo elenco dei principali fattori di rischio che contribuiscono a determinare l’insorgenza di alcune malattie. Nasce, in tal modo, la consapevolezza che le attività di prevenzione servono a minimizzare il rischio di ammalarsi permettendo al Sistema Sanitario Nazionale di abbattere i costi per i farmaci e le terapie salvavita.
Oggi possiamo affermare che la prevenzione primaria è la migliore arma a disposizione dell’uomo contro gli elementi dannosi che favoriscono l’insorgenza di nuove malattie.
I vari pericoli per la salute
I vari pericoli per la salute sono determinati da condizioni o comportamenti che aumentano il rischio di contrarre una malattia. Possono essere classificati in fattori di rischio modificabili, come il comportamento e l’ambiente circostante, di vita e di lavoro, e i fattori di rischio non modificabili – perchè non dipendenti dalla volontà umana – come l’età, il sesso e patrimonio genetico.
I fattori di rischio modificabili sono rappresentati dai comportamenti errati che causano l’insorgenza di alcune patologie. Questi possono riguardare lo stile di vita, la dieta, la sedentarietà, il consumo di alcolici. Fanno parte dei fattori di rischio modificabili anche quelli che appartengono alal sfera della sicurezza sul lavoro.
In questo ambito la prevenzione dei pericoli e dei rischi è fondamentale per limitare infortuni e malattie professionali. Tra i mezzi della prevenzione ci sono la bonifica di ambienti contaminati, l’utilizzo di DPI individuali e il controllo delle soglie di esposizioni patogene. Inoltre si deve provvedere anche all’uso di materiali alternativi al pericoloso cancerogeno.
Prevenzione primaria: sottrarsi ad ogni tipo di contatto
La prevenzione primaria riguarda tutte le azioni volte a identificare e affrontare i pericoli, adottando interventi e comportamenti che prevengano o riducano l’insorgenza e lo sviluppo di malattie, intervenendo sui fattori di rischio e migliorando le condizioni di salute.
Durante l’incontro “Amianto e geotermia. Prevenzione primaria, epidemiologia e tutela”, l’Osservatorio Nazionale Amianto ha condiviso i risultati epidemiologici relativi all’impatto dell’amianto e di altri agenti cancerogeni su cittadini e lavoratori, con un focus particolare sulla Regione Toscana. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sviluppare strumenti adeguati per la prevenzione primaria e per la tutela giuridica e risarcitoria delle vittime.
La prevenzione primaria agisce sui fattori di rischio modificabili nell’ambiente e nei comportamenti umani. Adottare uno stile di vita sano, combattere il consumo di tabacco e impiegare strumenti di protezione individuale adeguati per evitare l’esposizione a cancerogeni nei luoghi di lavoro sono solo alcuni degli aspetti fondamentali della prevenzione primaria.
La prevenzione, indennizzo e risarcimento dei danni
Come spesso sottolineato, è fondamentale, innanzitutto, eliminare ogni rischio dagli ambienti lavorativi e di vita. È essenziale promuovere una cultura della prevenzione, che comporta il rifiuto di considerare il rischio come una condizione inevitabile. Questo principio vale anche per i nostri Militari, in particolare quelli impiegati nelle missioni internazionali.
Nella settima puntata di ONA TV, sono stati ospiti in studio Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Franco Colombo, Presidente della FILASC. Durante la trasmissione, è stata approfondita la problematica della sicurezza sul lavoro, con un focus sugli infortuni che possono verificarsi. Oltre alla diagnosi precoce e ai controlli sanitari, ciò che conta maggiormente è la prevenzione primaria. In molti casi, è possibile intervenire quando il danno biologico è ancora minimo, impedendo che la malattia evolva.
Per quanto riguarda le patologie asbesto-correlate, la diagnosi iniziale si concentra su placche e ispessimenti pleurici, che sono indicatori di un’esposizione elevata e del rischio di mesotelioma pleurico.. Quest’ultimo rappresenta il 93% dei mesoteliomi, con la pleura che risulta l’organo maggiormente colpito dalle fibre di amianto. Pertanto, il mesotelioma pleurico è considerato una malattia sentinella, indicativa anche di un rischio maggiore per altre neoplasie.
In questo contesto, la prevenzione secondaria gioca un ruolo cruciale. Essa comprende la sorveglianza sanitaria, che permette di identificare precocemente la malattia, favorendo non solo una diagnosi tempestiva, ma anche la possibilità di agevolare il pensionamento del paziente, per tutelarlo dalla progressione della malattia.
Strategie di prevenzione primaria contro l’amianto
L’uso, l’estrazione e la commercializzazione dell’asbesto sono stati vietati in Italia dal 1992. Nonostante ciò, le esposizioni all’amianto continuano a verificarsi, soprattutto a causa dei ritardi nelle operazioni di bonifica dei siti contaminati. L’amianto è infatti presente in quantità significative all’interno degli edifici pubblici e privati, tra cui scuole, palestre e ospedali. L’unico modo per annullare completamente il rischio di esposizione è rimuovere i manufatti contenenti amianto e smaltirli in discariche autorizzate. Tuttavia, la legge del 1992 non ha imposto la bonifica obbligatoria.
La legge amianto ha infatti vietato solo l’estrazione, l’importazione, il commercio, la lavorazione e l’impiego dell’asbesto, senza fornire garanzie rispetto ai rischi derivanti dall’esposizione a questa fibra pericolosa. Attualmente, esistono ancora ingenti quantità di manufatti contenenti amianto. Questi materiali si trovano in capannoni, tetti di edifici pubblici e privati, negli elicotteri, nelle navi della Marina Militare, nei convogli ferroviari, e in molti altri luoghi. A causa dell’usura, la fibra può liberarsi e disperdersi nell’ambiente, causando danni letali.
Le operazioni di manutenzione, rimozione, trattamento, smaltimento e bonifica degli oggetti contenenti amianto sono ancora in corso, generando ulteriori rischi di esposizione.
Per aiutare a mappare i siti contaminati e a promuovere la prevenzione primaria contro i rischi legati all’amianto, l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto ha lanciato l’app ONA amianto, alla quale possono partecipare anche i privati cittadini.
La prevenzione secondaria: in cosa consiste?
Nel momento in cui la prevenzione primaria non riesce a contenere adeguatamente i fattori di rischio, entra in gioco la prevenzione secondaria. Questa forma di prevenzione si concentra sull’individuazione precoce delle malattie attraverso tecniche di screening, permettendo così una diagnosi tempestiva. In molti casi, la diagnosi precoce non solo consente di bloccare la progressione della malattia, ma facilita anche l’accesso a cure immediate, migliorando significativamente le probabilità di successo dei trattamenti e la qualità della vita del paziente.
Tuttavia, non tutte le patologie dispongono di test di screening in grado di rilevare tempestivamente l’insorgenza della malattia, il che rende la prevenzione secondaria più difficile in certe situazioni.
In molti casi però è possibile. La prevenzione secondaria è però spesso sottovalutata e anche laddove i mezzi della medicina consentirebbero una migliore sorveglianza sanitaria di coloro che sono sottoposti a determinati fattori di rischio, siano essi modificabili o non modificabili, non viene solitamente usata in tutte le sue potenzialità.
Strategie di prevenzione secondaria contro l’amianto
Questo è particolarmente rilevante per le patologie asbesto-correlate. Il Report Consensus di Helsinki offre le direttive per una corretta sorveglianza sanitaria nei lavoratori esposti all’amianto. Attraverso lo screening della popolazione a rischio, è possibile ottenere una diagnosi precoce, che risulta cruciale per intervenire tempestivamente e prevenire complicazioni gravi. Serve infatti a curare tempestivamente la malattia, ma anche a supportare il paziente nel processo di ritiro dal lavoro anticipato in modo da evitare ulteriori esposizioni.
Nel contesto delle malattie asbesto-correlate, e in particolare per i mesoteliomi, una diagnosi precoce è essenziale per migliorare le prospettive di trattamento, poichè in grado di segnare la differenza tra la vita e la morte. Laddove non si riesce a fermare il decorso della malattia, una diagnosi tempestiva può migliorare sensibilmente la qualità della vita.
Secondo il Consensus Report di Helsinki i medici dovrebbero essere in grado di svolgere un’attenta anamnesi lavorativa al momento della diagnosi. Alcune malattie amianto correlate, infatti, come il mesotelioma, sono di difficile diagnosi e presentano sintomi subdoli. Che possono cioè far pensare ad altre malattie. Non sono purtroppo citati i casi di diagnosi errata o tardiva. La sorveglianza sanitaria deve essere svolta da un personale medico preparato, in grado di somministrare appositi questionari per l’anamnesi lavorativa del paziente.
Le diverse patologie legate all’amianto
Le fibre di amianto causano severe reazioni infiammatorie, come asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici, che possono evolvere successivamente in mesoteliomi e altri tipi di cancro. Per maggiori approfondimenti sull’azione cancerogena dell’amianto, è possibile consultare l’ultima monografia dell’IARC.
Malauguratamente, le patologie asbesto-correlate possono manifestarsi anche dopo esposizioni a livelli ridotti di amianto. La legge scientifica che sostiene questo fenomeno è quella della dose-dipendenza, o teoria multistadio della cancerogenesi. Questa teoria, portata avanti dall’ONA fin dal 2008, ha trovato conferma nella revisione del Consensus Report di Helsinki del 2014.
Nonostante ciò, in Italia si applica ancora il principio della cosiddetta soglia delle 100 fibre per litro (ff/ll). Questa soglia è stata indicata come un limite di allarme maggiore, poiché la giurisprudenza si orienta verso l’evitamento totale delle esposizioni. Un esempio di ciò si trova nella sentenza della Corte di Cassazione, IV Sez. pen., n. 42915/2012. Tuttavia, il cosiddetto limite di soglia non è esente da criticità, in quanto giustifica talune violazioni, specialmente quando si fa riferimento a esposizioni “sporadiche e di debole intensità”, come indicato nell’art. 249 del Dlgs. 81/2008.
Ne tratta anche Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed.2024, scritto dall’avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
La prevenzione terziaria: che cos’è?
L’obiettivo della scelta terapeutica è monitorare e contenere la progressione della malattia, garantendo al contempo un decorso sereno per il paziente, migliorando la sua qualità della vita.
Nella prevenzione terziaria, un aspetto fondamentale è la protezione legale per gli individui esposti a fattori di rischio professionali. Questo tipo di tutela consente, ad esempio, di allontanare i lavoratori dai fattori di rischio, prevedendo soluzioni come il prepensionamento.
Le malattie legate all’amianto devono essere adeguatamente indennizzate, con risarcimenti che coprano sia i danni patrimoniali che non patrimoniali. Anche per le patologie amianto-correlate di lieve entità, i lavoratori hanno diritto al prepensionamento amianto ai sensi dell’art. 13, co. 7 della L. 257/1992, oltre ai benefici contributivi amianto. Nel caso in cui, nonostante le maggiorazioni, il lavoratore non raggiunga i requisiti per la pensione, può fare richiesta per la pensione di invalidità amianto, come previsto dagli articoli 1, commi 250, 250 bis e ter della L. 232/2016.
Gli indennizzi per danno biologico e per la riduzione della capacità lavorativa completano il quadro della prevenzione terziaria in relazione all’esposizione all’amianto. La legge prevede per le vittime una rendita INAIL o un indennizzo, nonché l’accesso al Fondo Vittime Amianto. Quest’ultimo offre anche un risarcimento una tantum per chi ha contratto mesotelioma a causa di esposizione ambientale. Inoltre, le vittime e i loro familiari hanno diritto al risarcimento danni amianto.
Gli indennizzi per il danno biologico e per la venuta meno capacità lavorativa concludono il quadro della prevenzione terziaria rispetto al rischio amianto. La legge prevede per le vittime una rendita o indennizzo INAIL e l’accesso al Fondo Vittime Amianto. Questo è disponibile una tantum anche per coloro che abbiano contratto una forma di mesotelioma a causa dell’esposizione ambientale. Infine, le vittime e i loro coniugi o parenti stretti possono accedere al risarcimento per i danni causati dall’amianto.
Consulenza gratuita ONA per danno amianto
L’ONA offre una consulenza gratuita per le vittime che hanno subito danni alla propria salute a causa dell’amianto. Basta contattare il numero verde 800.034.294 o compilare il form per ricevere informazioni e assistenza tecnica, medica e legale.




