L’Osservatorio Nazionale Amianto assiste per il prepensionamento ferrovieri, al fine di ottenere i benefici contributivi amianto e il risarcimento dei danni. Spesso, a causa dell’utilizzo dei minerali di asbesto, si sono verificati anche gravi danni alla salute a carico dei dipendenti delle Ferrovie dello Stato. L’Osservatorio Nazionale Amianto, sotto la guida del suo presidente Avv. Ezio Bonanni, ha ottenuto significativi risultati nella tutela dei diritti delle vittime e dei loro familiari.
Ferrovie dello Stato: utilizzo dell’amianto
L’asbesto è stato usato nei mezzi di trazione e rotabili di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Infatti, l’utilizzo di questi minerali ha determinato l’insorgenza di una vera e propria epidemia di malattie asbesto correalte tra i dipendenti. Infatti, come si evince dal VIII Rapporto Mesoteliomi, aggiornato al 2025 con i dati fino al 2021, tra i ferrovieri sono stati censiti 795 casi di mesotelioma di origine certa. A tal proposito, l’ONA ha ottenuto diverse sentenze definitive di condanna a carico delle Ferrovie dello Stato per il risarcimento del danno per casi di mesotelioma.
In altrettanti casi, le Ferrovie dello Stato hanno risarcito il danno anche in sede stragiudiziale, con una procedura conciliativa. In tutti questi casi, c’è stato anche il diritto alla rendita INAIL e ai benefici contributivi per esposizione ad amianto. La maggior parte dei ferrovieri è stata professionalmente esposta ad amianto, con conseguente diritto al prepensionamento e alla rivalutazione delle prestazioni pensionistiche in base all’art. 13 comma 8 Legge 257/92 delle pensioni ferrovieri.
Prepensionamento ferrovieri e risarcimento danni
Tra i dipendenti delle Ferrovie dello Stato è altissima l’incidenza dei casi di patologie asbesto correlate. La causa è riconducibile all’imponente utilizzo di amianto negli ambienti ferroviari. Anche le carrozze ferroviarie erano coibentate in asbesto, per le sue proprietà di resistenza al calore. Le prime bonifiche risalgono soltanto a partire dalla fine degli anni ’80, per concludersi solo nei tempi più recenti. L’ONA assiste molti ferrovieri e i familiari delle vittime che purtroppo sono state stroncate da questa fibra killer.
Benefici amianto e prepensionamento ferrovieri
Tutti gli altri lavoratori delle Ferrovie dello Stato che sono stati esposti amianto hanno comunque diritto al prepensionamento per esposizione cancerogena, a prescindere dal sito in cui hanno svolto la loro attività lavorativa. In tal senso, l’ONA offre assistenza per ottenere l’accredito per esposizione amianto, ex. art. 13 comma 8 L. 257/92. Infatti, si è dimostrato che perfino i macchinisti sono stati esposti all’amianto in concentrazioni superiori alle 100 ff/ll nella media delle 8 ore lavorative.
Con la legge di bilancio del 2018, all’art. 1, comma 246, è stato modificato l’art. 1 comma 277 della L. 28.12.2015 n. 208, con l’attribuzione dei benefici contributivi amianto per i ferrovieri. In particolare, questa normativa fa riferimento alla tutela di coloro che sono stati adibiti alla manutenzione e scoibentazione delle carrozze ferroviarie con presenza di amianto. Il termine del 2 marzo 2018 è stato prorogato, per effetto dell’art. 1 comma 246 della L. 27.12.2017, n. 205 avente ad oggetto i benefici previdenziali per i lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario.
Circolare INPS benefici amianto ferrovieri n. 46
La circolare INPS n. 46, pubblicata il 14 marzo 2018, fornisce istruzioni ai lavoratori per ottenere il riconoscimento di benefici previdenziali per il prepensionamento. Si tratta di una misura circoscritta ai lavoratori della produzione di materiale rotabile ferroviario, che sono stati esposti amianto senza le adeguate misure di sicurezza per la salute, soprattutto rispetto al rischio asbesto. Nei documenti INPS sono indicate le istruzioni per ottenere il diritto al beneficio amianto e la certificazione di esposizione ad amianto. Il beneficio pensionistico è riconosciuto a partire dal 1° gennaio 2018 a condizione che alla domanda sia allegata la documentazione probante e soltanto dopo apposito accertamento eseguito dall’INAIL.
La nuova Legge amianto si applica ai lavoratori:
- siti produttivi di amianto nelle ferrovie, privi di equipaggiamenti di protezione asbesto;
- assicurati INAIL;
- che siano ancora in attività oppure privi di pensione.
Come presentare domanda per prepensionamento ferrovieri
L’ONA offre assistenza a tutti i lavoratori ferroviari che sono stati esposti amianto per ottenere il prepensionamento da amianto, tra i quali coloro che rientrano nella Legge speciale per il prepensionamento ferrovieri a causa dell’amianto:
- domanda pensione amianto INPS, con dichiarazione del datore di lavoro circa la presenza di amianto/effettuazione di bonifica amianto;
- documentazione attestante il periodo di bonifica dell’asbesto;
- documentazione attestante la durata dell’attività del lavoratore interessato presso il sito specifico.
Benefici amianto ferrovieri: il messaggio INPS n. 696 del 2018
L’INPS, con il messaggio n. 696 del 15.02.2018, ha ricordato che le domande per ottenere i benefici per esposizione ad amianto per coloro che sono stati esposti nel settore “della produzione di materiale rotabile ferroviario che hanno prestato la loro attività nel sito produttivo … senza essere dotati degli equipaggiamenti … durante le operazioni di bonifica dall’amianto posta in essere mediante sostituzione del tetto, sono riconosciuti, nei limiti stabiliti nel presente comma i benefici previdenziali di cui all’art. 13 comma 8 della Legge 27 marzo 1992 n. 257 per il periodo corrispondente alla medesima bonifica e per 10 anni successivi al termine dei lavori di bonifica, a condizione della continuità del rapporto di lavoro“.
Anche per chi non ha depositato le domande entro il 2 marzo 2018 è possibile ottenere i benefici con l’art. 13 comma 8 L 257/92. Tuttavia, si tratta di una misura circoscritta per un solo sito lavorativo quello della Breda di Pistoia e ciò si evince dal testo di legge (art. 1, co. 277, L. 208/15, come modificato dall’art. 1 co. 246 L. 205/17).
L’Avv. Ezio Bonanni, esperto in materia di benefici amianto e di tutela delle vittime dell’amianto, consiglia comunque tutti i lavoratori di depositare la domanda all’INPS sulla base dell’ art. 13 comma 8 L. 257/92. Questa norma di legge, riferita ai lavoratori della Breda Pistoia, in realtà ha costituito un’occasione persa. Tutti i lavoratori delle Ferrovie dello Stato esposti amianto hanno diritto al prepensionamento, anche coloro che non si sono ammalat, con rivalutazione della pensione al 50%, ex. art. 13 comma 7 L. 257/92. In questi casi, sarà necessario e sufficiente dimostrare un danno da amianto.
Pensione invalidità amianto ferrovieri
Con la recente riforma dell’art.1, co. 250, L. 232/2016, molti problemi dei ferrovieri esposti amianto sono stati risolti. Infatti, in caso di danni – anche minimi – alla salute, sussiste il diritto al prepensionamento, anche per tutti i macchinisti delle FS. Questo beneficio può essere richiesto solo dopo aver ottenuto il riconoscimento della malattia professionale. Ciò si applica anche in caso di riconoscimento delle placche e degli ispessimenti pleurici.
L’INPS ha, inoltre, dettato la circolare n. 34 del 2020, con cui ha stabilito le modalità per accedere alla pensione d’invalidità. In questo modo, si supera tutta la problematica sollevata dall’INPS che ha sempre teso a negare i diritti pensionistici dei ferrovieri.
Tutela legale per i diritti dei ferrovieri
Al di là ed oltre al diritto al prepensionamento, sussiste il diritto al risarcimento di tutti i danni. Infatti, l’amianto è un potente cancerogeno che provoca tutta una serie di malattie asbesto correlate, come ribadito dalla monografia IARC. Per questi motivi, tutti i ferrovieri, che sono rimasti vittime di danni biologici da amianto, hanno diritto ad ottenere l’integrale ristoro di tutti i danni. Infatti, la rendita INAIL è soltanto un indennizzo, mentre invece si ha diritto all’integrale risarcimento del danno.
In più, in molte occasioni, purtroppo, i ferrovieri vittime di mesotelioma oppure di altre malattie asbesto correlate perdono la vita a causa dei danni delle fibre di asbesto. Per questo motivo, che sussiste anche il diritto in favore degli eredi. Questi ultimi possono ottenere la liquidazione di tutto quanto maturato in vita dal loro congiunto al netto dell’indennizzo INAIL, che deve essere scomputato per poste omogenee.
Gli stretti congiunti hanno anche diritto al risarcimento del danno iure proprio sofferto a causa della malattia e della morte dello stretto congiunto. Per questi motivi, anche questi ulitmi possono intentare l’azione di risarcimento danni a carico delle Ferrovie dello Stato. L’azione di risarcimento può essere proposta con il ricorso giudiziario al Giudice del Lavoro.
Ferrovieri e amianto: la consulenza gratuita ONA
I ferrovieri esposti all’amianto e ad altri cancerogeni possono richiedere la consulenza gratuita dell’ONA e avere tutte le informazioni riguardo la tutela dei propri diritti e l’accesso al prepensionamento. Si può contattare l’associazione attraverso il numero verde 800.034.294 o compilando il form online.