Esistono alcune patologie asbesto correlate riconosciute nelle tabelle INAIL, al contrario di altre ancora non tabellate. L’amianto, per le sue capacità fibrogene e cancerogene, causa gravi danni alla salute umana. Poiché la maggior parte delle esposizioni si verificano per l’attività professionale, è fondamentale la tutela legale ai fini di ottenere l’indennizzo. L’Osservatorio Nazionale Amianto fornisce il servizio di assistenza legale gratuita, per tutti coloro che hanno subito l’insorgenza di una malattia professionale asbesto correlata e possono, pertanto, accedere al sistema di assicurazione INAIL.
L’INAIL ha istituito, quindi, il sistema di indennizzo, con accertamento tecnico della condizione di rischio e valutazione medico legale. Cosi per la decisione di accoglimento o rigetto delle domande di riconoscimento di malattia professionale. Quelle malattie della lista I sono immediatamente indennizzate, per la presunzione legale di origine. Non così per le altre, per le quali la vittima deve superare un lungo e tortuoso percorso. Nel settore pubblico non privatizzato, vi è il sistema di riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere.
Il riconoscimento malattia professionale presuppone il giudizio dell’INAIL. In caso di accoglimento della domanda amministrativa con riferimento ad una delle patologie inserite nella lista I, lista II o lista III sussiste l’ulteriore diritto alle prestazioni del Fondo Vittime Amianto. In più nei confronti dell’INPS si può presentare la domanda amministrativa per ottenere il riconoscimento delle non diritto ai benefici contributivi. L’ONA offre assistenza medica e consulenza legale gratuita grazie al team di medici volontari e avvocati per la tutela dei diritti e della salute.
Patologie asbesto correlate riconosciute dall’INAIL nella lista I
L’INAIL è l’ente che accerta l’origine professionale delle infermità ed accredita gli indennizzi amianto INAIL malattie. Le malattie amianto correlate sono indicate dalla letteratura scientifica, oltreché dalla monografia IARC. Sulla base di ciò, l’INAIL ha classificato le diverse patologie in tre liste di malattie professionali riconosciute. Si tratta delle tabelle malattie professionali INAIL, che rilevano anche per il risarcimento dei danni per esposizione ad amianto. Infatti, con indennizzo INAIL e l’accredito dei benefici amianto, si ottengono delle prove documentali inoppugnabili che possono essere fatte valere anche nei confronti dei datori di lavoro per la richiesta di risarcimento del danno.
Le malattie inseriti nella Lista I, che sono quelle di “elevata probabilità“, sono quelle che vengono generalmente riconosciute e indennizzate:
- asbestosi;
- placche pleuriche e ispessimenti pleurici;
- mesotelioma (pleurico, pericardico, peritoneale e della tunica vaginale del testicolo);
- tumore al polmone;
- neoplasia della laringe;
- cancro alle ovaie.
Per il riconoscimento di queste malattie, che si presumono di origine professionale, è sufficiente la prova della presenza dell’asbesto nell’ambiente lavorativo, senza alcun superamento delvalore limite (Cass., Sez. Lav., n. 23653/16), ottenendo la liquidazione dell’indennizzo per il danno biologico, oltreché della rendita.
Le altre liste INAIL per patologie asbesto correlate
Nella Lista II, invece, sono comprese le malattie causate dall’asbesto la cui origine lavorativa è di limitata probabilità. In questo caso, la vittima ha bisogno di dimostrare il nesso causale per ottenere la costituzione e la conseguente liquidazione delle prestazioni previdenziali.
Infine, la lista III INAIL comprende solo il tumore all’esofago, la cui origine lavorativa è ritenuta possibile. Si deve altresì tener a mente che l’esposizione ad asbesto provoca una più alta probabilità di contrarre cardiopatie, problemi cardiovascolari e cardiocircolatori, oltre a causare l’insorgenza di numerose ulteriori patologie.
Prestazioni INAIL per le vittime di malattie asbesto correlate
I lavoratori affetti da patologie asbesto correlate tabellate dall’INAIL come malattie professionali hanno diritto alle prestazioni INAIL:
- rendita INAIL, prestazione mensile che si ottiene nel caso in cui il grado invalidante non sia inferiore al 16%;
- indennizzo danno biologico INAIL, prestazione che si ottiene in caso di danno biologico compreso tra il 6% e il 15%.
Le prestazioni come malattia professionale INAIL indennizzo sono reversibili in favore del coniuge superstite o dei figli e di altri familiari in caso di decesso. Nel caso l’ente voglia negare il riconoscimento dell’origine professionale della malattia, dovrà eccepire e poi dimostrarne la esclusiva origine extraprofessionale.
Anche le altre malattie quelle della lista 2 e anche della lista 3 devono essere riconosciute se c’è la prova dell’esposizione all’amianto, peraltro in assenza di un decorso extraprofessionale. Quindi anche in questo caso l’INAIL deve indennizzare e considerare le malattie asbesto correlate.
Benefici contributivi e Fondo Vittime Amianto
Le vittime di patologie asbesto correlate riconosciute nelle tabelle malattie professionali INAIL, e i familiari in caso di decesso, hanno diritto alla prestazione aggiuntiva Fondo Vittime Amianto (in base all’art. 1, commi 241/246 L. 244/2007), che si aggiunge alla rendita.
Inoltre le vittime possono richiedere le maggiorazioni contributive, un prolungamento della anzianità contributiva pari al 50% del periodo di esposizione con accesso al prepensionamento e aumento ratei pensione. In caso non si raggiunga il diritto a pensione si può fare domanda per il pensionamento immediato.
Riconoscimento causa di servizio malattie amianto correlate
Il personale civile e militare di Forze Armate e Dipartimento di Sicurezza affetto da patologie asbesto correlate riconosciute nelle tabelle INAIL o causate da altri agenti patogeni hanno diritto al riconoscimento di Vittima del Dovere e alle relative prestazioni e benefici, con perequazione con i benefici riconosciuti alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Risarcimento danni per malattie asbesto correlate
La rendita INAIL costituisce un indennizzo malattie professionali e non un risarcimento dei danni (differenziali e complementari). Questi danni si sono verificati in seguito all’insorgenza della patologia (Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 777/2015). I danni differenziali e complementari si quantificano con il metodo equitativo puro o sulla base delle tabelle del Tribunale di Milano.
Sia la vittima che i familiari hanno diritto al risarcimento dei danni, sempre con quantificazione equitativa. L’azione di risarcimento malattia professionale va promossa con ricorso al Giudice del Lavoro, contro tutti i datori di lavoro per malattia professionale risarcimento danni amianto. Questi ultimi, responsabili dell’esposizione ad asbesto, causa malattia professionale riconosciuta. In caso di lesioni gravi o decesso per malattie riconosciute come causa di servizio correlate all’esposizione ad asbesto, spetta il risarcimento dei danni sofferti. Sia direttamente dalla vittima per la malattia, sia indirettamente dagli eredi in caso di morte del lavoratore assicurato.
Procedimento penale per risarcimento danni
Nel procedimento penale a carico degli imputati responsabili (dirigenti, componenti del consiglio dell’amministrazione), le vittime e i loro familiari possono costituirsi parte civile per il risarcimento danni da patologie asbesto correlate.
Nel procedimento penale, le vittime di malattie professionali INAIL e amianto hanno diritto anche a citare i datori di lavoro perché responsabili civili, per la condanna al risarcimento danni amianto. Il riconoscimento INAIL malattia professionale costituisce una prova su base indiziaria che può essere fatta valere nel procedimento civile nel risarcimento dei danni amianto (Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 5174/2015).
Patologie asbesto correlate non tabellate
Il lavoratore vittima di malattie asbesto correlate non riconosciute nelle tabelle INAIL malattia professionale, può dimostrare l’origine professionale. In questo modo, può ottenere il riconoscimento malattia professionale INAIL e il risarcimento INAIL.
Il lavoratore deve fornire la prova dell’esposizione asbesto e del nesso causale. In caso di decesso, l’onere spetta agli eredi che possono ottenere rendita INAIL agli eredi. Questi ultimi, sono beneficiari della rendita in reversibilità per ottenere il riconoscimento malattia professionale non riconosciuta nelle tabelle INAIL malattie professionali.
In caso di rigetto della domanda, la vittima (o gli eredi) si potrà rivolgere al Giudice del Lavoro. Spesso viene contestata amianto malattia professionale in caso di lavoratore fumatore esposto ad asbesto. L’origine professionale deve essere, comunque, riconosciuta e la rendita accreditata, in quanto è sufficiente la concausa (ovvero il ruolo concausale dell’asbesto nell’insorgenza della malattia). Infatti, tutte le patologie professionali debbono essere riconosciute, indipendentemente dal loro inserimento nelle tabelle INAIL (Corte Costituzionale, Sentenze n. 179 del 18.02.88, e n. 206 del 25.02.88).
Le tabelle malattie professionali INAIL non limitano i casi per i quali si ha diritto al riconoscimento dell’origine professionale della malattia. Il lavoratore può sempre dimostrare che la malattia ha avuto origine professionale per esposizione ad asbesto. Questo può avvenire anche in sinergia con altri agenti tossico-nocivi. Questa quindi è una malattia professionale tabellata.
ONA: consulenza alle vittime e prevenzione
L’ONA sostiene l’importanza fondamentale della prevenzione primaria, cioè della bonifica amianto, della diagnosi precoce delle malattie amianto per maggiori chance di guarigione e sopravvivenza (prevenzione secondaria) e la tutela degli esposti amianto per il risarcimento danni e il riconoscimento di tutti i benefici amianto (prevenzione terziaria). Per richiedere una consulenza e ottenere maggiori informazioni sul proprio caso si può chiamare il numero verde 800.034.294 o compilare il form.