L’inquinamento ambientale causa ogni anno milioni di morti premature ed è responsabile del degrado ambientale e di fenomeni gravissimi come il riscaldamento globale. Tra le varie tipologie di inquinamento, l’inquinamento acustico è probabilmente uno dei più sottovalutati, perché responsabile in maniera minore della perdita di biodiversità e di danni alla natura e alla nostra salute. Eppure anche l’inquinamento acustico ha importanti conseguenze e la capacità di causare patologie anche serie.

In questa guida scopriamo cos’è l’inquinamento acustico, a cosa è dovuto e le conseguenze per l’ambiente e la salute. Come si può intervenire e i rimedi.

L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto combatte da decenni contro l’amianto e altri cancerogeni. La salvaguardia dell’ambiente e la lotta al degradamento ambientale è un elemento fondamentale della prevenzione della salute.

L’inquinamento acustico: che cos’è?

Che cos’è l’inquinamento acustico? L’inquinamento acustico si verifica quando nell’ambiente si diffondono suoni di intensità elevata che superano una certa soglia, mettendo a rischio la salute umana e quella di altre specie. Le principali sorgenti rumorose sono numerose e le aree più colpite risultano essere soprattutto quelle urbane.

La legge stabilisce i limiti di decibel oltre i quali si parla di vero e proprio inquinamento acustico: 65 dB durante il giorno e 55 dB di notte. L’intervallo considerato ottimale per la qualità acustica si colloca tra 35 e 45 dB.

Cause inquinamento acustico: quali sono?

Il rumore può essere definito come una sensazione uditiva fastidiosa o addirittura intollerabile. Diverse attività e settori umani contribuiscono alla sua diffusione:

  • Traffico veicolare: clacson, pneumatici sull’asfalto, rombi dei motori e delle ruote dei tram;
  • Ferrovie: sebbene il treno sia un mezzo più ecosostenibile rispetto ad altri, rappresenta comunque una fonte significativa di rumore;
  • Trasporto aereo: i motori degli aerei producono forti rumori durante decollo e atterraggio;
  • Industria e artigianato: le attività produttive generano rumori diffusi soprattutto nelle città ad alta densità lavorativa;
  • Attività commerciali e domestiche: locali come bar, discoteche o semplici attività domestiche possono contribuire all’inquinamento acustico;
  • Fenomeni meteorologici: in questo caso si tratta di un rumore naturale, non legato alle attività umane.

Conseguenze: disturbi fisici dell’inquinamento acustico

L’esposizione all’inquinamento acustico influisce significativamente sulla salute dell’uomo. Le conseguenze e i danni fisici variano in base alle caratteristiche del rumore e possono essere suddivisi in due categorie principali:

  • Danni uditivi: possono essere acuti, se il rumore è intenso ma di breve durata, o cronici, se l’esposizione è prolungata. Tra gli effetti si segnalano vertigini, ronzii e riduzione della sensibilità uditiva.

  • Danni extra-uditivi: non coinvolgono direttamente l’apparato uditivo, ma derivano dallo stress provocato dal rumore. Questo può avere ripercussioni sul sistema gastrointestinale, sulla pressione arteriosa e sul funzionamento del sistema nervoso, immunitario, surrenale e tiroideo.

A questi effetti si aggiungono sensazioni di fastidio generale, difficoltà nella comunicazione e nella concentrazione, compromissione delle attività di studio o lavoro e possibili disturbi del riposo e del sonno.

Rimedi al fenomeno, soluzioni e proposte

transizione ecologica

Eliminare completamente l’inquinamento acustico non è possibile, ma è certamente possibile ridurne gli effetti e proteggersi efficacemente. Per questo, le azioni delle istituzioni devono integrarsi con quelle dei cittadini. Ad esempio, il Parlamento Europeo ha proposto di abbassare i limiti di emissione sonora delle automobili, riducendo così il rumore urbano.

A livello locale, si possono adottare misure pratiche come l’uso di asfalto fonoassorbente o la creazione di barriere vegetali lungo le strade per schermare il rumore. Anche incentivare una mobilità alternativa e sostenibile — con pedonalizzazioni, piste ciclabili e riduzione degli spostamenti rumorosi — contribuisce a mitigare l’impatto acustico.

All’interno delle abitazioni, è possibile proteggersi dal rumore con materiali e arredi che assorbono i suoni: superfici porose, tende, divani, materassi, cuscini e piante favoriscono un confort acustico che migliora la qualità della vita domestica.

ONA contro inquinamento e per la tutela dell’ambiente

L’ONA si dedica alla prevenzione dei rischi legati all’amianto e ad altri agenti cancerogeni che minacciano la salute e l’ambiente. La diffusione e la gravità di questi fenomeni richiedono interventi governativi efficaci e tempestivi.

Da anni, l’Osservatorio Nazionale Amianto promuove la bonifica dei siti contaminati in Italia e offre assistenza legale e medica gratuita. Per richiedere una consulenza, puoi contattare il numero verde 800.034.294 o compilare il form online.

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