In questa guida parliamo del piombo e in particolare della sua embriotossicità, ovvero della capacità di causare danni all’embrione. Secondo l’OMS il piombo, insieme ad arsenico e mercurio, è una delle sostanze tossiche più pericolose a cui è possibile essere esposti. L’esposizione al piombo causa gravi danni alla salute a causa dell’estrema tossicità della sostanza. Lo IARC in particoalre ha inserito il piombo tra i patogeni appartenenti al Gruppo B2 (possibilmente cancerogeni).

Scopriamo in che modo, quali sono i possibili danni e come evitare l’esposizione al piombo in gravidanza.

Immagina un metallo grigio, facile da lavorare e usato per secoli in mille modi diversi, dal trasporto dell’acqua nell’antica Roma alle vernici colorate dei secoli scorsi. Il piombo per tanto tempo è stato considerato un materiale indispensabile. Poi abbiamo scoperto che non è solo utile, ma anche estremamente tossico. È un nemico silenzioso, capace di provocare danni gravi alla salute umana, soprattutto se si tratta di bambini o, peggio ancora, di un embrione in via di sviluppo.

Cos’è il piombo e dove si trova

Il piombo è un metallo pesante noto per la sua tossicità e i danni che può causare alla salute umana, in particolare durante la gravidanza. Questo materiale, utilizzato ampiamente in passato per vernici, tubature e carburanti, è ancora oggi presente nell’ambiente, soprattutto in aree industriali o in vecchi edifici. È pericoloso perché può essere inalato o ingerito attraverso polveri, acqua contaminata, alimenti o superfici trattate con prodotti contenenti piombo.

Le vernici al piombo sono state usate comunemente fino al 1960, in quantità minore fino ai primi anni ’70 e quasi del tutto eliminate dal 1978. Pertanto, in un numero significativo di vecchie abitazioni le vernici al piombo rappresentano ancora un pericolo. Anche il terreno attorno a queste case potrebbe essere contaminato.

In passato il piombo era usato anche nella benzina, nei condotti dell’acqua e in altri prodotti per la casa come il cibo in scatola.  Anche se l’uso di questo metallo è stato drasticamente ridotto, esso è ancora presente in alcuni prodotti e processi industriali. Alcuni smalti per la ceramica contengono piombo che può essere rilasciato soprattutto a contatto con sostanze acide (frutta, coca-cola, pomodori, vino). Batterie e altri oggetti di uso quotidiano contengono spesso piombo. Così come i proiettili e i pesi per la pesca o per le tende.

Dove si può trovare il piombo in casa?

In passato, le tubature in piombo erano comuni nelle costruzioni. Le case costruite prima degli anni ’80 potrebbero avere tubature in piombo o raccordi di piombo, che possono rilasciare tracce di metallo nell’acqua potabile, contaminando le forniture idriche domestiche. Il problema si manifesta quando l’acqua staziona per ore nelle tubature, favorendo l’accumulo di particelle di piombo.

Fino agli anni ’70, il piombo era un ingrediente comune anche delle vernici per la sua capacità di rendere i colori più brillanti e resistenti. Anche se oggi è vietato l’uso del piombo nelle vernici, molte abitazioni costruite prima di quel periodo potrebbero ancora avere pareti o mobili dipinti con vernici al piombo. Col tempo, le vernici si degradano e possono rilasciare polveri e scaglie tossiche che, se inalate o ingerite, possono essere dannose.

Inoltre potrebbe trovarsi in piastrelle e smalti per piastrelle (alcuni tipi di smalto usati in passato contenevano piombo, vecchi manufatti e oggetti decorativi in metallo o ceramica potrebbero contenere piombo.

Categorie di lavoratrici esposte al piombo

Tra le categorie esposte ci sono coloro che:

  • lavorano in una fonderia;
  • colorano il vetro o la ceramica con colori che contengono piombo;
  • elettricisti;
  • costruiscono, saldano o ristrutturano ponti e vecchie case.

Effetti sulla salute e sull’embrione

L’esposizione al piombo è particolarmente rischiosa per le donne incinte, poiché il metallo attraversa facilmente la placenta, raggiungendo il feto. Una volta nel corpo, il piombo si accumula nei tessuti molli e nelle ossa, interferendo con il funzionamento cellulare e danneggiando il sistema nervoso in formazione. Questo può causare effetti gravi, come ritardi nello sviluppo mentale e fisico del bambino, malformazioni congenite e problemi neurologici. A lungo termine, i bambini esposti al piombo in utero possono manifestare difficoltà cognitive, comportamenti antisociali e una maggiore propensione a sviluppare problemi di salute mentale e sociale durante l’adolescenza e l’età adulta.

Tra le malattie correlate all’embriotossicità del piombo ci sono Anencefalia e spina bifida.

Gli effetti a lungo termine dell’esposizione del feto al piombo

I danni causati dal piombo non si limitano al momento della nascita.

Molti studi hanno trovato un legame tra l’esposizione al piombo e una maggiore aggressività, impulsività e persino comportamenti antisociali. In alcuni casi, questi individui hanno difficoltà a instaurare relazioni sociali o a mantenere un lavoro stabile, e sono più propensi a comportamenti violenti. È come se il piombo lasciasse un’impronta indelebile sul loro carattere e sul loro modo di interagire con il mondo.

Danni prenatali e casi reali

Per capire meglio quanto sia grave il problema, pensa a quello che è successo a Flint, una città negli Stati Uniti. Per anni, l’acqua potabile è stata contaminata da piombo a causa di tubature vecchie e mal gestite. Molte donne incinte hanno bevuto quell’acqua, e i loro bambini sono nati con danni neurologici, difficoltà di apprendimento e problemi comportamentali. Questo caso ha sollevato l’allarme a livello mondiale, dimostrando quanto il piombo possa essere devastante, soprattutto per le future generazioni.

Ma non dobbiamo andare così lontano per trovare esempi. Anche in Italia, in passato, molte industrie hanno contaminato il terreno e l’aria con emissioni di piombo. Le persone che vivono vicino a queste zone sono state esposte, e in alcuni casi i bambini hanno mostrato sintomi di intossicazione da piombo.

Come possiamo proteggerci?

Per fortuna, ci sono modi per ridurre il rischio. La prima cosa da fare è evitare le fonti di piombo conosciute. Se vivi in una casa vecchia, controlla se le tubature o le vernici contengono piombo. Se sospetti che l’acqua sia contaminata, usa un filtro certificato o fai analizzare l’acqua da un laboratorio. Anche il terreno può essere una fonte di esposizione, quindi è meglio evitare di coltivare o giocare in aree potenzialmente contaminate.

Un altro aspetto importante è l’alimentazione. Mangiare cibi ricchi di calcio, ferro e vitamina C può aiutare il corpo a ridurre l’assorbimento del piombo. Questo è particolarmente importante per le donne incinte, che dovrebbero seguire una dieta equilibrata e fare regolari controlli medici per monitorare la loro salute e quella del bambino.

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Come proteggersi dall’esposizione da piombo a lavoro

Se si lavora in un ambiente potenzialmente pericoloso per l’esposizione alle polveri o al fumo con piombo si raccomanda di:

  • lavarsi le mani prima di mangiare, bere o fumare;
  • mangiare, bere e fumare in zone che sono libere dalla polvere e dai fumi di piombo;
  • indossare un respiratore con filtro HEPA (classe N-100) e radersi la barba per ricavarne i benefici migliori;
  • tenere i propri abiti non da lavoro in un posto pulito;
  • cambiare vestiti e scarpe prima di lavorare con il piombo;
  • Fare immediatamente una doccia dopo aver lavorato col piombo e prima di andare a casa;
  • lavare i vestiti da lavoro sul posto di lavoro o separatamente da quelli degli altri membri della famiglia.

Vie di esposizione e prevenzione

Il piombo entra nel corpo principalmente per inalazione, ingestione o contatto con materiali contaminati. Ad esempio, vecchie vernici o tubature in piombo possono rilasciare particelle nell’aria o nell’acqua. Per ridurre i rischi, è fondamentale:

  • Eliminare o isolare fonti di piombo in abitazioni ed edifici vecchi.
  • Usare filtri per l’acqua potabile in caso di tubature obsolete.
  • Evitare il contatto con polveri o terreni in aree contaminate.

Adottare una dieta ricca di calcio e ferro può inoltre limitare l’assorbimento di piombo, soprattutto per le donne incinte.

Qual è la soglia di esposizione al piombo?

Come già detto, non esiste una soglia al di sotto della quale l’esposizione al piombo non provoca danni. I sintomi di avvelenamento da piombo sono approssimativamente proporzionali al livello di piombo, ma non ci sono livelli sicuri.

Il rischio dei deficit cognitivi aumenta quando la piombemia (PbB) è  10 mcg/dL ( 0,48 mmol/L) per un periodo prolungato, sebbene la soglia possa essere anche più bassa. Altri sintomi (p. es., coliche addominali, stipsi, tremori, cambiamenti dell’umore) si manifestano quando la piombemia (PbB) è > 50 mcg/dL (> 2,4 micromol/L). L’encefalopatia si sviluppa quando la piombemia (PbB) è > 100 mcg/dL (> 4,8 micromol/L).

 

 

Per richiedere l’assistenza medica e legale gratuita dell’ONA in caso di esposizione all’amianto o ad altri cancerogeni e al piombo basta chiamare il numero verde 800 034 294 o compilare il form di seguito.

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