In questa pagina parliamo di un’importante conferenza che si è svolta a Torino nel 2009: la Seconda Conferenza Nazionale sull’Amianto. Si è tenuta dal 6 all’8 novembre del 2009 e ha rappresentato un tavolo di confronto e discussione sulle tematiche più scottanti riguardanti l’amianto.

Ha messo in relazione avvocati che si occupano di tutela legale degli esposti all’amianto in Europa e a livello internazionale con lo scopo di creare delle strategie comuni per vincere la battaglia. Ha messo in relazioni le associazioni che difendono le vittime e i loro familiari, tessuto importantissimo in un contesto di discriminazione da parte dello stato italiano.

Si è posta l’obiettivo di discutere e fornire soluzioni ad alcuni temi: come ricerca e sorveglianza sanitaria, risarcimenti e tutele.

L’Avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha partecipato in qualità di relatore al gruppo di lavoro dedicato al riconoscimento degli esposti e al risarcimento dei danni. Da sempre porta avanti un corpo a corpo intenso per eradicare la discriminazione e garantire una soddisfacente tutela legale e della salute a tutti i cittadini, comprese le vittime di esposizione ambientale dell’amianto.

Dal 2009 ad oggi molti passi avanti sono stati fatti, ma molti ancora è necessario fare.

I temi della Seconda Conferenza Nazionale sull’Amianto

I temi della Seconda Conferenza Nazionale sull’Amianto sono stati ricerca medica e assistenza sanitaria e il problema della bonifica dei siti contaminati. Nel corso della conferenza sono state evidenziate le carenze dell’applicazione della legge 257/92 a danno di tutti i cittadini. Invece, riguardo la prevenzione secondaria (la sorveglianza sanitaria degli ex esposti) e la tutela medica si è discusso sulla creazione di un protocollo unitario sulla sorveglianza sanitaria e sull’adozione dei Registri degli Esposti valido per tutte le Regioni.

Il tema della bonifica dei siti contaminati è stato centrale, insieme al tema della giustizia: i cittadini, le associazioni e gli esperti del problema amianto chiedono condanne giuste per i responsabili e risarcimento dei danni subiti (leggi tutto sulla prevenzione primaria e sulla sua importanza).

Per quanto riguarda i temi della tutela legale degli esposti si è parlato del Fondo Vittime Amianto, non ancora operativo nel 2009 e del prepensionamento come stumento di salvaguardia della salute e indennizzo.

Per quanto riguarda la sanità è di fondamentale importanza la sorveglianza sanitaria per gli ex esposti e la ricerca per individuare le migliori cure per chi si è ammalato e per chi si ammalerà.

Sono stati chiamati a partecipare come relatori i maggiori esperti della comunità scientifica, alcuni esponenti del mondo giuridico e sanitario, esperti del problema dell’amianto e i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e degli enti interessati.

Il problema dell’amianto: un’emergenza sanitaria

L’amianto è un’emergenza sanitaria e ambientale che richiede interventi da parte della Pubblica Amministrazione per ridurre la mortalità dovuta alle malattie asbesto correlate (circa 4.000 morti ogni anno). Non è possibile una tutela efficace senza la bonifica dei siti contaminati. E questo è stato proprio il tema centrale della conferenza, o meglio il punto da cui partire per vincere la lotta all’amianto. La bonifica dovrebbe partire dai siti più inquinati, dove la
dispersione della fibra killer è maggiore. Prima di tutto quindi le bonifiche, in sicurezza, cioè prive di rischio sia per i lavoratori che per i cittadini.

La conferenza di è svolta a Torino dove è iniziato il procedimento penale contro i responsabili della multinazionale ETERNIT, il più grande processo che sia mai stato celebrato in Italia per malattie professionali e malattie ambientali da esposizione all’amianto.

Il PM Raffaele Guariniello ha certificato la morte e/o la malattia da amianto di quasi 3.000 persone fra lavoratori e cittadini
esposti. Questo in un enorme lavoro durato 5 anni. Ma le responsabilità delle società multinazionali che fanno capo alla ETERNIT sono storicamente, moralmente, civilmente molto, molto più ampie.

La nocività dell’amianto è nota già dalla fine del 1800.

Amianto e sanità: il tema trattato nella conferenza

Le differenze fra regione e regione in Italia sono un problema grave poiché non esistono indicazioni univoche. Questo in particolare per quanto riguarda la sorveglianza sanitaria: alcune regioni non hanno attivato nulla, altre hanno programmato una sorveglianza sanitaria con esami sofisticati, quali la TAC spirale, o la ricerca di marker quali la mesotelina e l’osteopontina, altre ancora pochi esami (visita generale, radiografia del torace, spirometria) e counseling.

Quali sono gli esami per la diagnosi precoce da proporre per tutti gli iscritti al registro degli esposti? A che punto siamo e come indirizzare la ricerca sulle cure?

In secondo luogo: perché esiste un registro mesoteliomi ma non un registro dei tumori al polmone da amianto?

Per quanto riguarda i riconoscimenti si è parlato del sistema INAIL e della necessità che i riconoscimenti delle
malattie professionali siano affidati ai dipartimenti di prevenzione della A-USL. Come all’origine stabiliva la legge 833/78

Il programma completo della Conferenza sull’amianto

  • Venerdì 6 novembre 2009
    “Confronto fra associazioni, movimenti, sindacati ed esperti: “Amianto e Giustizia”. Lo scopo è stato quello di porre i problemi partendo dalla propria esperienza e iniziare a indicarne le soluzioni.

Sono intervenuti in apertura:
ANTONIO PIZZINATO:
“ La prima conferenza nazionale di Monfalcone dell’ottobre 2004 “
NICOLA DE RUGGERO
Assessore all’Ambiente Regione Piemonte
– Dario Mirabelli – Registro Mesoteliomi del Piemonte
– Michele Michelino – Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di lavoro e sul territorio,
Sesto San Giovanni (MI)
– Benedetto Terracini e Stefano Zirulia – Centro regionale Amianto Piemonte – Casale
Monferrato
– Bruno Pesce, comitato Vertenza Amianto – Casale Monferrato
Sono iscritti a parlare:
– Vito Totire, AEArs
– Silvio Mingrino, AVANI – Broni
– Ignazio Barbuto, Federazione INTESA
– Tore Garau, AIEA – Sez. Sardegna
– Luca Convertini, Registro Mesoteliomi COR Basilicata
– Tiziana Scalco, Camera del Lavoro – Milano
– Mario Fugazza, Assessore ambiente – Broni – AIEA Broni
– Alberto Alberti, AIEA – Sez. di Ferrara
– Luciano Carleo, Contramianto e altri rischi onlus – Taranto
– Giovanni Carini, AIEA – Sez. Ferentino

  • Sabato 7 novembre 2009: Ore 9: saluto delle autorità

Ore 9,30 : “Amianto e Giustizia” relazione iniziale del senatore Felice Casson
Ore 10,15: “L’amianto e le malattie professionali” – relazione del dott. Beniamino Deidda (Procuratore generale della Repubblica di Firenze)
Ore 10,45: tavola rotonda “responsabilità penali e risarcimento alle vittime dell’amianto”
Avv. Jean Paul Teissonniére, Parigi
Avv. Jan Fermon, Bruxelles
Avv. Mitchel Cohen, Filadelfia
Avv. Ezio Bonanni, Roma (avvocato per alcune associazioni delle vittime dell’amianto)
Avv. Wolfgang Apitzsch, Germania

Ore 12,30 Manifestazione per le vie del centro da Corso Stati Uniti a Piazza Castello, per chiedere giustizia e denunciare la connivenza di chi doveva vigilare e impedire la strage ma non l’ha fatto.

Ore 15,30 Riunione dei gruppi di lavoro:

1° Gruppo di Lavoro “L’amianto in Tribunale”

2° Gruppo di lavoro “Amianto e Sanità”

3° Gruppo di Lavoro “Eliminare l’amianto in 10 anni (dal 2004)

4° Gruppo di lavoro: “Risarcire le vittime, riconoscere gli esposti”

5° Gruppo di lavoro: “L’amianto in Europa e nel mondo”

  • Domenica 8 ore 9,00: conclusioni

9- 10,30. Sintesi dei gruppi di lavoro
10,30. Impegni delle regioni: la regione Piemonte e l’amianto: Assessore regionale alla Sanità Eleonora Artesio
11,00. Impegni dei sindacati e delle associazioni:
– Associazioni: Luciano Carleo (Contramianto e altri rischi onlus, Taranto)
– Segretario confederale CGIL
– Responsabile Medicina Democratica: Luigi Mara
– Segretario confederale CISL
– Responsabile Legambiente/ISDE: Edoardo Bai
– Segretario sindacato/i non confederali: Luigi Pacchiano (Marlane, Praia a Mare CS)
Ore 13,30 – 13,45 Fulvio Aurora: Impegni finali

L’intervento dell’Avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA

L’avvocato Ezio Bonanni, relatore al tavolo del gruppo di lavoro n° 4 dedicato ai risarcimenti alle vittime e al riconoscimento degli esposti ha denunciato la compiacenza delle istituzioni italiane nei confronti delle aziende dell’amianto.  Fare luce sulle compiacenze e sulle collaborazioni che hanno permesso una vera e propria strage è di fondamentale importanza nel rendere giustizia alle vittime. La Corte Europea di Strasburgo ha dato ragione all’Avvocato Bonanni per la violazione deggli articoli 2 e 8 della Convenzione Europea e per il comportamento discriminatorio della Repubblica Italiana. I benefici contributivi erano infatti estesi genericamente ai lavoratori oggetto di atto di indirizzo (l’elenco INAIL indicava solo 15 siti) e limitati da un decreto solo a certi lavoratori. Il TAR del Lazio ha eliminato le limitazioni ed esteso i benefici a tutti i lavoratori oggetto di atto di indirizzo.

La denuncia agli organi comunitari è partita da centianaia e centinaia di appelli riguardanti i casi di lavoratori riconosciuti dall’INAIL e coinvolti poi in ricorsi, con incredibile dispendio di energie da parte delle istituzioni. L’Avvocato ha auspicato un coordinamento tra i legali e le associazioni europeee internazionali per un lavoro congiunto.

Si è pronunciato inoltre sul ruolo insostituibile delle associazioni delle vittime dell’amianto, in un panorama di connivenza delle istituzioni nella strage dell’amianto. Sono proprio cittadini, lavoratori e associazioni che devono infatti mobilitarsi per rendere efficaci le norme stabilite dalla corte europea.

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